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A Castiadas il primo gol di Andrea Cossu nei dilettanti: un pallonetto delizioso da festeggiare con un sorriso
Il trequartista segna ma l'Olbia non vince

A Castiadas il primo gol di Andrea Cossu nei dilettanti: un pallonetto delizioso da festeggiare con un sorriso

Non varrà quanto il gol che fece a Torino contro la Juve festeggiato portandosi la mano all'orecchio ma quello che ha segnato quattro anni dopo al Castiadas entra di diritto nella carriera di Andrea Cossucome la prima rete nei dilettanti. Il tutto alla terza partita con l'Olbia.

Andrea Cossu festeggiato dai compagni dopo il gol a CastiadasNel gennaio del 2012 fu la prima rete della stagione col Cagliari e disse che nell'esultanza era venuto fuori il suo lato da tifoso, sapendo quanto i tifosi sardi tenessero alla gara contro i bianconeri, il palcoscenico meno importante de "L'Annunziata" ha invece portato ad un accenno di sorriso, quasi fosse facile superare il portiere sarrabese Pioli in uscita con un delizioso pallonetto o più probabilmente perché si trattava delle rete del 3-0 in un match che si stava facendo troppo semplice per i galluresi a segno tre volte nei primi 22' di gioco. Niente di non già visto anche in serie D ma che lo faccia proprio lui, che anche in Gallura ha mantenuto il numero 7 sulla maglia, è di conforto soprattutto per i tifosi e la nuova dirigenza dell'Olbia che vorrebbero rivedere al più presto il bis. 

Il pallonetto di Cossu sull'uscita di Pioli e il tentativo disperato di Porcu di evitare il gol

È mancata solo l'abbinata gol-vittoria, la rimonta del Castiadas si è concretizzata anche per l'inconveniente capitato proprio all'ex rossoblù, al 32' della ripresa e sul punteggio di 1-3: una fitta al flessore l'ha bloccato mentre scattava palla al piede, la mano portata subito sulla coscia destra per sentire la portata del "danno", un po' di stretching e sguardo d'intesa con la panchina che però non poteva più operare sostituzioni visto che 5' prima era stato fatto il terzo e ultimo cambio con l'infortunio di Vispo. Bloccatosi il suo uomo di punta, il miglior giocatore di raccordo tra centrocampo e attacco, l'Olbia si è inchiodata subendo i due rigori che hanno portato i sarrabesi al pareggio. Per trequarti di gara si è visto Cossu giocare a piacimento nel ruolo che più gli si addice, il tecnico Mignani l'ha incontrato da avversario a Siena e sa che a ridosso delle due punte, e con ampia libertà di svariare sulle due fasce, può sprigionare fantasia. Detto fatto: assist per il primo gol di Aloia, con penetrazione in area con palla incollata al piede, o in alcune verticalizzazioni per Mastinu. E ha mantenuto la necessaria confidenza con la porta avversaria in occasione del gol millimetrico pallonetto a scavalcare il portiere in uscita. Non è ancora a grandissimi livelli né può fare la differenza se differenti sono i valori dei compagni di squadra rispetto a quelli che aveva in serie A ma si è calato nella categoria fatta di terreni erbosi non certo dei biliardi, come lo è il Nespoli, o di campi in sintetico che sono ricorrenti mentre prima (Cesena e Novara) erano le eccezioni. Ma Andrea Cossu è cresciuto nella Johannes, affinando la tecnica nella terra battuta di Is Mirrionis, cambiandosi negli spogliatoi senza armadietti e con la seduta in cemento "ghiacciato", specie d'inverno, con i ganci appendiabiti da condividere con il vicino di posto. 

Il momento dell'infortunio di Cossu al flessore della coscia destra

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
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