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Antonio Mattiello, difensore, Bosa
Sette punti in tre gare: «Ma siamo ancora lontani da una posizione tranquilla»

Il Bosa si è messo in moto, Mattiello: «Finito il rodaggio, il gruppo è sempre davanti a qualsiasi giocatore, a Tortolì venderemo cara la pelle»

Sette punti nelle ultime tre gare: benvenuto Bosa. La matricola planargiese è davvero entrata nell'Eccellenza mostrando tutte quelle caratteristiche che l'hanno portata a scalare due categorie in due anni: gioco, entusiasmo, unità d'intenta. Per chi pensava che la favola del club di Marco Naitana stesse volgendo al termine si dovrà ricredere, la squadra di Tore Carboni è più viva che mai e d'ora in poi non sarà così facile battere rossoblù. Col Monastir era uno scontro diretto tra cenerentole da vincere a tutti i costi, il Bosa lo ha fatto in rimonta 2-1 anche grazie ad Antonio Mattiello, il difensore ha pareggiato l'iniziale svantaggio di Fanni mettendo a segno il primo gol stagionale: «Per noi era una partita estremamente importante. Volevamo dare continuità alla vittoria col Tonara e al bel pareggio di Gavoi col Taloro. Sapevamo però che avremmo affrontato una buonissima squadra che aveva e ha una classifica che non merita, ma giocavamo in casa e non potevamo farci scappare i tre punti. Per di più ho fatto gol stagionale e quindi la soddisfazione è doppia».

 

Già nelle contro Orrolese e La Palma avevate dato segnali di esserci

«Con l'Orrolese non meritavamo di perdere, ma è stata la dimostrazione che in Eccellenza il minimo errore lo paghi sempre. A Cagliari, contro il La Palma, siamo scesi in campo dopo il 3-0 per loro, però la nostra reazione è stata davvero positiva, siamo arrivati ad un passo dal pareggio. Comunque, al di là dei risultati negativi, avevamo fatte due buone prestazioni»

Cosa è cambiato realmente rispetto alle prime cinque gare nelle quali non avevate raccolto nemmeno un punto?

«Sapevamo che avremmo incontrato delle difficoltà e che le prime partite sarebbero state di "rodaggio", molti di noi si affacciano per la prima volta in questa categoria. Sicuramente c'è più consapevolezza nel valore di noi stessi, le prime partite le abbiamo affrontato forse con timore, avevamo troppa riverenza nei confronti dei nostri avversari. Poi, con il passare delle settimane, abbiamo anche smaltito i carichi del lavoro estivo»

In questa risalita avete confermato la forza di gruppo, prossimo obiettivo guadagnare un'altra posizione così da evitare i playout?

«Il gruppo è sempre davanti a qualsiasi giocatore, tutti noi siamo importanti, giochiamo per la squadra del nostro paese e vogliamo il bene comune. Anche quando un compagno sta fuori è il primo a incitare chi gioca, non ci sono né gelosie né invidie. Lavoriamo ogni settimana per migliorare la classifica e siamo ancora lontani da una posizione tranquilla»

A Tortolì il pronostico sembra chiuso, avete in serbo per caso qualche scherzetto da fare alla capolista?

«Domenica affrontiamo la prima della classe, forte in tutti i reparti e che sta confermando le aspettative. Hanno sempre vinto e vorranno farlo anche contro di noi ma venderemo cara la pelle cercando di portar via punti»

Che differenze trovi, se ce ne sono, tra questa Eccellenza e quella fatta con Taloro e Ploaghe?  

«Il campionato è molto equilibrato, a parte quelle due o tre squadre che si giocheranno la vittoria finale, per le restanti non vedo una squadra meno forte dell'altra. La lotta per non retrocedere sarà dura e coinvolgerà tante squadre»

In questo articolo
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2016/2017
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