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La Ferrini vede l'Eccellenza, Giordano: «Si vive l'attesa per la storica promozione, questa settimana non passa mai»
Il tecnico: «Col Siliqua si giocherà con la testa»

La Ferrini vede l'Eccellenza, Giordano: «Si vive l'attesa per la storica promozione, questa settimana non passa mai»

Il traguardo è vicinissimo e mai raggiunto nella storia della Ferrini, club cagliaritano fondato nel 1948 con un settore giovanile tra i più importanti della Sardegna. Ancora un punto e l'Eccellenza sarà la grande conquista del tecnico Franco Giordano, una vita spesa nel calcio da giocatore, allenatore e pure il sabato nei campionati amatoriali. La vittoria per 4-0 a Quartu col Sant'Elena, ma soprattutto il pareggio per 1-1 a Carbonia della Kosmoto Monastir, ha portato il vantaggio dei rossoblù cerchiati a tre lunghezze quando mancano solo 90' di gioco. La sfida di domenica prossima sul campo amico di viale Marconi, contro un Siliqua già qualificato nei plyoff, sembra non possa rappresentare un ostacolo per la vittoria del campionato. Già dopo la gara contro i quartesi il sorriso dei dirigenti cagliaritani era esplicito, così come le pacche sulle spalle al tecnico e le urla dentro lo spogliatoio di Alessandro Bonu e compagni. «Bisogna essere onesti - dice mister Giordano - si vive già l'attesa per la promozione, questa settimana non passa mai visto che il desiderio di raggiungere questo risultato ci sta accompagnando da parecchie settimane. Dopo lo scontro diretto in casa del Monastir la squadra ha preso la giusta consapevolezza e da quel momento, sicuramente, ci abbiamo creduto di più».

 

Franco Giordano tecnico della Ferrini a 1 punto dall'EccellenzaLa gara contro il Sant'Elena poteva avere le sue insidie ma il 4-0 ha fugato ogni dubbio

«Massimo rispetto nei confronti del Sant'Elena ma, vista la differenza di valori che la classifica recita, eravamo noi il problema innanzitutto. Per tutto il primo tempo eravamo un po' frettolosi nell'attaccare l'avversario in possesso palla, una rarità per noi che siamo sempre cauti e attenti, la tensione che ci ha attanagliato per 45' giocava brutti scherzi ma è normale quando sei ad un passo da un risultato storico ed è comprensibile che in tutti noi ci sia stata un po' di tensione»

Sorpreso dal pareggio del Monastir a Carbonia, il vantaggio dei minerari vi ha fatto pensare anche ad una festa anticipata che, probabilmente, è rimandata di sette giorni

«Sono onesto, se avesse vinto il Carbonia sarei stato più contento, invece devo aspettare un'altra settimana ma non fa niente. Non mi ha sorpreso il risultato di parità, non tanto per il valore dei giocatori del Carbonia ma perché alla Kosmoto mancavano tre giocatori di grande valore per la loro, una squadra che seppur di vertice quando rinuncia a giocatori come Porcu, Farci e Ligas può andare incontro a dei problemi, tenendo anche conto che sul terreno di gioco dello Zoboli, fra l'altro, è molto complicato giocare un calcio di buona qualità»

Contro il Siliqua basta un punto, come affronterete la gara?

«Bisogna saper giocare con la testa, perché nessuno ha particolari interessi a tirare su i toni agonistici e a rischiare qualcosa che possa compromettere l'immediato futuro. Non sto qui a fare dei calcoli però chi vive di sport sa bene come si affrontano questo tipo di partite. Suppongo che anche loro useranno la testa, perché sta nelle cose però è sempre il campo che dà il risultato dell'impegno dei giocatori»

Manca ancora la certezza ma cosa significherebbe per la Ferrini andare in Eccellenza?

«Innanzitutto sarebbe un traguardo storico per una società che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante, strutturandosi per raggiungere certi tipi di livelli. Un club probabilmente avvantaggiato da una crisi economica che permette di annoverare tra le proprie fila giocatori che in altri tempi non avrebbero potuto far parte di squadre come la Ferrini che hanno, nel budget ridottissimo, il loro punto debole. Mettendo insieme un'organizzazione di primo livello e la possibilità di avere giocatori forti, in questo momento il salto di categoria è diventato un risultato perseguibile»

Diego Flumini, 20 gol finoraChe campionato è stato quello che ha visto dominare la Monteponi nella prima parte, poi scambiarsi il comando Ferrini e Monastir?

«Direo molto equilibrato. Credo che l'Iglesias sia stata penalizzata dall'aver perso Giacomo Sanna per molta parte del campionato e perdere un attaccante di quel livello avrebbero potuto pagarlo, cosa che si è poi verificata con l'andare delle giornate. Al contrario, il Monastir, una volta che si è reso conto della qualità di questo campionato ed avendo già un buon organico, ha inserito due giocatori di altissimo profilo come Porcu e Farci ed ha potuto marciare spedito nel tentativo di vincerlo. La Ferrini, invece, si è trovata un po' in difficoltà perché, a pochi giorni dall'inizio del campionato, è andato via Umberto Festa; strada facendo in attacco abbiamo trovato un Diego Flumini che definirlo sorprendente è troppo poco. Sarei un bugiardo se dicessi che, quando è arrivato, pensavo potesse segnare 20 gol e che ci potesse accompagnare in questa cavalcata meravigliosa. Il merito di questo rendimento è tutto suo però»

Che possibilità ha il Siliqua nei playoff?

«Se non avesse avuto i problemi con gli infortuni di due giocatori bravissimi come Atzeni e Picciau, fuori per molti mesi, credo che avrebbe vinto il campionato. In più da quando è arrivato in panchina Marco Piras la squadra ha preso una identità e una consapevolezza di grande livello. Oltre ad essersi rinforzata nel periodo di Natale con giocatori come Giandon e Bodano, negli ultimi tempi hanno anche recuperato sia Atzeni che Picciau. La squadra è di altissimo livello, mi auguro per loro, essendo un club del Sud Sardegna nel quale militano giocatori che conosco benissimo, che possano coronare il sogno di arrivare in Eccellenza»

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2014/2015
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Sardegna
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