Effetto Jeda, la Nuorese prova a cavalcare l'onda contro il Selargius

Un derby e mille significati. Nuorese-Selargius racchiude in sé emozioni, ritorni, esordi, riscatti e conferme. L'anticipo del Franco Frogheri (fischio d'inizio alle 15) mette di fronte una matricola di nome e una di fatto con la sorpresa che la prima insegue la seconda. I barbaricini sono tornati in serie D nove anni dopo, al termine di una cavalcata in Eccellenza faticosa ed esaltante ma ancora non sono riusciti a ritagliarsi quel ruolo di protagonista che il presidente Michele Artedino ha provato a cucirsi addosso. Ci riprova con l'acquisto di Jeda Neves, l'ex attaccante del Cagliari che ha riacceso l'entusiasmo nella piazza presa di sconforto dopo gli ultimi deludenti risultati, le sconfitte in casa con il San Cesario e ad Arzachena.

Sarà il brasiliano a guidare l'attacco verdazzurro orfano di Totò Cocuzza (svincolato) e con in più l'ex Taloro Alessandro Manca (un ritorno) che potrà essere utilizzato - in ballottaggio con Emanuele Alessandrì - vista l'assenza per squalifica di Cappai. L'arrivo di Jeda è stata una mossa intelligente per le enormi qualità tecniche del giocatore, motivato tra l'altro nel tornare in Sardegna, e perché la sconfitta netta (sul piano del risultato più che del gioco) di Arzachena poteva aumentare il senso di frustazione già elevato per una classifica che vede i barbaricini scivolare al decimo posto, scavalcati pure dal Selargius. Che, invece, continua a mantenersi fuori dalla zona playout da diverse giornate nonostante una stagione nata ad handicap. I biancorossi di Karel Zeman hanno il loro tallone d'achille nelle gare in trasferta mentre in casa hanno un rendimento da quarta forza del torneo. Il contrario dei verdazzurri di Guglielmo Bacci che hanno perso per la prima volta al Frogheri due settimane fa ma dopo aver pareggiato 4 gare di fila. Il derby - unito all'innesto di Jeda - possono rappresentare una nuova ripartenza alla ricerca di una continuità assente per i troppi cambiamenti tecnici, in panchina e nella rosa: tre allenatori da inizio stagione sono molti (Mereu nella preparazione, Mariotti per 6 giornate e Bacci per le successive 9), così come sono stati diversi i giocatori presi e andati via. Due di loro, il difensore Antonio Usai e il centrocampista Tommaso Puddu, saranno avversari a difendere i colori biancorossi, gli ex Cagliari si sono ricongiunti agli ex compagni in rossoblù come la punta Chelo, reduce da una splendida tripletta, il centrocampista Mannoni, gli esterni Migoni e Cardia, e il difensore Capelli. I ragazzi terribili di Zeman hanno perso 3 volte più dei verdazzurri ma pareggiato 5 volte meno e vinto 2 in più che determinano, per ora, il punto di vantaggio in classifica.