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Il Seulo bloccato a casa dal maltempo, salta la super sfida al Samassi

Il Carbonia si fa bello contro la Tharros: Contu, Foddi e Corona firmano il sorpasso al Samassi che vale per la vetta; il Guspini non sbaglia, alla San Marco basta Festa

Neve e gelo regalano nuovamente al Carbonia la prima piazza in classifica: i ragazzi di Marongiu fanno il loro dovere battendo in casa, ed in rimonta, la Tharros di Serra e approfittano del turno di riposo forzato che il Samassi è costretto a prendersi vista l'impossibilità degli avversari del Seulo di affrontare la trasferta per il forte maltempo che si è abbattuto nelle ultime ore sull'isola.
Il Guspini, con il 2 a 0 interno rifilato al Barisardo, schizza al terzo posto e sorpassa l'Arbus di Zurru, fermato dalla San Marco che capitalizza al massimo la perla di bomber Festa.
Termina in parità, con il punteggio di 1 a 1, la bella sfida tra la Monteponi e il Sant'Elena; in coda, importante successo del Quartu nel confronto diretto contro il Carloforte.

I minerari corrono, tanto e forte, mettono in fila la terza vittoria di fila e si godono l'aria fresca d'alta quota con 31 punti in cassaforte: mister Marongiu ritrova, tra gli altri, Stefano Demontis e Giuseppe Corona, indisponibili da diverse settimane, oltre alla solita compattezza che ormai è diventato il vero e proprio marchio di fabbrica dei bianco-azzurri.
La Tharros conferma comunque, sin dalle prime battute, di non aver affrontato la trasferta con l'atteggiamento tipico della vittima sacrificale ma anzi, parte con il piede pigiato sull'acceleratore e dopo appena 10' passa in vantaggio con il calcio di rigore trasformato da Forma e confezionato da una superba giocata di Fiori. Al Carbonia bastano dieci minuti per assimilare il ceffone e organizzare una reazione valida: Foddi scambia con Contu che risolve la mischia di prepotenza. Acciuffato il pareggio, i locali si scatenano: due minuti più tardi Cosa serve a Foddi un pallone comodo comodo da spingere in fondo al sacco per il sorpasso. La Tharros è alle corde, e si vede: al Carbonia non resta altro da fare che calare il colpo di grazia, che arriva allo scadere della prima frazione; Congiu si incunea in profondità, cross per Corona che realizza il suo quattordicesimo centro stagionale.
Nella ripresa, serve il migliore Mele per evitare ai vari Congiu, Corona, tra i più pericolosi, Contu e Cosa di arrotondare il punteggio; da segnalare il legno colpito da Cogotti.

Riparte il Guspini di mister Pinna che archiviato il passo falso rimediato nell'ultima uscita si prende l'intera posta in palio nel match interno contro il pericolante Barisardo di Mereu che dopo la vittoria rimediata contro la Frassinetti aveva tutta l'intenzione di dare continuità ai risultati, ma il confronto presentava per gli ogliastrini notevoli insidie e difficoltà. Tuttavia, Curreli e soci resistono bene per un tempo, mantenendo il punteggio sullo 0 a 0 iniziale; nella ripresa, gli ospiti cercano di limitare le azioni della corazzata bianco-rossa con una prestazione tutta cuore e grinta, ma il fortino cade sul più bello, è il caso di dirlo, alla mezz'ora, quando Flumini coglie al volo un'illuminazione di Ezeadi e firma il vantaggio.
Completa il quadro il calcio di rigore battuto nel finale da Marci.
La San Marco si aggiudica il confronto verità contro l'Arbus, 1 a 0 il risultato finale, e si porta così ad una sola lunghezza dall'avversario diretto, salendo a quota 23: partita che si conferma, come da premesse, combattuta e decisamente equilibrata tra due squadre solide e attente che si affrontano con la concentrazione al massimo e concedono poco, soprattutto in difesa. I padroni di casa, temibilissimi tra le mura amiche, dove stanno scrivendo le pagine più importanti del loro campionato, si fanno vivi dalle parti di Atzeni con una conclusione morbida di Saccucci. Nella ripresa, l'episodio che decide di fatto il match: azione personale dello scatenatissimo Festa che appena entrato in area lascia partire una conclusione di rara precisione che si insacca inesorabilmente alle spalle del numero uno ospite.
A vantaggio acquisito, la San Marco si esprime con maggior disinvoltura, ma Atzeni vince tutti i duelli con Festa e Picciau, sugli scudi. Nel finale, l'Arbus ha un sussulto di orgoglio e cerca di mettere sotto pressione la difesa schierata da mister Zottoli; ci pensa Daddi, prodigioso, a negare la gioia del pareggio a Tomasi, che ci prova con una delle sue solite punizioni velenosissime; nel finale brivido per i locali in occasione di una deviazione rocambolesca che per poco non sorprendeva Daddi.
Il Sant'Elena torna a casa con un punto prezioso, acciuffato nel finale, dalla delicatissima trasferta contro la Monteponi: come era facile aspettarsi, i padroni di casa tentano di fare la gara, il terzultimo posto in classifica non lascia moltissimo spazio alle interpretazioni, creano molto ma alla fine raccolgono molto meno, la sensazione è questa, di quanto seminato, con un match che si tinge di rosso, e di veleno, alla luce di alcune decisioni arbitrali che proprio non sono andate giù ai locali, come ad esempio l'espulsione rimediata da Pittau negli ultimi minuti.
La partita è bella e viva sin dalle prime battute: prima occasione dei locali con Pittau, di testa, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Farci, ma la mira è leggermente alta.
Il Sant'Elena non sta a guardare e graffia con Anziani, bravo Asunis a farsi trovare pronto. Gli ospiti prendono coraggio e a dieci dal riposo confeziona la palla gol più importante della prima frazione con Frau che calcia a botta sicura ma colpisce un clamoroso palo.
Nella ripresa la musica cambia: pronti via e Cotza chiama Fortuna al miracolo; quest'ultimo non può però nulla al 20' quando Mastromarino, su bella imbeccata di Farci, appoggia in rete da distanza ravvicinata. Il Sant'Elena però non molla e al 36' pareggia: ci pensa Fenu a ripristinare gli equilibri con una deviazione da pochi passi.

Si ferma a quattro la bella striscia di risultati utili del Carloforte, che alla seconda uscita del 2017 riassapora il gusto amaro della sconfitta in casa di un Quartu 2000 lucido quanto cinico, che centra la quarta vittoria stagionale e si porta così a +2 dal Selargius quartultimo. I ragazzi di Madau ci prova sin dal primo tempo, in particolare con Spissu e Zucca; è proprio quest'ultimo a trovare il gol che sblocca, e di fatto decide l'incontro, con un perentorio stacco di testa. Nella ripresa però, meglio il Carloforte che cerca in tutti i modi di invertire la tendenza: occasionissima per Rojas, per lui però solo una traversa; pericolosi anche Sanna e Lazzaro, ma Carta non molla di un centimetro e blinda il risultato.
Termina in parità,a reti bianche, il confronto tra i padroni di casa della Frassinetti e la Villacidrese: un punto che non risolve, ci mancherebbe, i problemi di classifica delle due compagini, con mister Perra che può comunque tirare un sospiro di sollievo per il terzo risultato utile delle ultime cinque gare e una situazione che ora fa meno paura; discorso leggermente diverso per Costa e soci, inchiodati al penultimo posto.
Il primo a spezzare gli equilibri è Melis dopo dieci minuti di gioco, con una conclusione che termina a lato; per la vera replica della Villacidrese occorre aspettare il 35', quando Pinna su punizione sfiora il bersaglio grosso. L'ultima occasione della prima frazione capita su piedi di Melis, innescato da Scull, ma Piroddi mura l'avversario all'ultimo. La seconda frazione è in sostanza un duello tra la Frassinetti e il portiere avversario Piroddi, che fa i numeri da campione su Scull prima e Melis poi; break degli ospiti con Sanna, ma Contu si dimostra non da meno del collega. Alla mezz'ora, si rinnova il confronto tra Melis e Piroddi, con quest'ultimo che esce ancora vincitore.
Colpo grosso, anzi grossissimo, del Siliqua che centra una delle vittorie più pesanti del torneo, nella sfida salvezza in casa del Selargius: scacco matto di Corsini nei confronti del collega Spini, con gli ospiti che acciuffano così proprio gli avversari diretti e salgono a quota 15. Il Siliqua si presenta alla sfida con le migliori intenzioni e almeno nella prima parte si fa preferire per personalità e intraprendenza, pur senza creare occasioni eclatanti; il Selargius invece punta di più al sodo con i tentativi dalla lunga distanza di Aresu e Pandori; per Dessalvi c'è lavoro soltanto nel finale di frazione, in occasione dello spunto di Cordeddu. Nella ripresa, il tasso di spettacolo del confronto aumenta: prima ci prova Atzori di testa, poi Amorati non è convinto poco più tardi e sciupa una buona occasione. Il punto della svolta arriva al 10': magia di Cordeddu direttamente su punizione e palla in fondo al sacco. Subito il colpo, il Selargius potrebbe strappare il pareggio, ma Berlucchi non è preciso al momento della stoccata.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2016/2017
Tags:
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Girone A