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«Gettato basi importanti per il futuro dell'Ilva»

Ilvamaddalena, Murgia punta l'attenzione sul gruppo: «Risultato figlio del grande spirito di sacrficio»

Missione compiuta per l'Ilvamaddalena che, grazie ai tre punti strappati nello scontro diretto con il Lauras, può festeggiare una salvezza meritatissima.
E' stato un campionato ricco di soddisfazioni per gli uomini allenati da mister Fabrizio Murgia, che oltre ad aver centrato il loro principale obbiettivo stagionale, hanno offerto prestazioni di livello, confermandosi puntualmente tra le più belle realtà del torneo.

 

«Tra i nostri programmi iniziali – dichiara Murgia - c'era sicuramente quello di ottenere la salvezza senza particolari apprensioni; ci siamo riusciti, con ben tre giornate d'anticipo, ma ora non vogliamo fermarci: puntiamo a chiudere la stagione il più in alto possibile».

 

Con la vittoria contro il Lauras avete ribadito tutto il vostro valore: al momento sono sette le squadre alle vostre spalle, un bel risultato senza dubbio.
«Il verdetto del campo domenica è stato questo, ma all'andata – ammette - loro sono stati superiori.
Io penso che Ilva, Aritzo, Lauras e Sorso siano tutte allo stesso livello, un gradino sotto cioè a corazzate come Castelsardo, il Ghilarza, il Ploaghe, la stessa Ozierese; tutte squadre che hanno investito molto per costruire organici importanti.
La vera sorpresa è stata l'Usinese, che con un budget limitato, più o meno simile al nostro, ha disputato un campionato d'alta classifica».

 

L'Ilva nel nuovo anno ha praticamente cambiato marcia, staccando nettamente tutte le rivali.
«La metamorfosi è evidente e sotto gli occhi di tutti: alla fine del girone d'andata avevamo raccolto appena 12 punti; a tre dal termine ne abbiamo ottenuti il doppio, ben 24».

 

I motivi sono semplici:
«Siamo cresciuti per prima cosa sul piano della condizione atletica; è stato importante poi il rientro di qualche fuori quota di talento che per motivi vari, vedi infortuni, lavoro o studio, non avevamo a disposizione».

 

Sul piano del carattere, avete dimostrato grande compattezza, soprattutto quando le cose non giravano nel verso giusto.
«Bravi a lasciarci alle spalle il momento critico di fine dicembre; i ragazzi hanno creduto nelle loro potenzialità e nel giro di due mesi sono state messe le basi per ottenere questo risultato; l'opera è stata completata a marzo e ad aprile, nel migliore dei modi».

 

Grande lavoro e professionalità: ecco la ricetta del tecnico, che svela i segreti che stanno dietro a questa piccola grande impresa.
«Vorrei sottolineare il grande spirito di sacrificio di questo gruppo: non è facile rinunciare ad alcuni aspetti della vita privata per il calcio, soprattutto quando non si è professionisti.
Ho proposto loro di intensificare gli allenamenti, passando a cinque settimanali e hanno accettato con grande entusiasmo.
Io
– continua - mi sono preoccupato soltanto di mandare i giusti input, loro sono stati bravi a rispondere in campo: il merito della salvezza è tutto dei giocatori.
Anche la dirigenza ha giocato un ruolo importante: non ci ha messo fretta, lasciandoci lavorare con la massima tranquillità; la serenità in questi casi riveste un ruolo fondamentale».

 

Se la lotta per la salvezza è ancora apertissima, lo stesso non si può dire per quanto riguarda la vittoria finale del torneo: gli uomini di Udassi sono ad un passo dal traguardo.
«Il Castelsardo è una squadra fortissima, equilibrata in tutti i reparti: nel mercato di riparazione di dicembre si sono rinforzati ulteriormente, con l'arrivo di Frau e alcuni fuori quota sassaresi molto validi hanno fatto l'ennesimo salto di qualità.
Negli ultimi mesi stanno viaggiando ad un ritmo impressionante, con grande continuità: l'unico passo falso, tra le altre cose, è stato proprio con noi».

 

Metterete lo zampino, tra le altre cose, nel testa a testa per i play-off, andando ad affrontare, all'ultima giornata, la seconda forza del campionato.
«Il Ghilarza in queste ultime settimane sta soffrendo, ma la loro coppia d'attacco è veramente di una categoria superiore.
Anche il Ploaghe può ovviamente ancora dire la sua: a dicembre hanno operato ulteriormente sul mercato, si tratta di investimenti per noi impensabili.
Giocheremo la nostra partita, senza assilli: possiamo esprimerci con disinvoltura, vogliamo ben figurare contro una squadra forte come appunto è quella allenata da mister Cuccu.
Meritano rispetto, proprio per questo dico già che l'Ilva non farà sconti: è un atto d'onore nei confronti del loro allenatore, oltre che della storia e del prestigio di questa grandissima compagine».

 

Dopo un campionato eccellente come quello che sta per concludersi, in molti si aspettano una crescita in visto della prossima stagione.
«Ci sarà sicuramente un futuro per l'Ilva, che esiste ormai da 110 anni: non so bene quali saranno le ambizioni della società, e chi farà parte del direttivo, ma il fatto di aver impiegato con continuità tantissimi ragazzi giovanissimi, con 5 esordi assoluti, è il dato più significativo e positivo in vista delle prossime stagioni.
Il vivaio, a cui tutti noi teniamo molto, è la risorsa più importante che abbiamo in questo momento, considerando che quelle economiche scarseggiano, soprattutto qui al La Maddalena».

 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
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Girone B