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«Decisivo il cambio di marcia dopo Sennori»

Il Luogosanto chiude i giochi e conquista la vittoria finale, Giorgioni: «Bravi a rispettare il pronostico, ma non è stato facile»

Il Luogosanto è senza ombra di dubbio la squadra più forte del girone: l'ha dimostrato sul campo, dove ha raccolto ben 21 vittorie e due pareggi, cadendo, sino ad ora, soltanto tre volte; l'ha dimostrato aggiudicandosi la vittoria finale con quattro turni d'anticipo e un vantaggio di quindici lunghezze dalla diretta inseguitrice Tavolara, che assieme all'Atletico Maddalena ha tentato, inutilmente, di mantenere il passo indiavolato della capolista e rallentarne la corsa, ma in alcuni frangenti la prima della classe è sembrata una compagine di un altro pianeta.
Spetta a Stefano Giorgioni, capitano del Luogosanto, tirare le somme all'indomani del netto 5 a 1 che ha permesso ai galluresi di conquistare il salto, condito dalla certezza matematica, in Prima Categoria dopo un solo anno di purgatorio.

 

«La nostra è una squadra costruita per vincere – ammette senza troppi fronzoli Giorgioni – ma questo non si traduce automaticamente in successo, non è mai facile insomma.
Sono arrivati giocatori di categoria superiore, è vero, ma non sempre è una condizione sufficiente: ci sono tanti esempi di squadre, sulla carta, stellari, che poi hanno fallito clamorosamente; è una questione di fortuna, di coincidenze fortunate, influiscono molto gli infortuni, ad esempio, e noi siamo stati fortunati. Per il resto, siamo stati bravi a rispettare tutte le aspettative che ci accompagnavano sin dalla vigilia».

 

In pochi però avrebbero ipotizzato uno strapotere così netto da parte vostra: 15 punti di vantaggio nei confronti della seconda non sono pochi.
«Probabilmente, in questo senso, è risultata decisiva la striscia di vittorie consecutive inanellate tra fine gennaio e marzo; il passo falso rimediato nella prima di ritorno contro il Sennori è stata un po' una sveglia, in questo senso, e da quel momento non ci siamo più fermati, nonostante la pressione del Tavolara che è arrivata addirittura a 4 lunghezze da noi».

 

Giorgioni spende parole importanti per mister Luca Ranieri, tra gli artefici di questa piccola, grande impresa.
«Ha fatto senza dubbio un ottimo lavoro, non era sicuramente facile lasciare fuori giocatori del calibro di Soro e Muzzoni; è riuscito a gestire lo spogliatoio nel migliore dei modi, mantenendo grande compattezza e affiatamento; in più, riusciva a farci arrivare agli impegni con il massimo della concentrazione, un vero martello in questo senso, aspetto fondamentale per raggiungere il nostro obbiettivo».

 

Per te questa vittoria ha un sapore particolare:
«Diverso dal successo di cinque anni fa, perchè quest'anno avevo il peso e l'onore della fascia da capitano.
Una dedica? Forse a me stesso
– continua -, perchè sono riuscito finalmente a lasciarmi alle spalle alcune stagioni costellate dagli infortuni e dai problemi fisici; in questo campionato, ho disputato 26 partite su 26, una bella rivincita in questo senso.
Tutti noi ci teniamo ad esprimere un pensiero per due ragazzi del paese, scomparsi durante questo torneo; inoltre, il nostro pensiero va al padre del nostro bomber Ciaffiu».

 

Che è stato assolutamente determinante con le sue reti:
«Ma non stato sicuramente l'unico – precisa -; sarebbe inutile fare una lista, ma posso citare Muzzoni, Soro, Trudu e Spano, senza dimenticare coloro che hanno trovato meno spazio ma si sono sempre comportati con il massimo della disponibilità e della professionalità».

 

Con la promozione in tasca, difficile non pensare già al campionato di Prima.
«Ci mancano ancora quattro partite da qui alla fine, in cui cercheremo di ottenere il massimo. Ora arriva il momento per coloro che hanno giocato meno, ma sono sicuro che non ci saranno flessioni nel rendimento della squadra.
Per quanto riguarda l'anno prossimo è ancora presto, ma penso che questo gruppo si sia meritata la riconferma in blocco; ci sarà da fare un discorso a parte per i fuori quota, senza dimenticarci che quello di Prima è un campionato completamente diverso, qualche innesto servirà per forza».

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2014/2015
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Sardegna
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