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Derby playoff ma la Nuorese è all'ultima chiamata con l'Arzachena
Mariotti: «Finché l'aritmetica non ci è contro...»

Derby playoff ma la Nuorese è all'ultima chiamata con l'Arzachena

Sarà derby vero ed intenso. La Nuorese vuole giocarsi le residue speranze di agguantare il quinto posto, l'Arzachena che già lì si trova ha la tranquillità dei 4 punti in più in classifica e la consapevolezza che vincere al Frogheri trasformerà il successivo derby con l'Olbia in un anticipo di spareggio-playoff. Assenze importanti in entrambe le squadre ma anche ritorni di rilievo come quello di Cappai (più il recupero di Jeda) per i barbaricini e di Cicino per i galluresi ma Marco Mariotti deve fare a meno degli infortunati Frongia, Boi, Bonu e Tullio,  tutti difensori, e Pisanu per il centrocampo, mentre Mauro Giorico non può disporre degli squalificati Bonacquisti (che Mariotti ebbe a Ferentino) e Busatto. Stati d'animo opposti perché i verdazzurri hanno perso a San Cesareo lo scontro diretto per stare dentro il gruppo in lotta per i playoff, invece gli smeraldini non hanno fallito l'appuntamento casalingo con l'Aprilia.

 

Samuele Spano (Arzachena) e Alessandro Alessandrì (Nuorese)In settimana Marco Mariotti, intervenuto nella trasmissione "Calcio d'Angolo" di Sport in Oro, è stato chiaro: «I playoff? Difficili, ma finché l'aritmetica non ci dà contro sputeremo il sangue. Noi dobbiamo avere il rispetto per le tre gare da giocare e quelle che abbiamo fatto in precedenza. All'andata la Nuorese ha perso 3-0 e vuole riscattare quella sconfitta, dopo Arzachena c'è la trasferta a Selargius e i derby in Sardegna, si sa, sono molto sentiti». Al tecnico romano non è andata giù la sconfitta col San Cesareo, specie per come è maturata: «Abbiamo approcciato male la gara e c'è stata presunzione, la squadra ha giocato di tacco e punta mentre a me piace, spesso ad inizio partita, usare la sciabola; poi se uno è più bravo lo deve dimostrare sul campo così come avevamo fatto noi nelle tre gare precedenti». Poi ricorda e ammette: «Bisogna onorare il campionato fino alla fine e dare tutto contro tutti, non esistono partite facile. Devo fare un plauso al San Cesareo e a mister Perrotti perché hanno meritato la vittoria, entrando in campo tosti». Il mister dei barbaricini ritorna sulla mini-striscia di risultati positivi: «La Nuorese aveva fatto tre belle gare. Il Fondi rimasto in dieci ci aveva agevolato il compito ma con l'Olbia, che negli ultimi tre mesi ha perso solo con noi, il risultato di 1-0 ci è stato anche stretto; invece con la Lupa Castelli è stata una grande gara, se c'era una squadra che doveva vincere quella era la nostra. Ma tutto questo è stato cancellato dal brutto approccio che abbiamo avuto col San Cesareo». Mariotti ha però fiducia nel riscatto della sua squadra: «Nello spogliatoio ho visto tanta amarezza e questo fa bene, quando c'è consapevolezza di aver fatto male e di aver approcciato male la gara, vuol dire che c'è una dimensione e che è stato capito dov'era l'errore. Da lì ripartiremo e onoreremo il campionato fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata che sarà con la Viterbese dopo i due derby nei quali dobbiamo dare il 110%». Cappai torna e sara l'ex tanto atteso che all'andata fu pure espulso al Biagio Pirina, la stima del tecnico romano è elevata: «Roberto è un ottimo giocatore che merita altre categorie e di avere un'altra chance dopo la sfortunata scorsa stagione».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
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Girone G