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Antonio Fenu: un onore vestire questa maglia ogni domenica
Gialeto? Una società sana con 100 anni di storia

Antonio Fenu: un onore vestire questa maglia ogni domenica

Dopo il centenario della società e una stagione chiusa a metà classifica nel girone B del campionato di Prima categoria, Antonio Fenu si appresta a difendere i pali della Gialeto ancora una volta. Agli ordini di mister Maricca, Antonio, classe 1987, e compagni preparano il prossimo campionato, tra partenze, nuovi arrivi e regole che potrebbero cambiare.

Antonio, qual è il tuo parare sulla proposta che la Federazione dovrà votare, per cui dalla prossima stagione sulle panchine di 1ª e 2ª categoria potrebbero sedere allenatori senza patentino?

 Fenu«Ho sentito di questa proposta e non sono d'accordo. Personalmente penso che un allenatore senza patentino sia come un medico senza la laurea» Credi dunque che anche i campionati di prima e seconda categoria meritino personale preparato e con una formazione specifica? «Questo, a mio avviso, vale per tutte le categorie, compresi i settori giovanili. Credo che soprattutto per i giovani che magari possono ambire a categorie superiori una figura preparata dal punto di vista tecnico, senza tralasciare l'aspetto umano, sia fondamentale»

Avresti la stessa considerazione del tuo mister se non avesse svolto la preparazione e il corso per allenatori?

«Per ciò che riguarda il mister Maricca posso solo parlare bene e sono sicuro che quello che ci ha insegnato quest'anno aldilà delle sue doti una piccola parte sia dovuta anche quello che ha imparato nel corso per allenatori»

Avete chiuso la stagione a metà classifica. Quali sono state le cause? Vi sono mancati dei gol in attacco?

«La causa principale stava nel fatto che il gruppo iniziale era un gruppo tutto nuovo e che quindi aveva bisogno di essere amalgamato e plasmato. Solo il grande lavoro del mister Maricca e del mio bravissimo preparatore Maurizio Sanna , della presenza costante della società e della disponibilità di tutti noi, che nonostante le risorse finanziarie limitate siamo sempre stati a disposizione, hanno fatto si che al girone di ritorno potessimo fare dei punti e delle prestazioni importanti»

Da portiere qual è l'attaccante che temi di più tra i tuoi avversari? C'è stato qualcuno che ti ha fatto gol sia all'andata che al ritorno?

«Metto subito fuori classifica Mileddu, Murru, Falaguerra e Murroni che sono vecchie volpi e che in questa categoria farebbero la fortuna di ogni squadra. Quello che mi ha colpito di più è stato Lonis dell'Orrolese che tra l'altro è anche stato il capocannoniere del girone, e a cui secondo me la prima categoria sta molto stretta, e Corona del Barumini le cui doti sono conosciute da tutti. Non ricordo nessuno che mi abbia fatto gol sia all'andata che al ritorno: sono stato fortunato»

Come riparte la Gialeto per il prossimo campionato? Quale lo spirito?

«Quest’anno si riparte da quello che abbiamo lasciato nel girone di ritorno del campionato scorso con la stessa voglia e umiltà. La squadra è competitiva e il gruppo è ottimo ed è questa la nostra forza. Siamo un gruppo di amici prima di essere squadra, nessuno di noi è alla Gialeto per i soldi ma solo per il piacere di giocare a calcio in una società sana che ha 100 anni di storia: quest’estate è uscito il libro del centenario… È un onore indossare ogni domenica questa maglia e anche in questo campionato non vogliamo fare le comparse ma dimostrare tutto il nostro valore»

Avete cambiato dei giocatori in rosa quest'estate: chi è andato via e chi è arrivato?

«Purtroppo sono in partenza il mio collega e amico Enrico Sollai che giustamente si merita un squadra in cui potrà essere titolare e dimostrare tutto il suo valore che è tanto, e Luca Mocci che andrà a giocare in Promozione. Marcello Muscas è un’altra perdita importante per il nostro attacco, e il nostro fuoriquota Mauro Littera che quest’anno ha dimostrato grandi cose è ricercato da società di Eccellenza e Serie D. Sicuri gli arrivi di Porcu e Angiargiu dal Decimoputzu e Paolo Lai dal Samatzai. Altri contatti sono da confermare».

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2010/2011
Tags:
Intervista