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Chelo sblocca il Selargius in trasferta: «Gol importante, spero di farne tanti altri ma conta la salvezza»
«Zeman valorizza le punte, voglio arrivare in C»

Chelo sblocca il Selargius in trasferta: «Gol importante, spero di farne tanti altri ma conta la salvezza»

I primi punti del Selargius in trasferta portano la firma di Michele Chelo, il gol dell'attaccante algherese a Genzano è servito a piegare un ottimo avversario come il Cynthia e far uscire i biancorossi dalla zona playout. L'ex bomber della Primavera del Cagliari è tornato a segnare dopo 5 gare di astinenza e fa il paio con l'altro gol decisivo al Fondi di metà settembre. «È stato importantissimo ed entusiasmante - dice il centravanti classe 1993 - perché al gol un po' ci stavo pensando anche se cercavo di non farmi influenzare psicologicamente. Col lavoro negli allenamenti sapevo che il gol sarebbe arrivato ed infatti è arrivato». Chelo non lo ammette ma esser tornato al centro dell'attacco ha inciso per chiudere l'astinenza. «Col Sora ho giocato esterno perché eravamo in emergenza - ricorda l'ex Fertilia - in quella posizione è più difficile avere occasioni da gol e io mi vedo più punta centrale ma mi adatto e faccio sempre ciò che mi chiede il mister Zeman».

 

Michele Chelo, 1993, 2 gol col Selargius e 2 vittorieLeggendo le cronache da Genzano, avete vinto nella gara probabilmente meno ben giocata da voi dall'inizio della stagione

«Ci mancavano Atzori e Riccardo Sanna e non abbiamo offerto un gran calcio, quello che il mister ci chiede sin dai primi giorni della preparazione ma c'è da considerare l'avversario, forte ed organizzato, e il campo, che è difficile per tutti. Noi abbiamo iniziato la gara in modo guardingo, stando chiusi e ripartendo, abbiamo segnato alla mezzora e da lì in poi abbiamo difeso il vantaggio senza rischiare poi tanto perché abbiamo lottato e conquistato un sacco di palloni, senza concedere grandi chance se non qualche tiro pericoloso da fuori area»

Un po' come contro il Sora dopo l'1-0 e quando eravate con l'uomo in meno

«Sì, molto simile, anche se in questo caso è stato molto più bello perché eravamo in trasferta dove non avevamo ancora raccolto punti e l'avversario ci ha impegnato tanto. Infatti, faccio i complimenti al Cynthia, come noi una squadra giovane, che corre tanto e ha qualità nel gioco»

Da banda del buco ad impenetrabili, che è successo nelle ultime due settimane?

«Nel calcio la ruota deve girare un po' per tutti specie per chi, come noi, si allena tanto e in modo duro. Dopo aver preso sei gol in casa contro l'Arzachena ci siamo guardati tutti in faccia e ci siamo detti che dovevamo cambiare subito mentalità, dando il massimo in qualsiasi minuto della gara senza mai perdere la concentrazione»

Per la prima volta sareste salvi, in 180' siete passati dall'ultimo posto all'undicesimo

«Ma dopo 8 giornate conta poco la posizione in classifica, le distanze ora sono minime, basta una vittoria in più e sei dentro i playoff, una in meno e sei ultimo. Il campionato è equilibrato e difficile, ci sono tante squadre organizzate che vanno affrontate con la stessa mentalità, cercando di fare più punti possibile perché il nostro obiettivo è la salvezza e vogliamo raggiungerlo»

Ora ospiterete il Terracina, la terza vittoria vorrebbe dire sorpasso in classifica e altre posizioni da scalare

«Noi ora non ci montiamo la testa perché non eravamo brocchi quando prendevamo sei gol e non siamo fenomeni ora che vinciamo senza subire reti. Col Terracina scenderemo in campo per vincere sapendo che oltre alle prime due in classifica come Ostia e Lupa Castelli, che stanno facendo il vuoto, ci sono tante squadre dal grande potenziale, come i nostri prossimi avversari»

Per Chelo due gol finora ma sei punti pesanti

«Avrei voluto segnare più gol e perciò cercherò di essere più continuo in fase realizzativa, ora sono pochi ma mi conforta che sono buonissimi»

Per aumentare lo score cosa ci vorrebbe, più occasioni o più precisione sottoporta?

«Devo dire che non ho avuto poi così tante occasioni per segnare, le gare sono molto tirate specie a centrocampo, le palle da colpire bene verso la porta avversaria non sono poi tante. Io credo che con queste vittorie migliori ancor di più il gioco e le occasioni da gol per noi attaccanti anche se non conta che segni Chelo ma che vinca il Selargius coi gol di tutti»

Ma l'obiettivo personale di una punta come te sarà come minimo arrivare in doppia cifra

«Certo che toccare almeno i 10 gol mi farebbe piacere ma so anche che se ci pensi molto diventa più problematico far gol, perciò bisogna allenarsi al massimo e fare le cose che chiede il mister e poi credo che verranno i miei gol come quelli di altri miei compagni»

Sapere che al Selargius c'era Karel Zeman allenatore ha influito nella tua scelta?

«Moltissimo. Io ho sempre seguito l'evoluzione della carriera di Marco Sau e la sua ha avuto un'impennata importante quando ha incrociato Zeman padre a Foggia, poi è chiaro che è stato bravissimo a confermarsi nelle stagioni successive. Il gioco di mister Karel è lo stesso del padre, va a privilegiare gli attaccanti e la ricerca continua del gol, per fare questo occorrono tantissimi allenamenti, noi abbiamo iniziato in ritardo rispetto a tutte le altre squadre e siamo in una fase in cui possiamo migliorare ancora tanto»

Il sogno di approdare nei professionisti è accantonato?

«In estate sono stato in ritiro col Mantova, club che fa la serie C nel girone della Torres e ancora non mi spiego perché sia finita dopo qualche settimana, nonostante mi stessi impegnando al massimo. Poi ho proseguito il ritiro con l'Olbia ma mi sono rotto il setto nasale e sono rientrato in Sardegna per l'operazione, per fortuna ho ricevuto subito la chiamata del Selargius che ho accolto con entusiasmo. Una scelta azzeccata perché se faccio bene in questa stagione credo si possa ripresentare l'occasione per andare nei professionisti»

Un'aspettativa di tanti tuoi compagni che, come te, sono passati per la Primavera del Cagliari

«Verissimo e infatti l'aver ritrovato tanti ex rossoblù è stata l'altra grande motivazione che mi ha spinto a scegliere Selargius. Per me è bello poter rigiocare con Francesco Mannoni, Christian Sanna, Alberto Migoni, Marco Capelli, Matteo Cardia e sono stato contentissimo quando si è aggiunto al nostro gruppo Antonio Usai che, oltre ad essere un forte difensore, era il mio compagno di stanza nella foresteria del Cagliari»

Ora invece con chi dividi la casa a Selargius?

«Con Simone Patacchiola e Riccardo Sanna. Mi trovo molto bene con loro anche perché sanno cucinare e io non tanto, mentre sono più bravo alla play station e li batto sempre. Infatti rosicano molto ma non posso prendere in giro Riccardo altrimenti non porta più le seadas e la formagelle di cui vado pazzo»

L'anno scorso hai giocato metà stagione col Fertilia, stai seguendo il campionato d'Eccellenza e la tua ex squadra?

«Certamente, è sempre interessante perché il livello del massimo torneo regionale si è alzato tanto. Io vengo da un'esperienza importante ed esaltante, il gruppo era stupendo e composto da grandi giocatori. Quest'anno il Fertilia ha cambiato tanto dando spazio ai giovani che io conosco bene e so quali potenzialità hanno, con l'esperienza che gli infonde Gigi Lavecchia raggiungeranno la salvezza»

Mister Massimiliano Paba sta invece facendo bene col Latte Dolce

«Sono contento e non sono sorpreso. So il suo valore e quello dei miei ex compagni Mereu, Sini, Luiu e Santona. Col mister poi ho un bel rapporto, lo sento spesso e mi ha chiamato ieri dopo che ha saputo che avevo fatto gol»

In Eccellenza poi ci sono tanti giocatori sardi che potrebbero fare la serie D

«Io la serie D me la sono sudata facendo bene in Eccellenza, che è un campionato difficile ed equilibrato, poi sta nella testa di ognuno dei giocatori avere l'ambizione di crescere di categoria e l'opportunità di poterlo fare. L'anno scorso c'erano tante squadre che avrebbero fatto bene anche in D perché le differenze ormai sono minime»

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2014/2015
Tags:
Sardegna
9 Andata
Girone G