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«Galvanizzati dalla battaglia con il Treselighes»

Lanteri, mister Robbi avvisa l'Ardara: «In casa non possiamo sperperare punti»

Non era facile ripartire di slancio dopo un turno di riposo forzato, ma la Lanteri SS non ha deluso le aspettative, andando probabilmente ben oltre ogni pronostico: i ragazzi del tecnico Giuliano Robbi, che sta trasformando il suo giocattolo, dopo una stagione, quella dell'anno scorso, decisamente travagliata, nella sorpesa più bella di tutto il girone. I tre punti strappati domenica in casa del Treselighes, sicuramente non si trattava della classica squadra materasso ideale per riprendere il cammino dopo 90' di relativo relax, rappresentano una vera e propria impresa, ed è lo stesso tecnico a spiegarne i motivi.

«E' una vittoria che vale tantissimo, soprattutto per come è arrivata: da parte nostra c'è stato tanto impegno e tanta grinta, ma ti posso assicurare che non è stato facile.
Il loro campo è una vera e propria arena, ci hanno impedito in tutti i modi di esprimere il nostro gioco, ma nella seconda parte, ovviamente non potevano mantenere un ritmo così alto per tutto l'arco della gara, sono venuti fuori i nostri valori tecnici».

 

Fondamentale il contributo, per l'ennesima volta quest'anno, di Giua.
«E' un giocatore che onestamente in questa categoria non ci fa niente, ha davvero qualità immense. Oltre a lui, anche Sannia, un centrocampista di qualità e di quantità, rappresenta il valore aggiunto, la pedina che forse ci mancava. Sono soddisfattissimo della rosa a mia disposizione: non so quante altre squadre possono contare su un parco portieri come i nostri; Alessandro Marras e Alberto Satta sono due pezzi da novanta».
Paradossalmente, l'abbondanza rischia di trasformarsi in un problema, soprattutto quando a disposizione si ha «un organico composto da 25 ragazzi, non è facile, per alcuni di loro, me ne rendo conto, giocare pochissimo, ma per ora i risultati ci stanno dando ragione quindi dobbiamo andare avanti così».

 

Le candidate per la vittoria finale, comunque, non sono assolutamente inferiori, anzi:
«Auneddu è il gioiello del Cus Sassari, ad esempio; un giocatore che sino a due stagioni fa calcava palcoscenici ben più importanti, non è un caso se sono primi in classifica».

 

Nel match contro il Treselighes, la Lanteri ha messo in campo, oltre alle gambe, cuore e grinta, contro ostacoli imprevisti. Robbi non risparmia una frecciatina.
«L'arbitro voleva in tutti modi far pareggiare i nostri avversari; con un direttore di gara diverso probabilmente le cose sarebbero andate in maniera differente».

 

Il successo è comunque prezioso, per il morale e per la classifica:
«Stare la in alto, per noi, rappresenta un'assoluta sorpresa, considerando che siamo partiti per la salvezza, ma non nascondo che ora ci stiamo facendo un po' la bocca e siamo convinti di poterci giocare tutte le nostre carte; i ragazzi, dal canto loro, lavorano con tantissima volontà, e questo è l'aspetto che mi fa più piacere».

 

Non era facile, suppongo, affrontare un impegno così delicato dopo la sosta.
«Un pizzico di paura c'era; è sempre un'incognita interrompere la propria marcia, soprattutto quando le cose vanno bene. Possono garantirti però che abbiamo svolto un grosso lavoro, non solo atletico, ma anche sulla testa: era fondamentale affrontare la trasferta con la giusta concentrazione. La pausa ci è servita comunque per recuperare al meglio alcuni acciaccati».

 

Importanti novità sono previste anche a livello tattico.
«Stiamo lavorando per subire meno reti: siamo il miglior attacco, è vero (al pari di Thiesi e San Paolo ndr.), ma se per caso le nostre punte per una domenica incappano in una giornata sfortunata, rischiamo seriamente di tornare a casa con 0 punti. Dobbiamo curare sicuramente meglio la fase difensiva, anche se il 60% dei gol subiti sono arrivati da palla inattiva. Bisognerebbe magari evitare di concedere agli avversari qualche punizione dal limite di troppo, ma per il resto non mi posso lamentare».

 

La testa è già proiettata al match di domenica:
«Una sfida da prendere con le pinze; i numeri parlano chiaro, l'Ardara si presenta all'incontro con due sconfitte consecutive da riscattare, dovremo, a maggior ragione, fare attenzione. Verranno da noi con il coltello fra i denti per non cadere ancora; quello che chiedo ai miei, è tutto l'impegno possibile e immaginabile».

 

Vietato sbagliare, dunque.
«Con i miei ragazzi ho parlato chiaro: la nostra salvezza va costruita in casa, non possiamo permetterci di sperperare punti tra le mura amiche. Se l'avversario si dimostrerà più bravo di noi gli faremo i complimenti, ma noi puntiamo alla vittoria».

 

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna
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