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«Vogliamo continuare a crescere, ma serve aiuto»

Castelsardo, la gioia incontenibile di Antonello Palmas: «Sapevamo di essere forti e lo abbiamo dimostrato»

Il Castelsardo si laurea campione con 180' di anticipo rispetto alla fine del torneo e può dare il via alla festa: per Udassi e soci si è trattato di un successo importantissimo, che di colpo cancella l'amarezza per la retrocessione incassata nella scorsa stagione e conferma l'assoluto valore di una compagine che ha saputo piegare, con una seconda parte di campionato praticamente perfetta, la resistenza di due corazzate come Ploaghe e Ghilarza.
Oltre a tecnico e giocatori, i meriti vanno anche alla società, con a capo il presidente Antonello Palmas, che ha saputo costruire abilmente una rosa di primo livello e, aspetto non secondario, ha messo la squadra nelle condizioni migliori per esprimere tutto il suo grandissimo potenziale, anche quando i risultati faticavano ad arrivare.

 

«Mi sto ancora riprendendo da una notte intera di festeggiamenti - dichiara Palmas -: vincere il campionato ovviamente fa piacere, ma devo ammettere che per noi non è una sorpresa; abbiamo iniziato la stagione con entusiasmo, consapevoli di essere una squadra forte e competitiva, che avrebbe potuto tenere testa al Ploaghe».

 

Il presidente non nasconde l'enorme soddisfazione per un successo preziosissimo, che ha diversi signficati.
«E' importante tornare immediatamente in Eccellenza dopo l'amarissima retrocessione dell'anno scorso; sono stati necessari alcuni cambiamenti, sia per quanto riguarda l'organico che la stessa dirigenza, ma aver confermato i nostri giovani più interessanti, oltre a qualche elemento di esperienza, ci ha premiato».

 

Nella seconda parte di stagione avete letteralmente cambiato marcia: un'accelerazione devastante per tutte le vostre rivali.
«Gli arrivi di Frau, Niedda e Tony Gianni ci hanno aiutato a fare un sensibile salto di qualità; in quel momento è iniziata quella che mi piace definire come la nostra marcia trionfale, i risultati in questo senso parlano chiaro, considerando che a parte la sconfitta rimediata contro l'Ilva, per il resto sono arrivate soltanto vittorie».

 

Nel girone d'andata invece avete accusato qualche problemino di troppo.
«Normale soffrire un po', il tutto era messo in preventivo: al mister serviva tempo per lavorare al meglio e amalgamare l'organico»

 

Il Castelsardo ha inanellato una striscia record di dodici vittorie in tredici partite: difficile starvi dietro con questi numeri all'attivo.
«La battuta d'arresto di inizio febbraio paradossalmente ci ha dato maggiore stimoli: la squadra ha reagito bene e non ha più concesso niente agli avversari.
Il momento chiave però
– ammette il presidente - secondo me è stato a Porto Rotondo: alla fine del primo tempo eravamo sotto per 1 a 0 ma siamo riusciti a ribaltare la situazione; una bella prova di carattere che ci ha regalato la giusta fiducia nei nostri mezzi».

 

Per vincere un campionato è necessario che tutto funzioni alla perfezione: un ottimo gruppo non basta, se non si ha anche un condottiero altrettanto valido.
«Affidare la guida della squadra a mister Udassi è stata la nostra vera scommessa vincente; eravamo sicuri che avrebbe potuto fare davvero molto bene, a giocato qui a Castelsardo per diversi anni, conosce l'ambiente ed è molto attaccato a questa società.
Questo successo è merito suo, oltre che dei ragazzi che sono scesi in campo con grande professionalità ogni domenica».

 

Il prossimo campionato di Eccellenza per voi ha il sapore della rivincita: ci state già pensando?
«Vogliamo sicuramente continuare su questa strada, valuteremo attentamente le nostre scelte in vista della prossima stagione perchè ci teniamo a rimanere competitivi: a questo proposito ne approfitto per lanciare un appello agli imprenditori locali, sperando che possano darci una mano a diventare sempre più forti.
Bisogna capire che approdare in Serie D sarebbe un vantaggio per tutto il paese, non solo a livello calcistico ma soprattutto turistico; parliamo di una vetrina importante per l'immagine di Castelsardo, un'ottima risorsa da sfruttare al meglio.
Per raggiungere questo grande traguardo serve però l'aiuto di tutti, una cosa su cui, lo ribadisco, contiamo davvero molto».

 

Il presidente chiude con una dedica particolare:
«Ci tengo a ringraziare tutti i miei compagni in questa avventura, e quindi in primis i dirigenti e il resto della società; un applauso particolare va ai nostri tifosi, che ci sono sempre stati vicini, sia in casa che in trasferta, facendoci sentire puntualmente tutto il loro calore».

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
Sardegna
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