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Ichnos, per Deiana il bicchiere è mezzo pieno: «Difficile fare meglio di così»
«Che peccato però perdere con il Burgos»

Ichnos, per Deiana il bicchiere è mezzo pieno: «Difficile fare meglio di così»

L'Ichnos dice addio ai propri sogni promozione, chiudendo il triangolare play-off con 0 punti dopo le sfortunate e rocambolesche sfide contro Burgos e, ultima in ordine cronologico, U.S. Santa Giusta.
In campionato, la squadra allenata da mister Deiana è riuscita a conquistare il secondo posto soltanto all'ultimo secondo, strappandolo letteralmente dalle mani del Meana Sardo, dopo una stagione vissuta da protagonista, in cui sono emersi a più riprese tutti i progressi di una squadra che negli ultimi tre anni è stata in grado di crescere costantemente sul piano della personalità, oltre che nei risultati.
Per stessa ammissione del tecnico, si tratta di una stagione assolutamente positiva, che è andata ben al di la delle aspettative, anche se l'epilogo non è stato sicuramente dei migliori.

«Sicuramente c'è più rammarico per la sfida persa contro il Burgos, sia perchè la giocavamo in casa e sia perchè vincere di fronte al nostro pubblico ci avrebbe dato la possibilità di lottare sino alla fine; contro il Santa Giusta siamo scesi in campo decisamente più sereni, ma siamo contenti comunque di quanto abbiamo fatto in questa stagione».

 Giovanni Deiana, tecnico dell'Ichnos per la terza stagione consecutiva

Deiana è comunque soddisfatto per la prestazione offerta nell'ultima gara dalla sua squadra in casa del Santa Giusta:
«Domenica abbiamo, penso, fatto il massimo: siamo riusciti a passare in vantaggio contro una bella squadra, sfiorando il raddoppio in un'altra occasione, con la palla che purtroppo però si è stampata sulla traversa.
Loro sono stati bravi a pareggiare, ma la mia squadra ha reagito e ha trovato il 2 a 1 prima del riposo; nella ripresa avevamo impostato una gara in contropiede e siamo effettivamente stati pericolosissimi in due occasioni: nella prima abbiamo preso un palo, nella seconda ha fatto un vero e proprio miracolo il loro portiere; sul capovolgimento di fronte, neanche a farlo apposta, hanno trovato il pareggio.
Noi siamo un po' calati, come mi aspettavo, a livello atletico, visto che ho fatto giocare alcuni ragazzi che erano fermi da un po' di tempo; c'è da sottolineare che il Santa Giusta comunque non ha rubato assolutamente nulla».

 

Il cammino dell'Ichnos in questi play-off è stato pesantemente compromesso dalla prima sconfitta.
«Contro il Burgos abbiamo avvertito molto la tensione, visto che per l'Ichnos si trattava della partita più importante di sempre, tutte queste aspettative però hanno probabilmente avuto un contraccolpo psicologico nei ragazzi.
C'è da aggiungere che la gara è stata condizionata da un forte vento che ci ha penalizzato parecchio; i nostri avversari hanno trovato la rete, noi siamo andati vicinissimi al pareggio, ci sarebbe anche qualcosa da recriminare a proposito, ma non posso di certo rimproverare i miei».

 

Deiana intanto, è in attesa di conoscere i piani della società per la prossima stagione.
«Al momento non so ancora niente, devo ancora parlare con la dirigenza, dobbiamo tirare le somme di quanto raccolto in questi tre anni: siamo saliti in Seconda, la stagione successiva abbiamo centrato la salvezza e quest'anno abbiamo disputato un campionato di vertice, riuscendo ad arrivare agli spareggi.
Io penso che per un allenatore, tre anni con la stessa squadra possono bastare, ma nel calcio non si può mai dire mai».

 

Il mister non ha dubbi invece, sul fatto che la sua squadra quest'anno abbia dato il massimo.
«I se e i ma nel calcio lasciano il tempo che trovano; fino a gennaio comunque, con la rosa al completo, eravamo una delle squadre più forti e potevamo puntare a vincere il campionato; ci sono state poi una serie di defezioni, per squalifica e infortuni, che ci hanno complicato notevolmente la vita soprattutto nella seconda parte della stagione.
Sicuramente, potendo, vorrei giocare nuovamente la sfida contro il Burgos».

 

La stagione dell'Ichnos è stata pesantemente determinata dalle numerose squalifiche inflitte dal Giudice Sportivo; in questo senso il pensiero di Deiana è chiarissimo.
«Io dal primo giorno che sono entrato in questa società, ed è un fatto che possono testimoniarti anche i giocatori, ho sempre cercato di portare avanti le mie idee sul calcio: pratico questo sport praticamente da 35 anni e ho giocato con diverse maglie, rispettando sempre avversari e arbitri.
Penso che la categoria non sia sempre all'altezza, aspetto che non fa altro che peggiorare le condizioni di un calcio che soffre incredibilmente la crisi economica e la diffusa mancanza di entusiasmo, visto che le distrazioni ormai sono molteplici; io cerco sempre di minimizzare gli episodi a fine partita per non alimentare le tensioni, ma devo ammettere che quest'anno abbiamo subito diversi torti arbitrali, cose che in tanti anni non mi è mai capitato di vedere.
I miei giocatori venivano squalificati per minimo tre giornate, cosa che mi ha lasciato ovviamente con l'amaro in bocca».

 

La squalifica di Branca è stata in questo senso l'apice di una stagione tormentata da questo punto di vista.
«Marcello si è scusato con tutti per il suo gesto e si è preso la responsabilità, come è giusto che sia, di quello che ha fatto; ho letto che l'arbitro ha accusato nausea, vomiti e giramenti di testa, sinceramente mi sembra un tantino esagerato.
C'è stato un po' di parapiglia, che mi ha impedito di capire effettivamente come sono andate le cose; ma a sentire cosa succede in giro, e mi riferisco agli episodi accaduti recentemente che mi sembrano decisamente gravi, mi stupisco che le sanzioni in quelle circostanze siano state più lievi».

 

Anche nel caso in cui la sua avventura con l'Ichnos si concluda quest'anno, il tecnico comunque giura eterno amore nei confronti della squadra.
«Ho avuto la possibilità di giocare, tra le altre, a Nuoro, Ghilarza, Abbasanta, Ovodda: il calcio mi è sempre piaciuto e conservo tantissimi bei ricordi.
Questi tre anni qui all'Ichnos sono stati speciali perchè ho conosciuto tantissime persone nuove, una società composta da pochi ragazzi che ci mettono tantissimo impegno per portare avanti questo progetto.
Ho vissuto momenti davvero fantastici, a prescindere dal fatto che io continui la mia avventura con l'Ichnos sarò sempre il loro primo tifoso».

In questo articolo
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2012/2013
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Girone E