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«Contro il Bonorva ci aspetta una battaglia, lo Stintino ha i numeri per scappare»

Il Porto Rotondo è pronto a giocarsi tutte le sue carte, Marini: «Il secondo posto era impensabile ad inizio stagione, continuiamo su questa strada, senza assilli e con tanto divertimento»

L'ultima uscita contro il Luogosanto, fanalino di coda del torneo, era il classico impegno che non si poteva assolutamente sottovalutare, ed il Porto Rotondo ha fatto ampiamente il proprio dovere in questo senso, strappando il bottino pieno, come da pronostico.
I tre punti conquistati permettono dunque di continuare a sognare, il secondo posto in classifica lo permette peraltro abbondantemente, nonostante l'organico non sia stato allestito per puntare a traguardi così ambiziosi come la corsa per i play-off. Come si dice però in questi casi, l'appetito vien mangiando e mister Simone Marini non ha nessuna intenzione di mettere limiti alla buona sorte, anche se il tecnico è ben consapevole delle differenze tra le varie forze in campo.

«Quella di domenica si è rivelata una partita difficilissima, forse più del previsto; sapevamo comunque che non avremmo trovato un avversario rassegnato o arrendevole, anche se pagavano diverse assenze, come noi del resto. Siamo partiti piuttosto bene, trovando il vantaggio; ho avuto la sensazione che potessimo gestire la gara, ma subire il pareggio ci ha mandato un po' in confusione. Nel secondo tempo, per fortuna, siamo riusciti a rimettere le cose apposto; peccato per un finale troppo rocambolesco per i miei gusti: nonostante fossimo in superiorità numerica i nostri avversari hanno sfiorato il gol; sarebbe stata un'autentica beffa perché in precedenza c'erano state diverse occasioni, anche piuttosto limpide, per chiudere definitivamente il discorso».
Marini non si nasconde. «Vincere anche quando non si è al massimo della forma è sicuramente un buon segnale, e noi sicuramente attraversiamo un momento un po' delicato in questo senso. La verità comunque è che probabilmente stiamo facendo molto di più rispetto a quanto si poteva anche solo immaginare ad inizio stagione; quando corri a velocità così sostenute è normale incappare in qualche battuta d'arresto, ma non possiamo dimenticarci dei nostri obbiettivi: il primo, in assoluto, era raggiungere la salvezza, e ormai ci siamo quasi, anche se non possiamo sapere ancora quale è la quota precisa». Il Porto Rotondo ora può continuare sulla sua strada, a caccia di altre soddisfazioni. «Cerchiamo chiaramente di vincere ogni partita, ma è normale che ci siano dei cali, e ancora ci saranno. Non abbiamo nessun tipo di pressione o assilli; per stilare serenamente un bilancio, anche se provvisorio, occorre ricordarsi da dove siamo partiti. La classifica ci permette di essere sereni; affronteremo le gare che rimangono con questo spirito». Magari riducendo al minimo i passi falsi, come accaduto contro Fonni e Siniscola. «Due partite che paradossalmente abbiamo interpretato piuttosto bene, rimanendo però a bocca asciutta, a differenza di quanto accaduto con Cus e Luogosanto: questo è il calcio».
I motivi della discontinuità dei risultati evidenziati dal Porto Rotondo, nell'ultimo periodo soprattutto, sono molteplici. «Escludo comunque un problema di natura atletica; il nostro preparatore è molto bravo, lavoriamo come si fa nelle categorie superiori, da questo punto di vista siamo in condizioni perfette. Più che altro nelle ultime due settimane ci sono stati diversi infortuni, che hanno condizionato un intero reparto; non è un alibi, perché comunque posso contare su tanti giovani, chiunque scende in campo non fa mai rimpiangere i vari assenti, e i fatti lo confermano, ma un piccolo contraccolpo può essere normale. Aggiungiamo il fatto che ora i nostri avversari ci affrontano con una determinazione diversa: non siamo più visti come una matricola, anche se lo siamo ancora; ogni domenica è una guerra».

Facile aspettarsi un atteggiamento battagliero anche dal Bonorva, prossimo sfidante nel cammino dei bianco-celesti. «All'andata ci hanno fatto penare parecchio, sarà una partita difficilissima, aperta ad ogni risultato. La prepareremo come sempre: in questi anni abbiamo sviluppato un metodo nostro, che ci sta dando tante gioie. Terremo conto ovviamente delle caratteristiche degli avversari, ma l'approccio mentale alla gara sarà un punto fondamentale».

Il Porto Rotondo, dall'alto del suo secondo posto, vive la situazione di chi si trova nel bel mezzo di una festa senza essere stato invitato. «Sappiamo bene cosa possiamo dare, soprattutto dopo aver affrontato tutte le rivali: le nostre armi migliori sono la tenacia e la determinazione, ma non basteranno». Il presidente Ezio Setzi, dopo la vittoria del campionato dell'anno passato, ha programmato nel dettaglio il lavoro per la stagione in corso: «Lo stiamo sviluppando con grande attenzione, assieme al resto del mio staff e ovviamente ai ragazzi, che in sostanza sono i veri protagonisti; l'allenatore, a tutti i livelli, incide in percentuale ridotta. Per il resto non abbiamo pressioni di nessun tipo, ma questo non significa che quando perdiamo non ci arrabbiamo: ti assicuro che a Siniscola, nello spogliatoio, non c'era un clima allegro, anzi, ma bisogna capire che non si può sempre vincere. La squadra prosegue con grande fiducia e consapevolezza, ma non con presunzione».

Il tecnico si sta prendendo già una bella rivincita. «Dopo il 5 a 0 rimediato a Sassari nella seconda giornata qualcuno vedeva già il Porto Rotondo colare a picco; si sarà dovuto ricredere, immagino. Tra le critiche che ci venivano mosse, soprattutto durante il campionato di Prima, c'era anche quella relativa al fatto che facevamo giocare pochi giovani. Sino ad ora hanno esordito ben sei ragazzi in Prima Squadra, e altrettanti partono stabilmente dal primo minuto». Il mercato di dicembre ha rispettato in pieno la politica del club. «Tutte le squadre hanno cambiato molto, a parte noi che ci siamo limitati a far tornare alla base un ragazzo del '96. E' una scelta ben precisa, ne siamo orgogliosi». Il club ha puntato forte su una rosa senza stelle. «Crediamo molto nel valore dei nostri giocatori, mi agevolano il compito con la loro grande professionalità. Penso comunque che la tensione maggiore sia in casa di chi è partito con determinati programmi e non riuscirà a mantenerli».

Dal 12 marzo al 30 aprile il periodo decisivo, con le sfide a tutte le concorrenti alla corsa per l'Eccellenza. «Lo Stintino è quella che si presenta al rush finale con le chance maggiori, una squadra che sta facendo piuttosto bene; non escludo possa scappare in fuga e giocare un campionato a parte. Vedo bene la Dorgalese, tra le inseguitrici quella organizzata meglio. Noi ci concentreremo su una gara alla volta, come successo all'andata, sperando di poter fare le scelte migliori di volta in volta. Viviamo alla giornata, navighiamo a vista e va bene così: ci stiamo divertendo moltissimo».

In questo articolo
Squadre:
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2016/2017
Tags:
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Girone B