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Silvio Fanni, attaccante, Monastir Kosmoto
«Col Ghilarza tre punti importanti per allontanarci dalla zona calda»

Il Monastir nel segno di Fanni: «Qui a vita, sono a casa mia. Più segno e più facciamo punti per la salvezza»

Dai un centimetro a Silvio Fanni e lui ti punirà. All'attaccante del Monastir sono bastati un paio di minuti ad inizio ripresa per decidere la partita contro il Ghilarza, due gol uno appresso all'altro che ha costretto i guilcerini a rincorrere affannosamente il risultato segnando solo nel recupero, troppo tardi per sperare in una rimonta. «Contentissimo per la doppietta - dice il bomber classe 1987 - sapevamo di incontrare una squadra in salute come il Ghilarza, da quando è arrivato mister Pani giocano un buon calcio. È andata bene, ad inizio ripresa siamo stati bravi ad andare sul doppio vantaggio e tenere il risultato per il resto della gara anche se nel finale abbiamo preso gol. Tre punti importanti perché ci allontanano un po' dalla zona calda». Se c'è da fare un appunto ai biancocelesti è il mancato cinismo. «Abbiamo avuto l'occasione per chiudere la partita, dobbiamo imparare da queste cose e segnare perché questa volta è andata bene, il Ghilarza non ha avuto il tempo per pareggiare». 

 

Il Monastir ha guadagnato un posizione di centro-classifica ma non ha trovato ancora una maggiore continuità per ambire a posizioni migliori. «In casa siamo fortissimi - osserva Fanni - siamo un'altra squadra e abbiamo un approccio diverso. Il fatto che, dopo belle vittorie in casa, non facciamo bene in trasferta è segno di una maturità che deve venire piano piano, siamo un gruppo giovane dall'età media di 22-23 anni, il mister sta lavorando bene su questi aspetti e speriamo di non incorrere in altre sconfitte». L'obiettivo? «La salvezza, prima arriva e meglio è, tutto quello che arriverà in più sarà tanto di guadagnato». In questa stagione Fanni sta confermando di essere tornato a grandi livello dopo una serie di gravi infortuni. «Dopo tre interventi al ginocchio destro bisogna essere forti e ripartire, credo si sia ormai chiuso il periodo un po' sfortunato. Fintanto che mi sentirò bene giocherò a calcio e spero di rimanere a Monastir a vita, si sta benissimo, è come fosse casa mia»

Con la doppietta al Ghilarza lo score personale dice 16 gol, sul podio della classifica dei bomber guidata da Marco Nieddu (19 reti) tallonato da Antonio Borrotzu (17). «Io vivo per segnare, il mio ruolo mi permette di arrivare spesso nella porta avversaria, non so quanti altri gol farò, vedremo a fine anno. Io faccio il bene del Monastir, più gol segno e più punti facciamo vuol dire che prima ci salviamo». Con l'amico Borrotzu una sfida a distanza. «Antonio è un bravissimo ragazzo e un ottimo calciatore, nel 2010 al Sanluri ricordo che arrivò un po' in ritardo a far gol ma poi ha fatto vedere che è un gran giocatore, spero duri a lungo in queste categorie resta uno dei migliori in Sardegna». La classifica corta non fa stare tranquillo nessuno. «A parte Ilva e Bosa, che sono un po' più staccate, ci sono troppi pochi punti che dividono la zona tranquilla da quella playout. Ho incontrato il Valledoria l'altra domenica, è una buona squadra e si toglierà presto dalla zona calda, in casa loro sarà dura far punti e ora hanno dimostrato anche di saperli fare fuori casa. Spero però che il La Palma, dove giocano diversi amici, si allontani da quelle posizioni».

 

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2016/2017
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