Coppa Italia, Il Tortolì va all'esordio storico con grandi numeri ma guai a sottovalutare l'Unipomezia

Il Tortolì fa la storia e scende in campo per la prima volta in una gara delle fasi nazionali della Coppa Italia. Conseguenza della vittoria nella finale regionale di tre settimane fa a Oristano contro l'Atletico Uri. L'esordio sarà a Pomezia, contro la vincente della Coppa del Lazio, fra una settimana ci sarà il battesimo casalingo in Ogliastra. Ma gara1 orienta molto la qualificazione e lo sa bene il tecnico Francesco Loi che, insieme agli ex Lanusei Maurizio Floris, Fabio Vignati, Pablo Gutierrez, Marcello Angheleddu, Claudio Placentino, Alessio Figos e Cristian Viani, due anni fa iniziò il cammino che portò i biancorossoverdi in serie D sul campo dell'Albalonga, gara sofferta e sconfitta per 1-0 poi ribaltata al Lixius con un 2-0 a firma di Viani (doppietta). Ma c'è chi per la prima volta varca il Tirreno, intanto la società con i Cualbu in testa e l'insieme di dirigenti rossoblù che stanno rendendo unica la stagione anche in campionato, intanto il capitano Marco Nieddu che dopo aver fatto gol in ogni angolo della Sardegna ora spera di farsi conoscere dai portieri del "continente", intanto i giovani tortoliesi con in testa l'imprendibile Lorenzo Cocco ('98) e l'inesauribile Simone Orrù ('96), passando per il geometrico Federico Serra ('97) e il "millenial" Carlo Fois (2000 e già a segno 1 volta) senza dimenticare l'ogliastrino di Jerzu Alessandro Piroddi. L'esperienza dei confronti oltre Tirreno arriverà anche da Stanislao Lepore che ha fatto la serie D con Budoni, Arzachena, Nuorese e Palestrina, oltre che essere protagonista degli spareggi-promozione con il San Teodoro, di Daniele Alessandrì, che prima di approdare a Tortolì ha assaggiato la serie D con Nardò e Gallipoli, ma soprattutto di Antonino D'Agostino, 38 anni di qualità e saggezza, con la serie A conosciuta nei due anni a Cagliari (2006-08), la serie B giocata con Atalanta, Treviso, Parma e Ascoli. Senza dimenticare gli altri giovani come Roberto Doddo ('96), protagonista nell'Olbia per diverse stagioni, che in questa fase della Coppa Italia verrà considerato alla stessa stregua di un "senior", e Mirko Loi ('97) che arriva dalla Primavera del Cagliari e da una prima parte della stagione fatta in serie D nel Lanusei.

Ma il Tortolì si tuffa nella Coppa Italia con tutto il suo potenziale messo in mostra in 23 giornate di campionato, giocate senza mai perdere, vincendo 18 gare e pareggiandone 5, con 62 gol e 17 subiti, con il capocannoniere Nieddu a quota 21 reti e il suo giovane scudiero Cocco a 9 reti, il terzo marcatore è il difensore Gutierrez (assente per squalifica), con 7 reti su calcio d'angolo a testimonianza che lo soluzioni su palla inattiva sono una costante (Alessandrì e Lepore sono a 4, di cui 3 li hanno fatto dal corner), senza contare il peso dei 6 gol di Figos, prezioso come non mai nel lavoro sporco di primo difensore in fase di ripiego, dei tanti assist di Angheleddu, Placentino, D'Agostino e Viani (tutti insieme 10 gol). Una forza d'urto complessiva che intende riversarsi anche contro la squadra laziale, accompagnata da numeri tutt'altro che trascendentali. L'Unipomezia è dentro i playout fino al collo, ha appena vinto uno scontro diretto in casa del Morolo portando a 5 le lunghezze di distanza dalla retrocessione diretta. Spera che la squadra di Loi la snobbi per sorprenderla così come ha fatto nella fase regionale superando Cedial Lido dei Pini, Vigor Acquapendente, Montecelio, Valle del Tevere e Itri. In rosa ha giocatori come gli attaccanti Emanuele Morelli, in serie D con Gaeta, Sandonà e Vittoria, Cristiano Roversi, ex Aprilia e Fidene, e caterve di gol nell'altra squadra di Pomezia, il centrocampista Matteo Morici, ad inizio carriera in serie C1 con Fermana e C2 con Viterbese, il difensore Andrea Casciotti, in serie D con Cynthia e Serpentara.