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Patrick Ferreira, attaccante, Valledoria
«Al La Palma non abbiamo dato scampo, ora battiamo l'Ilva»

Il Valledoria ha messo il turbo, Ferreira: «La squadra ora c'è, niente più alibi e in casa non passerà più nessuno. Siamo uniti per l'impresa-salvezza»

Il ciclone Patrick Ferreira si è abbattuto sul La Palma. Il brasiliano torna ad essere il bomber implacabile che il Valledoria ha conosciuto in questi anni e segna tre e mezzo delle cinque reti con le quali gli anglonesi hanno seppellito i cagliaritani. La squadra di Ventricini è scesa in campo col piglio giusto e decisa ad annullare il gap di tre punti contro i ragazzi di Antinori, ora raggiunti in classifica a quota 18. Per i rossoblù la salvezza diretta dista solo due punti sebbene il Tonara debba recuperare una gara. «Siamo entrati in campo con la voglia di raggiungere il La Palma in classifica - conferma Ferreira - domenica non avevamo altra scelta, o vincere o vincere. Ora che ci siamo rinforzati il La Palma è un avversario alla nostra portata, eravamo pronti e agguerriti per prenderci tre punti, siamo partiti subito forte, pressandoli alti, in questo anche il vento ci ha dato una mano. L'unica soluzione era sbloccare subito la gara, nella ripresa non gli abbiamo lasciato scampo».

 

Nonostante il vostro ottimo primo tempo la goleada è stata una sorpresa

«Già nel primo tempo potevamo fare altre due reti ma, per la bravura di Gigi Sanna e la nostra imprecisione, siamo andati all'intervallo con un solo gol di vantaggio. Il problema del La Palma è stato quello di non riuscire a fare come noi al primo tempo, subito al 1' ho segnato il 2-0 e al 9' 3-0, poi giocando palla a terra e con gli spazi non c'è stata storia, alla fine potevamo fare più di cinque gol» 

Quattro gol che diventano tre per un'autorete ma comunque tutte pesanti

«Ogni anno mi tolgono un gol, già questa è un'annata così magra... Sono reti pesanti e importanti, sinceramente non sono contento dei risultati miei personali, mi aspettavo di più da me stesso. Ho pagato l'aver saltato la preparazione per problemi di lavoro e sono consapevole che quest'anno segnerò qualcosina di meno rispetto al passato ma spero che i miei gol portino più punti per la salvezza. Meglio 10 gol in meno ma quelli segnati che diano punti e vittorie»

Nel girone di ritorno tre vittorie in quattro gare, è partita la rimonta Valledoria?

«Speriamo di sì, ci manca un punto a Calangianus, dove non meritavamo di perdere, e sarebbe stato perfetto questo inizio 2017. Siamo uniti per fare l'impresa, lo vogliamo per noi giocatori, il mister, la società e i tifosi, dobbiamo farcela. Ci siamo prefissati l'obiettivo che in casa dobbiamo vincere e basta, all'andata abbiamo fatto solo tre pareggi e non è certo il rendimento di chi si deve salvare. Abbiamo regalato già troppo, sul nostro campo non deve passare più nessuno, si è visto già dalla gara col Tonara, eravamo in dieci ma siamo andati a prenderci la vittoria con un mio gol poco prima del 90'»

Volete fare il girone di ritorno come l'anno scorso?

«Magari, ma non sarà facile, questo è un campionato equilibrato, dove vinci 5-0 in trasferta e poi in casa rischi di fare brutte figure se non stai sempre sul pezzo. Bisogna andare a 150 all'ora, se cali a 110 poi gli altri ti sorpassano. Vedremo cosa saremo capaci ma intanto ci siamo»

Grazie ai rinforzi di dicembre, uomini giusti che conoscono l'ambiente nei posti giusti

«La società ha fatto uno sforzo economico e sono arrivati giocatori come Sini, Cugusi, Seu che sanno come funziona la cosa a Valledoria, anche Serra ci sta dando una grossa mano in attacco. A noi comunque serviva crescere numericamente, eravamo troppo corti come rosa, al'andata andavano in panchina tutti Juniores, anche per il mister non era facile se stavamo perdendo 1-0 trovare alternative per ribaltare la partita. Domenica in panchina c'erano Serra, Fois, Taal»

In casa arriva l'Ilva, altro crocevia importantissimo per la risalita

«Una gara non difficile ma di più, perché siamo stati anche noi ultimi e sappiamo cosa vuol dire, saranno avvelenati per aver perso 2-0 col Castiadas probabilmente non meritatamente. L'Ilva vuole rimettersi in carreggiata ma è fondamentale per noi batterla, per staccarla ancora e per distanziare il Bosa o il La Palma o entrambe visto che giocano lo scontro diretto. Noi abbiamo una serie di squadre davanti a noi che vogliamo raggiungere e superare, il La Palma l'abbiamo preso, il Tonara e lì vicino anche se con una gara in meno, dalla Ferrini in poi sono tutte lì, sono sicuro che con un filotto di risultati ci tiriamo fuori. La società ha fatto uno sforzo importante e la squadra c'è, ora tocca a noi, non abbiamo più alibi»

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2016/2017
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