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Branicki, il gigante polacco si prende l'Arzachena: «Hanno creduto in me, ripagherò la fiducia»
«Con Cicino che coppia, pronto per la Nuorese»

Branicki, il gigante polacco si prende l'Arzachena: «Hanno creduto in me, ripagherò la fiducia»

Sulla carta d'identità c'è scritto Piotr ma Branicki fa sapere: «Chiamatemi Pietro, ormai sono 12 anni in Italia e tutti mi chiamano così». Il gigante polacco (è alto 190 centrimetri e pesa 90 chili) è il grande colpo di mercato per l'attacco del direttore sportivo Antonello Zucchi in sostituzione del partente Marco Moro. Il 31enne di Varsavia è appena arrivato ad Arzachena dopo una traversata Civitavecchia-Olbia con la valigia preparata a Monopoli e l'entusiasmo giusto per la nuova esperienza in terra isolana: «È la prima volta che gioco in Sardegna - dice il neo-acquisto biancoverde - durante il viaggio in nave ho pensato spesso a come starò, un po' di dubbi ti accompagano sempre quando inizi una nuova avventura, anche perché quella col Monopoli non è andata come speravo. Ho avuto problemi con l'allenatore e altre vicissitudini che non mi hanno permesso di dare il massimo, ho fatto solo 2 gol». Poi è arrivata la chiamata dell'Arzachena, che l'ha spuntata in mezzo a tante richieste di club qualificati come Bisceglie e Brindisi (2ª e 7ª nel girone H, lo stesso del Monopoli), Maceratese, Sambenedettese e Matelica (1ª, 4ª e 6ª nel girone F), Lupa Castelli, Olbia e Terracina nello stesso girone delle squadre sarde. 

 

Piotr Branicki, nel riquadro con il diesse Antonello ZucchiBranicki ci spiega il perché della scelta Arzachena? 

«Il diesse Zucchi mi aveva cercato già ad inizio stagione, quando ancora loro non avevano la certezza del ripescaggio in serie D, l'ufficializzazione tardava ad arrivare e allora ho deciso di andare al Monopoli. Per la prima volta cambio squadra a dicembre, ho ricevuto tante chiamate e tante proposte ma mi ha colpito di più quella di Zucchi, un direttore sportivo da serie A, e del mister Giorico che mi ha voluto fortemente»

Quando i gesti e le parole valgono più dei soldi

«Esattamente. Ho sempre avvertito da parte dell'Arzachena la volontà di volermi a tutti i costi. A parte il discorso economico, questo è un aspetto che un giocatore deve sempre guardare anche se va in un club dove prende meno. Per me la fiducia è importantissima, se stai bene di testa non hai più ostacoli. Spero di essere utile a questa squadra e dare una mano»

Per caratteristiche fisiche sei portato ad essere un trascinatore

«Sì, nelle squadre in cui ho militato mi hanno sempre riconosciuto il ruolo di trascinatore, ci metto sempre cuore e grinta spero e lo farò anche qui ad Arzachena»

Come è stato l'impatto col nuovo gruppo?

«Molto buono. Ho già giocato con Cicino e Schioppa, conoscevo già Manzini e Rossi per averci giocato contro. Si vede già che la forza dell'Arzachena è il gruppo. Credo che mi potrò ambientare subito»  

Cicino sta andando molto bene, è già a quota 8 gol, che coppia sarete? 

«Abbiamo il fisico e proveremo a sfondare tutte le difese avversarie per fare sempre gol. Gigi è più veloce di me perciò farò spazio per lui, a me non interessa il gol fine a se stesso, conta solo che vinca la squadra»

Prima esperienza in Sardegna ma tante volte da avversario con le maglie di Fondi, Aprilia e Sora. Qual è il precedente che ricordi di più?

«Proprio contro l'Arzachena, un anno e mezzo fa quando giocavo nel Sora. Presi un colpo alla tempia in uno scontro con il portiere avversario (Marzeddu, ndr), ho terminato la gara ma negli spogliatoi avevo mal di pancia, mi girava la testa e ci vedevo doppio. Fui trasportato in ambulanza all'ospedale e i dirigenti dell'Arzachena rimasero a mia disposizione fino a quando mi dimisero. Era destino che un giorno tornassi qui per vestire questa maglia»

Quel campo nemico ora sarà il tuo

«Proprio così, il Biagio Pirina poi è un bellissimo stadio, sono orogoglioso di poterci giocare e che ora sia diventato per me un campo amico»

Cosa pensi di poter promettere ai tifosi e alla dirigenza smeraldina?

«Di dare il massimo e fare bene. Mi metto subito a disposizione del gruppo e spero di dare una mano ai miei nuovi compagni. Poi ci tengo particolarmente a ripagare la fiducia che mi è stata riposta, ad Arzachena farò vedere chi sono, anche se avendomi preso già lo sanno cosa potrò dare in campo e negli allenamenti»

Il battesimo in biancoverde sarà nel derby contro la Nuroese

«Di bei derby ne ho giocato a Sora contro l'Isola Liri e a Fondi contro il Latina, c'è sempre un clima diverso dalle altre gare. È sempre bello poterli giocare, non conosco gli avversari ma spero che vinca il migliore, cioè noi. Io mi sento bene e sono pronto per affrontare la Nuorese ma sarà il mister Giorico, com'è giusto che sia, a prendere la decisione»

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2014/2015
Tags:
Sardegna
15 Andata
Girone G