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La Nuorese condanna l'Olbia all'ultimo assalto, il Selargius doma l'Ostia
Poker del Budoni, l'Arzachena fermata sul pari

La Nuorese condanna l'Olbia all'ultimo assalto, il Selargius doma l'Ostia

Un bilancio ancora ottimo per le 5 squadre sarde di serie D che ottengono due vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, inevitabile perché arriva dall'unico derby di giornata. La notizia positiva è che dall'inizio di stagione a questa è la prima volta che i club isolani non occupano le ultime sei posizioni il che vuol dire che se il campionato terminasse oggi ci sarebbe per tutte la salvezza diretta. C'è ancora tanto da fare ma le ultime giornate dimostrano che la Sardegna non vuole fare la parte della cenerentola del girone.

 

Roberto Cappai (Nuoresei), doppietta in casa dell'OlbiaOLBIA 1905-NUORESE 3-4

C'è di tutto nel derby del Nespoli, dalla tripletta di Daniele Molino che non basta a salvare i bianchi dalla sconfitta alla doppietta di Roberto Cappai, sempre più bomber dei verdazzurri con 7 centri, passando per l'incredibile gol su rinvio del portiere Giacomo Nurra e finendo con la punizione decisiva di Michele Fadda al 95' che consegna a mister Guglielmo Bacci il secondo 3-4 di fila coi barbaricini lanciati all'inseguimento di un posto nei playoff. L'Olbia resta a mani vuote e non trova la svolta col cambio in panchina perché mister Biagioni rimedia la seconda sconfitta di fila in casa quando il predecessore Scotto aveva ottenuto al Nespoli 3 vittorie e un pari. Certo, gli episodi sono spesso decisivi e, se nel recupero, fosse stato fischiato il calcio di rigore del possibile 4-3 a Molino non ci sarebbe stato poi il contropiede che ha portato la Nuorese a segnare il 3-4. Il concentrato di emozioni del derby ha premiato dunque il club di Michele Artedino mentre il finale di gara sarà ricordato a lungo per il continuo cambiar di risultato: a 7' dal termine Molino firma il pareggio dopo il rocambolesco 1-2 di Nurra, portiere-goleador su rinvio come fece Pettinari 9 anni prima in verdazzurro, 2' dopo ancora Cappai firma il sorpasso ma ci pensa ancora il fantasista di Ovilò all'89' ad agguantare il pari, poi le porti girevoli della vittoria vengono sbarrate ai galluresi col rigore non concesso e aperte ai barbaricini con la punizione del mancino Fadda, classe 1995 e al primo gol in serie D.

 

SELARGIUS-OSTIAMARE 1-1

Prova maiuscola della squadra di Karel Zeman che ferma sul pari la vice-capolista convinta, probabilmente, di fare un sol boccone dei biancorossi reduci dal 5-2 di Budoni. Invece, Piselli e compagni hanno acceso il gas e tenuto l'acceleratore premuto per 90' stordendo gli avversari coi ritmi alti. E non si sono arresi nemmeno quando al 17' De Nicolò ha messo dentro la palla danzante davanti a Forzati sugli sviluppi di un corner, perché Migoni al 32' - su lancio millimetrico di Mannoni - ha lasciato sul posto i difensori laziali e superato Travaglini con un morbido pallonetto destro. Nella ripresa entrambe le squadre hanno provato a vincere tenendo fede lo score che per entrambe non aveva previsto il pareggio nelle precedenti 10 giornate; invece, mentre Cardia (tiro ravvicinato su Travaglini) e Chelo (traversa) sono andati vicino al vantaggio, i viola di Chiappara hanno avuto la grande chance su calcio di rigore al 73' con Forzati che ha neutralizzato il tiro dal dischetto di Massella. Il Selargius muove la classifica e conferma che, quando gioca attenta e a ritmi elevati, può fronteggiare alla pari qualsiasi avversario, soprattutto al Virgilio Porcu.

 

BUDONI-TERRACINA 4-1

I galluresi concedono il bis e ottengono il massimo dal doppio turno casalingo togliendosi in un lampo dalla zona retrocessione prima e playout poi. La squadra di Raffaele Cerbone ha mollato gli ormeggi in attacco ed è prolifica come non mai: 5 gol al Selargius e 4 agli agropontini, cioè 9 dei 21 totali in 180'. Ma il largo punteggio non deve far pensare ad una gara facile perché i laziali sono passati in vantaggio con Sopcic al 24', poi hanno subito la rimonta biancoblù con il rigore di Fontanella (28') e la rete di Villa (57'), l'espulsione del bomber argentino al 71' ha rimesso in discussione il match con il pareggio mancato da De Angelis (palo) e Sopcic (tiro alto), il finale è stato poi del Budoni che ha sfruttato gli ampi spazi andando a segno ancora con Fontanella (87') e Zela (90'). Da quattro turni Manis e compagni non perdono ma a Genzano contro il Cynthia dovranno fare a meno di Villa e l'assenza pesa non soltanto per il valore del giocatore quanto per l'esiguità della rosa che da due turni non ha più i centrocampisti Giunta e Di Prisco. Cerbone deve pescare dal settore giovanili e in panchina già ha portato Santoro (1997) e Mannazzu (1998).

 

ARZACHENA-PALESTRINA 1-1

Gli smeraldini rinviano ancora l'appuntamento con la vittoria che ora manca da 5 turni nei quali la squadra di Mauro Giorico ha raccolto 3 punti. E dire che la sfida al Biagio Pirina coi romani - schierati in campo con 7 fuoriquota - sembrava quella ideale per cancellare con un successo gli ultimi due ko ma già nel primo tempo si è visto che i biancoverdi, con l'imprecisione di Cicino e l'abilità del portiere Di Stefano su Moro e Delrio, avrebbero faticato nell'intento, poi reso ancor più complicato ad inizio ripresa col rigore messo a segno da Bezziccheri per fallo di Ruzittu su Neccia lanciato a rete. La reazione di Rossi e compagni è stata però importante, così come la spinta data dai cambi voluti da Giorico (dentro Spano e Fideli), il pareggio è arrivato al 68' con Moro su assist di Spano che poi ha avuto la chance di firmare la vittoria con un bel tiro dalla distanza dopo i tentativi a vuoto di Dedola, Delrio e Spina. Ora, col ritorno di Manzini e Bonacquisti dopo i turni di squalifica, l'Arzachena tenterà un nuovo assalto al successo in casa dell'Anziolavinio, ultimo in classifica e reduce dall'8-0 rimediato a Viterbo.

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
11 Andata
Girone G