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Serie D
«Grati a Francesco per questi 5 anni, è un amico»

Lanusei, il presidente Arras spiega l'addio a mister Loi: «Non sono state colmate alcune divergenze di carattere tecnico e senza entusiasmo non si raggiunge nessun obiettivo»

Cinque anni di successi, gli ultimi tre con un'impennata verticale che ha del sensazionale perché passare dalla Promozione alla serie D e confermarsi in una categoria che ha registrato la retrocessione di squadre come Astrea e Budoni, veterane della Lega Nazionale Dilettanti, non è così comune per chi da due anni è sempre una matricola del campionato in cui partecipa. Ma il Lanusei e Francesco Loi si sono lasciati nel fine settimana, dopo aver provato a rimanere insieme anche per il sesto anno di fila. C'è chi non si stupisce del divorzio dopo aver inseguito voci di addio per mesi e c'è chi pensava invece il binomio potesse proseguire. Come rivela il presidente Daniele Arras: «Volevamo sicuramente confermare la collaborazione, ogni anno abbiamo sentito le stesse cose di un possibile divorzio ma il chiacchiericcio fa parte del calcio e non ha senso dar peso alle voci esterne né ho avuto bisogno in questi anni di interposti messaggeri per comunicare con il mister e dover così leggere le sensazioni. A fine stagione ero felice quando Francesco aveva manifestato l'intenzione di restare alla guida del Lanusei ed ero abbastanza ottimista nel trovare un accordo per proseguire per la prossima stagione». Ma ciò non è stato possibile nel momento in cui si è passati ai dettagli: «Negli incontri fatti si è partiti dall'impostazione tecnica e dalle scelte da fare per la prossima stagione, ci sono state delle divergenze che non siamo riusciti a colmare e allora, di comune accordo, abbiamo deciso che saremmo andati avanti tutti seguendo ognuno i propri desideri». Cinque anni insieme nel calcio è un periodo di tempo lungo. «La statistica dice che riscontrare una collaborazione tecnica che dura così tanto tempo è un'anomalia - conferma Arras - siamo stati probabilmente sostenuti dai risultati nel prosieguo del rapporto ma anche dalla qualità delle persone, perché abbiamo semrpe condiviso il modo di lavorare di Francesco. Il rapporto andava avanti spontaneamente, l'addio poteva capitare al sesto o al settimo anno ma anche al quarto. È naturale che accade quando poi manca l'entusiasmo perché senza di quello non si raggiunge nessun obiettivo».

 

Il numero uno del club ogliastrino ha parole di enorme stima verso il tecnico e la sua persona: «Noi siamo profondamente grati del lavoro che ha fatto mister Loi. Sono stati 5 anni importanti, gli ultimi tre con un'escalation incredibile, due promozioni di fila e la salvezza in serie D. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti, non erano da ritenersi così scontati. Grazie a lui siamo cresciuti come dirigenza, Francesco perciò resta un amico e le porte di Lanusei saranno sempre aperte perché qui è casa sua. Ringraziamo anche il lavoro dello staff (il vice Antonio Carta, il preparatore atletico Alberto Piras, il fisioterapista Enzo Lai, il preparatore dei portieri Massimo Pisu, ndr), non è scontato trovare un gruppo di lavoro che si stringe verso gli obiettivi che poi raggiunge con tanta caparbietà e coerenza». Ora il Lanusei volta pagina e, a breve, ufficializzerà la nomina del nuovo tecnico: «Per noi si apre una sfida nuova - dice il presidente Arras - con tanti cambi da fare ma l'affronteremo col solito entusiasmo e ci butteremo a capofitto. L'allenatore che stiamo prendendo avrà un profilo umano importante, in grado di capire la nostra realtà che ha delle peculiarità molto importanti e specifiche. Cercheremo con lui di fare un percorso graduale che porti ad inserire un maggior numero di giovani in rosa, perché col tempo diventerà un'esigenza, in virtù di una collaborazione importante col Cagliari che vada oltre il semplice tesseramento di qualche elemento che esce dalla Primavera rossoblù». Il discorso sulla squadra sarà una logica conseguenza dopo la nomina del nuovo allenatore. «Per noi è importante partire presto nella costruzione della squadra», chiosa Daniele Arras.

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna