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La Corrasi non soffre di vertigini, Caggiari: «Contro il Buddusò giochiamo per vincere e restare in alto»
«Ci manca qualche punto, ma stiamo facendo bene»

La Corrasi non soffre di vertigini, Caggiari: «Contro il Buddusò giochiamo per vincere e restare in alto»

Dopo aver stravinto, una prova di forza inequivocabile, il campionato di Seconda Categoria, la Corrasi conferma, con il passare delle giornate, di potersi ritagliare un ruolo da protagonista anche nel torneo di Prima: il club guidato dal presidente Graziella Tuffu in estate ha lavorato in maniera attenta e precisa sul mercato, rinforzando ulteriormente la squadra, con un occhio particolare per i pochi, a dire il vero, punti deboli, consegnando nelle mani del tecnico Franco Caggiari una vera e propria fuoriserie, capace di tenere il passo delle formazioni più blasonate del torneo.
La classifica in questo senso non mente: la compagine di Oliena si gode il terzo posto, in coabitazione con il Buddusò, vittorioso per 4 a 1 nel recupero con l'Ollolai andato in scena ieri sera, a quota 21 punti, con appena due lunghezze di distacco dalla Bittese seconda, e sei di ritardo nei confronti del lanciatissimo Porto Rotondo.
Il calendario, per il prossimo turno, riserva proprio l'attesissima sfida d'alta quota con gli uomini di Libero Canu: in palio c'è l'accesso ai piani alti, con la possibilità di continuare a vivere un vero e proprio sogno ad occhi aperti.

«Per il momento siamo assolutamente soddisfatti di come stanno andando le cose – afferma Caggiari – considerando soprattutto che siamo una neopromossa. A voler essere sinceri, forse ci manca qualche punto all'appello: non vorrei essere presuntuoso, ma in occasione delle tre sconfitte si sarebbe potuto raccogliere qualcosa in più». Il campionato dei rosso-blù si è aperto con il ko di misura incassato a Nuoro contro il Santu Predu: una battuta d'arresto che brucia ancora. «L'avvio peggiore che ci potesse capitare: i derby son sempre delicati, in più per loro si trattava dell'esordio assoluto in Prima Categoria, sapevamo che avremmo trovato un avversario determinato, e all'esordio non si può pretendere di essere al 100%: in sostanza, un vero e proprio rebus. In realtà, non si è giocato molto a calcio, la tensione era tanta e ha condizionato inevitabilmente lo spettacolo». Diverso il discorso per la sconfitta rimediato contro la corazzata Porto Rotondo: «Una sfida persa al 90', ma siamo stati in grado di ribattere colpo su colpo, contro una squadra decisamente attrezzata per il salto. A Bitti invece, abbiamo fatto noi la partita, il 3 a 1 finale è esagerato per quanto fatto vedere in campo, ma gli episodi nel calcio pesano parecchio. Paradossalmente, domenica scorsa contro la Fanum non abbiamo giocato come sappiamo, eppure siamo riusciti a spuntarla». Dopo le cadute, la Corrasi è puntualmente ripartita di slancio, mostrando un carattere da prima della classe. «Anche dalle gare negative si può sempre imparare qualcosa, ma l'importante è remare tutti dalla stessa parte, senza disunirsi». Il primo traguardo è scontato: «La priorità è raggiungere la salvezza quanto prima, cercando di valorizzare qualche giovane interessante». Discorsi che stonano un po' con il terzo posto conquistato da Tendas e compagni: «Non ci nascondiamo ovviamente, siamo consapevoli di aver costruito un ottima intelaiatura; i dirigenti sono stati bravi a colmare le varie lacune in organico, ma non pensavamo comunque di riuscire a fare così bene da subito. Il gruppo sta dimostrando tutto il suo valore, e vogliamo continuare su questa strada». Sognare è lecito, anche se Caggiari preferisce tenere i piedi per terra: «L'alta quota non ci spaventa di certo, tenteremo di stare tra le prime sino alla fine, per giocarci tutte le nostre chance».

Il prossimo impegno ha il sapore dell'esame: la trasferta contro il Buddusò mette in palio una bella fetta d'autostima, oltre ai canonici tre punti. «Una partita sicuramente importante, contro una compagine di primissimo livello che può contare su due attaccanti formidabili. Cercheremo di fare il massimo e, come sempre, non ci accontenteremo di un pareggio». Sino ad ora, infatti, sono arrivate sette vittorie e tre sconfitte, frutto di 18 gol fatti e soltanto 8 subiti, per la miglior difesa, in assoluto, del torneo. «C'è sempre da lavorare e migliorare – avvisa il tecnico -, anche se le risposte date dai ragazzi sono confortanti. Eppure, non possiamo abbassare la guardia: a differenza della passata stagione, c'è sempre da soffrire, il torneo è decisamente equilibrato; anche quando affronti le formazioni di bassa classifica, difficilmente riesci a dominare l'incontro».
Chi sembra avere una marcia in più, almeno sino a questo momento, è la corazzata di Marini e soci, che sta tentando di prendere il largo nei confronti delle rivali. «Forse sono i più forti, però è ancora presto per parlare di fuga. Nel corso del campionato, ci sono alti e bassi, che arrivano quando meno te l'aspetti. Noi, la Bittese, il Buddusò e tutte le inseguitrici dovremo essere bravi a sfruttare i loro eventuali passi falsi, non penso proprio che il discorso sia chiuso dopo dieci giornate, sarebbe un peccato per lo spettacolo».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
10 Andata
11 Andata
Girone D