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È esploso l'attacco dell'Arzachena, da Moro e Cicino i gol per la salvezza
I colpi del diesse Zucchi, tre reti a Selargius

È esploso l'attacco dell'Arzachena, da Moro e Cicino i gol per la salvezza

Sono scoppiati come il tappo di spumante a Capodanno e, a Selargius, hanno fatto vedere pure le bollicine. Luigi Cicino e Marco Moro si sono sbloccati e sono stati i grandi protagonisti della grande vittoria dell'Arzachena per 6-2 al Virgilio Porcu di domenica scorsa. Doppietta per il centravanti di Nola (in provincia di Napoli), un gol e tre assist per la seconda punta di Porcellengo (Treviso) cresciuto nel Venezia. Il club smeraldino si attendeva i gol degli attaccanti, il tecnico Mauro Giorico sapeva benissimo che i tempi erano maturi: «Eravamo uno degli ultimi attacchi e ora ci siamo messi un po' meglio, ma sapevo che le nostre punte sono molto valide e dovevano solo entrare in forma, poi stanno anche avendo la collaborazione degli esterni come Fideli che si è ripetuto a Selargius dopo il gol contro il Sora». Il direttore sportivo Antonello Zucchi ha creduto fortemente in entrambi i giocatori ed è stato bravo a scovarli sul mercato nazionale quando la stagione era già partita e gli smeraldini avevano esordito in Coppa Italia a Nuoro. «Moro è un giocatore completo - spiega il diesse, non nuovo a certi colpi di mercato - con quasi 200 gare nei professionisti. Con la riforma della serie C non ha trovato un contratto nei professionisti ma ha accettato con entusiasmo il nostro progetto. Siamo contenti del suo rendimento». Così come per Cicino che, seppur nel curriculum non abbia uno score da vero bomber, ad Arzachena potrebbe segnare parecchio come fece Cappai due stagioni fa. «Luigi lo conoscevamo bene perché è stato nostro avversario quando era al Palestrina - continua Zucchi - a Selargius si è sbloccato ma c'è da considerare che era solo alla seconda partita da titolare. Con Moro stanno affinando l'intesa e hanno ancora margini di miglioramento». 

 

Il diesse Zucchi e gli attaccanti Marco Moro e Luigi CicinoMarco Moro, classe 1984, è il trequartista centrale dietro la prima punta nel 4-2-3-1 di Giorico, capace di fornire gli assist e andare a rete. Prima dell'arrivo di Cicino ha giocato prima punta, d'altronde ad inizio carriera andava regolarmente in doppia cifra e in categorie importanti come la C2 e la C1 con la maglia del Venezia (24 gol dal 2005 al 2007). Al diesse Zucchi ha chiesto il premio per la prova di domenica. «Non solo per la mia prima rete stagionale - ha detto scherzando nel dopogara a Selargius - ma anche per l'assist che ho fatto a Fideli, l'altro per Cicino e poi perché ho procurato la punizione sul gol di Manzini». Il 30enne trevigiano ha un bel piede e lo si è visto quando di piatto, preciso e morbido, ha servito Fideli sull'1-0 e con un dolce esterno destro rasoterra ha mandato in gol Cicino per il 2-0. Con opportunismo ha firmato il 5-0 insaccando una palla rimasta senza proprietari in area di rigore. Moro ha visione di gioco e anche un bel tiro ma non ha avuto la carriera che meritava: nel 2007 lo ha acquistato il Torino che lo cede in comproprietà in serie B al Messina, voluto dal tecnico Di Costanzo che lo ebbe a Venezia nelle due stagioni precedenti, gioca 30 gare nella cadetteria e segna un gol. L'anno dopo, un problema alla cartilagine di un ginocchio lo costringe a mesi di stop, rifiuta Albinoleffe e Grosseto per andare in C1 alla Spal in comproprietà: 14 presenze e nessun gol. Il Torino lo riscatta e poi lo cede a titolo definitivo all'Ascoli nell'ambito dell'operazione Belingheri passato in granata. I marchigiani lo danno in prestito nel 2009 allo Spezia, in C2, dove sembra poter rinascire perché segna 7 gol in 19 presenze ma viene bloccato da un altro infortunio anche se poi gioca i playoff che regalano la promozione ai liguri. L'anno dopo non trova spazio ad Ascoli, messo fuori rosa senza motivo, che lo dà ancora in prestito a gennaio 2011 al Foligno in C1 (7 presenze), a dicembre dello stesso anno rescinde il contratto che lo legava ai bianconeri fino a giugno 2012 e scende nei dilettanti, al suo primo amore, con l'Union Venezia in serie D, convinto dall'allora diesse arancioneroverde Oreste Cinquini, ex Cagliari. Trascina i veneziani al ritorno nei professionisti (3 gol in 14 presenze) mentre lui resta in Lnd con il Verbano. Lo scorso anno rigioca in Seconda Divisione col Real Vicenza (4 gol in 20 gare), nel girone della Torres, arriva 7° e ottiene il lasciapassare per la serie C unica, una soddisfazione che va ad aggiungersi ai 3 campionati vinti (Venezia C2, Spezia C2 e ancora Venezia D). Il suo curriculum parla di 196 presenze tra i professionisti e 43 gol, ad Arzachena ha ritrovato gli ex compagni della scorsa stagione Riccardo Busatto e Alen Pavic.

 

Luigi Cicino, classe 1986, ha sempre giocato in serie D salvo una esperienza in C2 nel Carpi, nel 2010/11, quando vinse il campionato avendo come compagno di squadra il sardo Nicola Sogus ora in Eccellenza con il Muravera. È la classica punta di categoria che ha girato tutta l'Itallia vestendo le maglie di Campobasso, Renato Curi, Viribus Unitis, Gebilson, Valle d'Aosta, Sarzanese, Derthona, Palestrina, Fano. In una sola stagione il 28enne di Nola ha toccato la doppia cifra quando fece 12 gol a Sarzana nel 2009/10 al punto che il mister Sottili lo portò con sé a Carpi: «Non vivo per il gol anche se per un attaccante fa sempre piacere andare a segno, io cerco sempre di dare il massimo se poi dovessi arrivare in doppia cifra allora sarà un di più». Alla punta cresciuta nelle giovanili del Milan ed ex Primavera di Ascoli e Frosinone non pesava l'astinenza da gol visto che era alla seconda uscita dal 1' dopo gli spezzoni di gara con San Cesareo e Viterbese: «Sono arrivato a campionato in corso, nelle gare precedenti a quella col Selargius avevamo palesato qualche difficoltà ad andare a rete, speriamo di continuare così e che si abbia trovato la quadratura davanti così come abbiamo già fatto in fase difensiva». Cicino è un lottatore che non si risparmia mai, ad Arzachena si trova molto bene: «Ho trovato un gruppo giovane, disponibile e con molta voglia di far bene. Corriamo e lavoriamo tanto tutta la settimana, stiamo bene assieme e non abbiamo pressioni. Il mister ci fa allenare tranquilli, speriamo ora di poter centrare la vittoria anche contro il Terracina».

 

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna
6 Andata
Girone G