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Prima Categoria
«Ambiente sereno, c'è tanta voglia di far bene»

Il Gonnosfanadiga non vuole fermarsi, Farina è chiaro: «Mi aspetto solo che la squadra continui a giocare come sa»

Il Gonnosfanadiga ci prende gusto e si cala con personalità nell'avventura tutta nuova in Prima Categoria: dopo il successo di misura ottenuto in casa contro la matricola Real Villanovatulo, tre punti pesantissimi in chiave salvezza, i ragazzi allenati dall'espertissimo tecnico Gian Franco Farina non si fermano e anzi rilanciano, andando a strappare l'intera posta in palio su un campo notoriamente ostile come quello dell'Escalaplano.
L'impatto con il campionato è stato sino a questo momento impeccabile: dopo il pareggio assolutamente positivo contro la Fermassenti di Maricca, sono arrivati altri 6 punti che permettono ai bianco-verdi di presentarsi con il morale alle stelle alla sfida in trasferta, la seconda consecutiva, contro il Sadali.
Il tecnico mantiene alta la concentrazione dei suoi, ben lontano dall'essere appagato.

 

«Si può sempre migliorare: è un discorso che riguarda noi come, son sicuro, anche le nostre avversarie, soprattutto all'inizio della stagione, quando tutti sono impegnati a raggiungere il top della forma».

 

Da questo punto di vista voi state piuttosto bene, e i risultati, soprattutto l'ultimo, stanno li a confermarlo.
«Prendere punti ad Escalaplano non sarà facile per nessuno: nonostante abbiano perso contro di noi, si sono dimostrati comunque un'ottima squadra».

 

Lo stesso si può dire del Gonnos ammirato in queste prime tre uscite: in molti vi vedono bene a competere per le prime posizioni.
«Se devo essere sincero, abbiamo qualche limite per quanto riguarda il discorso legato ai fuori quota, soprattutto se ci rapportiamo ad altre realtà più consolidate della nostra.
Allo stesso tempo, sono convinto che la rosa a mia disposizione sia di primissimo livello, quindi sarebbe ingiusto metterci dei limiti, al momento».

 

Le sorprese in positivo per il tecnico, dopo poche settimane, non mancano:
«Non ho mai avuto – ammette - dei giocatori che si allenano con così tanto impegno e dedizione; non saltano una seduta, c'è grande continuità nel nostro lavoro e questa è una cosa importantissima poi per tagliare certi traguardi».

 

Come capita di solito a tutte le neo-promosse, l'entusiasmo è la benzina migliore.
«Affrontiamo le cose nella maniera giusta, curando con estrema professionalità tutti gli aspetti: qui a Gonnosfanadiga c'era tanta fame di Prima Categoria, un'esperienza che mancava da quasi trent'anni; le motivazioni sono fondamentali nel calcio.
Su 25 giocatori
– continua -, 20 sono locali, ci tengono a fare bella figura, è quasi una questione personale, giocano per la maglia e in campo riescono a dare il massimo, in termini di concentrazione e di determinazione».

 

Farina ha raccolto in maniera convincente l'eredità lasciata da mister Giorgio Vacca, grande artefice della promozione.
«Io cerco semplicemente di fare la mia parte, ma il ruolo maggiore spetta ai giocatori, è ovvio.
Posso solo dare una mano quando sono in campo, e tento di fare il massimo, come sempre.
Tra le altre cose mi occuperò anche del settore giovanile, e quest'ultimo aspetto mi coinvolge tantissimo».

 

I motivi per tuffarsi in questa nuova avventura sono stati molteplici.
«Dove c'è passione, si può fare bene: è difficile rifiutare proposte di questo tipo. Allenare una matricola è affascinante, si respira un'aria particolare, positiva. Le prime impressioni sono ottime, posso dire di non essermi sbagliato, e il fatto che la gente ci segua con affetto è la conferma più bella».

 

Ora sotto con la seconda trasferta consecutiva, a Sadali: un bel banco di prova per voi.
«Tutte le partite lo sono, non possiamo mai abbassare la concentrazione, non ce lo possiamo permettere.
Vogliamo dare tutto quanto abbiamo da offrire, a prescindere dall'avversario: è quello che ci siamo posti come obbiettivo ad inizio stagione; poi starà al campo dare il suo verdetto.

Mi aspetto soltanto che la mia squadra si esprima come sa, mi concentro esclusivamente sui miei giocatori».

 

In che condizioni arrivate all'impegno?
«Ho una rosa composta da più di 20 elementi, quindi praticamente siamo sempre al completo: devo addirittura mandare, malvolentieri, alcune persone in tribuna perchè il regolamento non mi permette di portarli tutti in panchina, ma da questo punto di vista sono assolutamente sereno».

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
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