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Gianluca Hervatin, allenatore, Lanusei
«Col L'Aquila quasi perfetti, una gioia, ma che rabbia per il ko»

Il Lanusei riposa con tre punti in tasca, Hervatin: «Utili per avvicinarci alla quota salvezza, vogliamo che la nostra classifica sia ancor più prestigiosa»

A riposo forzato ma con tre punti già in tasca. Il Lanusei guarderà domani tutte le avversarie faticare mentre si è preso in anticipo il 3-0 a tavolino contro il Foligno, conseguenza dell'esclusione dal campionato degli umbri avvenuta in settimana dopo le quattro rinunce. «Questi tre punti - osserva il tecnico Gianluca Hervatin - è un comune multiplo perché anche le altre squadre in lotta per la salvezza in seguito avranno in calendario la gara col Foligno e incasseranno la vittoria, ma sono comunque tre punti importanti per il momento attuale nostro e del campionato. Intanto in classifica andiamo a quota 28 e ci avviciniamo ai 40 punti che dovrebbero essere sufficienti per festeggiare la salvezza diretta». Visto la media con le quali viaggiano San Teodoro, Latte Dolce, Muravera, Torres e Città di Castello potrebbero bastarne meno. «Può essere - concorda l'allenatore di Porto Torres - in ogni caso non bisogna mai accontentarsi, perché non rendere la stagione ancor di più prestigiosa facendo più punti possibile? Andrebbe a vantaggio di tutti, noi tecnici, i giocatori e la società».

 

Avete chiuso il ciclo di tre gare proibitive con le squadre di testa: zero punti e tanto rammarico

«Abbiamo fatto tre sconfitte e sembra che stiamo passando un brutto periodo, quello che tocca a tutte quando incontri le corazzate del girone. In precedenza avevamo fatto tre vittorie, se fossero state sparse avrebbe avuto meno risalto. Con il Rieti, comunque, la sconfitta ci stava, col Monterosi qualche recriminazione c'è stata ma il rammarico più grande è soprattutto per la gara con il L'Aquila di domenica scorsa, ho detto a caldo che abbiamo subito un furto e lo ribadisco, avrò contato almeno 7-8 occasioni nette da gol, meritavamo come minimo di fare un punto»

È stata la miglior partita della stagione, considerando la caratura dell'avversario?

«Assolutamente sì, in realtà avevamo battuto il Rieti all'andata ma quella era una vittoria voluta coi denti perché erano i nostri primi punti stagionali dopo quattro sconfitte di fila. Domenica abbiamo messo sotto l'avversario, chi ha visto la partita avrà pensato che il L'Aquila in lotta per le primi posizioni eravamo noi. Solo un errore nel finale ci ha privato di fare punti»

Le espulsioni e le conseguenti giornate di squalifica vi stanno penalizzando 

«Abbiamo già affrontato questo discorso con i giocatori, sanno che ci tengo a questo aspetto, sono errori che non dobbiamo commettere, anche la società ha detto la sua. Con Floris, poi, sono particolarmente arrabbiato, non è che se stiamo perdendo col Monterosi fai altri danni facendoti espellere perché poi comprometti anche le altre partite, Mattia tra l'altro era in gran forma e ci stava facendo vincere le partite»

Continuate ad essere allergici ai pareggi, alla fine è un atteggiamento che sta premiando

«Quando perdevamo fuori casa dicevo che non faceva parte della mia storia di allenatore, così come non sono uno che pareggia molto, al massimo ne faccio 3-4 stagionali. Io preparo la gara per fare il risultato pieno non so se migliorare questo aspetto o rimanere cosi, ma non c'è verso, come non sapevo come spiegare perché perdevamo sempre in trasferta ora non so neanche spiegare perché abbiamo fatto un solo pareggio in 23 giornate, non è che non arrivano perché metto 4 punte, l'atteggiamento è sempre quello»

Le prossime due gare con Ostia e Torres in casa potrebbero diventare fondamentali per chiudere il discorso salvezza?

«Se dovessimo fare 6 punti si creerebbe un ulteriore distacco, saremmo a 34 punti, per noi un gran bel colpo. Ci proveremo ma non sarà facile, l'Ostia non sarà al livello di Monterosi, Rieti e L'Aquila ma è in lotta per i playoff e non sarà una passeggiata. Né tantomeno con la Torres, che è alla disperata ricerca di punti e venderà cara la pelle»

Sotto quale aspetto la squadra sta soddisfacendo in particolar modo?

«Direi l'applicazione. Ho visto domenica scorsa ciò che un allenatore vorrebbe sempre vedere, cioè riportare in campo in maniera perfetta tutto ciò che avevamo preparato in settimana, ho provato grande gioia. La strategia stava dando i suoi frutti, avendo pochi centrocampisti di ruolo, abbiamo cambiato modulo passando al 4-2-3-1. Ho detto ai miei giocatori che se avessimo portato a casa anche i punti mi sarei fatto i complimenti da solo. La squadra sta molto bene, i giocatori credono in quello che facciamo, questo è un gruppo che ci tiene e che vuole salvarsi, ma è tutto il contesto che funziona, con la società lavoriamo in sinergia»

L'appagamento può essere un brutto nemico

«Ma io spingo i giocatori, specie i più giovani, a sognare, non devono giocare per salvarsi ma per altri obiettivi, devono mettersi in evidenza in ogni gara. Gli stimoli devono averli il gruppo e così se ne avvantaggia poi anche il singolo»

Domani San Teodoro, Latte Dolce e Muravera giocano in casa, come finiranno le loro gare? 

«Sui pronostici non sono tanto bravo. Per il Muravera sarà tosta perché la Nuroese ha perso ad Avezzano e vorrà stare agganciata al treno playoff, il Latte dolce deve vincere ma trova un Avezzano in un buonissimo momento, il San Teodoro ospita l'Albalonga che ha solo due punti in meno del L'Aquila, è in semifinale di Coppa Italia è all'andata mi stupì molto in positivo. Poi si sa che chi si deve salvare si trasforma e può fare cose clamorose. Io spero di poter rimanere con 8 punti di vantaggio dalla sestultima»

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2016/2017
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7 Ritorno
Girone G