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Seconda categoria
«Ancora in corsa nonostante gli infortuni»

Burcerese, Campus si gode la sua banda di ragazzini terribili: «Possiamo mettere i bastoni tra le ruote a chiunque»

La Burcerese si ripresenta, dopo il turno di riposo, in forma smagliante e piazza il colpo grosso in casa della capolista Uragano Pirri, riaprendo di fatto i giochi promozione: la compagine guidata per il terzo anno consecutivo da mister Salvatore Campus è dunque tra le candidate principali per il salto di categoria, con la vetta distante appena sei lunghezze e 21 punti ancora in palio.
Sognare non è vietato, tutto è ancora possibile, nonostante i tanti infortuni che hanno caratterizzato, in negativo, il cammino dei bianco azzurri: i ragazzi terribili di Burcei si sono dimostrati però, più forti anche della sfortuna e sono pronti a giocarsi tutte le loro carte in questo finale entusiasmante.

 

«Domenica abbiamo disputato davvero una buona gara, la vittoria rappresenta una bella iniezione di fiducia per noi: ci voleva proprio – ammette il tecnico -, soprattutto perchè ormai da cinque mesi facciamo i conti con le assenze, la rosa è pesantemente rimaneggiata a causa degli infortuni, anche piuttosto gravi; in questo senso, ci stanno dando una grossa mano d'aiuto i ragazzi della Juniores, che compongono, per buona metà, il gruppo attuale».

 

Un successo che rilancia le quotazioni della Burcerese, ma Campus mantiene i piedi ben piantati per terra.
«Siamo consapevoli che possiamo vincere con chiunque, e perdere con chiunque. Se sbagli approccio diventa tutto più difficile, puoi essere forte tecnicamente, ma i risultati non arrivano.
Per questo dico che la prestazione di domenica è stata positiva da più punti di vista: i ragazzi sono scesi in campo con il giusto spirito, e questo in definitiva ci ha dato una spinta in più. L'Uragano si è confermata una squadra fortissima, lo sapevamo, con elementi di categoria superiore, ma il calcio è bello proprio perchè i pronostici della vigilia possono essere ribaltati.
A noi era già capitato contro il Monserrato che all'epoca era primo in classifica, ad esempio: possiamo mettere i bastoni tra le ruote a squadre molto più quotate di noi, e i nostri avversari lo sanno bene».

 

Ad Osini in questo senso avete ricevuto una dura lezione.
«Abbiamo pagato un approccio alla gara non perfetto; oltre a questo, il campo era davvero in pessime condizioni, un aspetto che ci ha penalizzato, non poco, soprattutto perchè siamo abituati a giocare sul sintetico.
In quell'occasione poi la fortuna non è girata sicuramente dalla nostra parte, considerando che abbiamo colpito due pali e una traversa.
Ci è mancato un pizzico di determinazione, a differenza di domenica scorsa: con l'Osini non avremmo mai dovuto perdere».

Un passo falso fisiologico, che rientra comunque nel percorso di maturazione.
«Normale quando si parla di una squadra inesperta; soprattutto in Ogliastra ti capita di soffrire parecchio da questo punto di vista, soprattutto se non ti cali nella sfida con l'atteggiamento giusto».

 

Il vostro entusiasmo sembra essere il combustibile migliore: nonostante le difficoltà di cui parlavamo prima, state riuscendo a tenervi alle spalle delle vere e proprie corazzate.
«Scendiamo in campo con degli elementi giovanissimi, alcuni di loro sono addirittura del '99; ho a disposizione una banda di ragazzini terribili che si fanno rispettare, proponendo anche un buon gioco, a detta dei nostri avversari.
Quest'anno –
continua – il livello medio è altissimo: la Gemini Pirri mi ha fatto un'ottima impressione, così come il Monserrato, la San Marco, il Sinnai. E' proprio un bel campionato, molto stimolante, utile per migliorare.
Dispiace per i troppi contrattempi, non ho mai vissuto una situazione così complicata, con tutti i centrocampisti fuori per infortunio dopo cinque-sei giornate; non è facile rinunciare ai pezzi più pregiati, facevano la differenza. Comunque non ci perdiamo d'animo, il nostro intento è quello di onorare il campionato sino all'ultimo».

 

Detto così, suona un po' riduttivo per una squadra che occupa il quarto posto in classifica.
«Non abbiamo nessun obbligo da rispettare, nessun assillo per quanto riguarda la vetta; siamo una squadra costruita a costo zero, composta da ragazzi di Burcei, alcuni di loro sono tornati a darci una mano dopo esperienze importanti.
Per il resto, vedremo alla fine: ora ci aspettano tutta una serie di scontri diretti che determineranno la stagione, ma in ogni caso, il nostro sarà un successo: da tre anni navighiamo nelle prime posizioni, i nostri giovani crescono nel migliore dei modi, rappresentano il futuro di questo club».

 

Difficile a questo punto, però, non sognare l'approdo in Prima: mai come ora sembra possibile, alla luce anche delle prime anticipazioni che vorrebbero una Seconda Categoria destinata a cambiare pelle. L'opinione di Campus, in questo senso, è simile a quella di molti altri suoi colleghi.
«Non so come andrà a finire la cosa, ma penso che la Federazione avrebbe fatto meglio ad aspettare per fare questi annunci; in questo modo si può veramente falsare un campionato.
Se riuscissimo a fare il salto, comunque, penso proprio che la Burcerese avrebbe tutte le carte in regola per fare bene, quello dei fuori quota sarebbe l'ultimo dei problemi.
I ragazzi si meritano un palcoscenico più importante, così come il paese».

 

La Burcerese rischia però di perdere il suo condottiero.
«Questo è il terzo anno, comincio ad essere stanco, non è affatto scontato che prosegua la mia avventura. Chi subentrerà avrà a disposizione una risorsa importante: ho lavorato con un gruppo eccellente, compatto, affiatato sia dentro che fuori dal campo.
Si tratta di una cosa che riempie d'orgoglio la società e ovviamente anche il sottoscritto: nello sport dilettantistico si dovrebbero privilegiare i valori umani, è questo ciò che conta, più di tutto il resto».

 

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2014/2015
Tags:
Sardegna
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