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Il bomber Fanni prepara i gol decisivi: «Col Tonara è tosta, che soddisfazione portare il Monastir in Eccellenza»
Domenica la finalissima playoff di Promozione

Il bomber Fanni prepara i gol decisivi: «Col Tonara è tosta, che soddisfazione portare il Monastir in Eccellenza»

Prima ha costretto la Dorgalese a giocare senza il difensore Luca Pili dal 25' del primo tempo, poi 10' dopo ha segnato il gol del vantaggio del suo Monastir. Il bomber Silvio Fanni non tradisce mai e nella semifinale playoff di Promozione è stato uno degli artefici del 2-0 contro i barbaricini che ha proiettato i biancoblù di Spini ad un passo dall'Eccellenza. Una stagione coi fiocchi per l'attaccante cagliaritano che ha chiuso il campionato con 23 gol, altri 2 in Coppa Italia e 1 nel primo dei due spareggi per il salto di categoria. «Domenica è stato bello per tutto - dice l'ex punta del Sanluri classe 1987 - ho provocato l'espulsione del loro giocatore più forte che avevano dietro, ho sbloccato la gara e, soprattutto, ho potuto dedicare il gol a mia figlia Aurora e a mia moglie Michela che non vengono mai al campo e, questa volta, sono stati ripagati. Al triplice fischio ero contento per me, i miei compagni, il tecnico, la società e i nostri tifosi. Ora siamo ad un passo da un traguardo storico per la Kosmoto e vogliamo tagliarlo battendo il Tonara in finale».

 

Silvio Fanni (1987) ha segnato 26 gol in stagioneCon l'uomo in più e in vantaggio di un gol, poi avete controllato bene l'avversario fino al raddoppio che ha chiuso i conti

«Noi avevano preparato bene la gara e sapevamo dove poterli colpire perché la Dorgalese soffre le ripartenze. Sì, abbiamo controllato ma c'è da riconoscere che loro hanno continuato a giocare e, forse, anche meglio di quando erano al completo. Quando sei con l'uomo in meno, dai tutto e di più, senza andare molto lontano basta vedere cosa ha fatto il Latte Dolce contro il Castiadas che ha rimontato due gol in 9 contro 11 nella finale di Eccellenza. La Dorgalese ce l'ha messa tutta per rientrare in partita, esprime un buon calcio e non molla mai, a me è piaciuta parecchio. Noi siamo stati spinti dal pubblico e abbiamo segnato il 2-0 in modo un po' fortunoso, nel terzo angolo di fila e su autogol, ma siamo stati bravi nel restare concentrati fino al 100' facendo pesare l'uomo in più»

Domenica la finalissima col Tonara, che gara sarà?

«È una finale, una sfida secca che potrebbe arrivare anche ai calci di rigore. Non c'è un favorito, si affrontano due ottime squadre composte da individualità buone; anche se in campo neutro, loro saranno spinti dai tanti tifosi che hanno al seguito, il nostro pubblico ci è mancato un po' durante il campionato ma nelle sfide importanti e in questi spareggi anche noi avremo chi ci supporterà per poter dire la nostra»

Quali insidie arriveranno da un avversario che ha eliminato il Siliqua?

«Ho visto che giocano bene al calcio, stando molto corti e senza mai perdere le distanze. Le squadre barbaricine sono "cattive" dal punto di vista agonistico ma anche noi siamo una squadra tosta. Se non si è concentrati sarà difficile ma la stiamo preparando bene e saremo a mille per giocare al meglio 90' e spero non 120'»

Il fatto che si giochi in campo neutro e si potrebbe arrivare ai rigori cambia qualcosa rispetto alle semifinali?

«Che noi e Tonara fossimo favoriti su Dorgalese e Siliqua perché passavano in caso di parità nei 120' era un vantaggio a cui pensavamo, ma che non ci ha condizionato nel modo di giocare. Sarebbe stato il più grande sbaglio affrontare gli avversari per il pareggio anche perché avremmo avuto una mentalità totalmente diversa rispetto a quella avuta in campionato. Siamo scesi in campo per fare subito gol, avere due risultati su tre può darti scompensi, quando invece ti trovi nella situazione di Dorgalese e Siliqua, che dovevano vincere per forza, probabilmente pensi al fatto che subendo un gol diventi doppiamente in salita, perciò nei minuti iniziali tendi a stare più tranquillo anche perché andare a mille con questo caldo non fa. Domenica invece sarà diverso, sai che devi vincere senza appello perciò lo spirito dev'essere quello di non accontentarsi mai»

Soddisfatto della tua stagione, 26 gol globali non sono pochi. L'infortunio è ormai alle spalle?

«All'inizio della stagione speravo solo di trovare la continuità nelle prestazioni perché, dopo la seconda operazione al crociato nello stesso ginocchio, volevo stare nuovamente bene in campo. Invece è andata benissimo, anche con le marcature; e sono contentissimo ma tutto questo lo devo al mister Spini, al preparatore atletico Mascia e ai miei compagni che dal 18 agosto in poi mi hanno sempre supportato»

Il Monastir alle porte dell'Eccellenza, impensabile due stagioni fa. Merito di chi?

«Ha influito la presenza di Zanda, amici, una scommessa siamo artivati società sana, brve e competenti di calcio, l'80% va dato al mister, tanti avuti, uno dei migliori altre categorie per professionalità e perparazione, alle spalle voglia di cresce andare avanti, bella piazza pul far tanto e dare tanto, bella struttura, campo perfetto, club house. Scelta azzardata c'è molto entusiasmo, si sta benissimo non c'è pressioni, dai sempre il massimo»

Rimpianti per il campionato? Solo due sconfitte e sempre con l'Iglesias, potevate arrivare primi

«Sicuramente rimpianti ce ne sono. A parer mio ha influito la gara in casa contro l'Orrolese con un gol fantasma, un pari che ha avuto riflessi negativi anche la giornata successiva dove abbiamo sbagliato tutto a Serramanna con un altro pareggio e lì abbiamo perso il campionato. Il rimpianto sono in quelle due gare sennò staremo ancora festeggiando noi ma bisogna dare i meriti alla Ferrini che ha giocatori importanti come Diana, super Toro, Festa, Dessì, Flumini e sono stati più bravi»

A dicembre due acquisti azzeccati per stare lassù e per le finali avete anche un Nicola Lai in più

«Ad inizio stagione la squadra era costruita per stare a metà classifica, dopo 2 giorni di preparazione abbiamo perso Lai per la rottura del legamento crociato. A dicembre ci siamo trovati lì nelle prime posizioni, bravo il mio compagno Matteo Zanda nel far sì che arrivassero Daniele Porcu e Simone Farci dandoci così una grossa mano per il resto della stagione. Farci è stata il capitano del Selargius in serie D e ha sempre fatto altre categoria, Porcu è un difensore fortissimo ma devo dire che i nostri giovani sono molto bravi, hanno una mentalità giusta e vincente che a 16 anni è difficile trovarla nei ragazzi che giocano in Promozione»

L'Eccellenza per Fanni sarebbe recuperare una categoria più consona alle capacità tecniche

«La mia è una scelta di vita, mi sono potuto avvicinare a casa e ho trovato un posto di lavoro. Dopo gli anni migliori fatti al Sanluri ho pensato fosse giusto andar via e poi si è visto che fine ha fatto il club di Pilloni. Portare il Monastir in Eccellenza sarebbe una grossa soddisfazione per me e per tutti, non puoi chiudere un campionato con due sole sconfitte e non fare il salto di categoria, La promozione sarebbe il giusto premio al paese, alla società che ci fa stare bene, al presidente Carboni e al mister Spini, il nostro giocatore più importante»

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2014/2015
Tags:
Sardegna