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«Stiamo bene, ma possiamo crescere ancora»

L'Arbus verso la sfida con il Guspini, mister Zurru contro il suo passato: «Partita dal sapore particolare, incontriamo una delle big del campionato»

Dopo la chiamata, decisamente inaspettata, arrivata ad inizio dicembre, all'indomani dell'esonero di Renato Incani, mister Luca Zurru si è tuffato con il pieno di entusiasmo e il borsone stracolmo di buoni propositi in questa nuova avventura con l'Arbus, per lui tra l'altro si tratta di un bis, considerando la bella parentesi tra il 2008 e il 2010.
La situazione non era delle più semplici, con l'ambiente visibilmente scosso dai risultati negativi, quattro sconfitte nell'arco di cinque gare, dopo una prima parte di stagione eccezionale, che aveva portato i granata ad occupare addirittura, per diversi turni, il primo posto in classifica.
In questi casi, si sa, l'unica cosa da fare è quella di rimboccarsi le maniche e lavorare sodo, per cercare di lasciarsi alle spalle tutte le difficoltà: dopo due ko consecutivi, rimediati contro Frassinetti in trasferta e Villacidrese in casa, è tornato a splendere il sereno, con ben otto punti su dodici messi in cascina grazie a prestazioni piuttosto convincenti sul piano del gioco e della personalità.
La prossima sfida casalinga contro il Guspini lanciatissimo nella sua rincorsa alle prime posizioni, rappresenta un passaggio cruciale per Zurru e soci, pronti a confrontarsi con una delle realtà più belle e competitive del torneo: in palio punti pesanti, certo, ma soprattutto tante conferme dal punto di vista del gioco e della personalità.


«Non mi aspettavo la chiamata da parte della società, se devo essere sincero; pensavo che Renato, che tra l'altro è un mio grande amico, non avrebbe avuto problemi, almeno per quest'anno. In realtà non so bene cosa sia successo, ma nel nostro sport, si sa, se i risultati non arrivano il primo a pagare è proprio l'allenatore. Il club probabilmente ha deciso di dare una scossa all'ambiente dopo una serie di sconfitte consecutive, purtroppo in questi casi non si guarda in faccia a nessuno, a me è capitato in passato a Guspini, so bene come ci si sente in questi casi».
Nel prossimo turno, Zurru incontrerà proprio i biancorossi di Sebastiano Pinna, per una sfida dal sapore tutto particolare. «Non posso certo dire che si tratta di una partita come tutte le altre; ho trascorso due anni bellissimi con loro, ritroverò tanti amici, tra giocatori e dirigenti. Per il resto, ci aspetta un impegno difficile: reputo il Guspini, anche se qualcuno continua a sostenere il contrario, una buonissima squadra; non mi nascondo: secondo me chiuderà al secondo posto, o comunque a ridosso delle prime. Nel mercato di dicembre hanno piazzato tre colpi importanti per un campionato come questo. Per quanto ci riguarda, cercheremo di fare il massimo». L'Arbus si presenta al confronto con un biglietto da visita di tutto rispetto: quattro risultati utili di fila, con due vittorie e altrettanti pareggi. «Stiamo decisamente bene, i successi interni con Girasole e Narcao rappresentano un po' la svolta, due match difficili, contro due squadre quadrate, che non ci hanno regalato proprio niente, a prescindere poi dalla loro posizione in classifica. Siamo stati bravi ad imporre il nostro gioco, con il piglio e la concentrazione giusta, aspetti fondamentali se vuoi portare a casa i tre punti. Era necessario riguadagnare fiducia nei nostri mezzi, e ci stiamo riuscendo».
Discorso diverso per le uscite in casa del Quartu 2000 e del Carloforte. «Fa parte del gioco, quattro punti persi, due giornate storte, preferisco non aggiungere altro però, per non compromettere nulla». Poi precisa. «Se avessimo vinto domenica, avremmo avuto un pizzico di autostima in più, peccato. Dispiace per come sono andate a finire le cose, ma va bene così, perchè si trattava di una delle trasferte più difficili in assoluto».


Le sconfitte rimediate nelle prime due gare sono orma acqua passata: «Quella contro la Frassinetti ci può stare, anche perchè avevo a disposizione un gruppo decisamente ridotto a livello numerico, tra infortuni e partenze. Contro la Villacidrese invece abbiamo toppato alla grande, mi assumo io tutta la responsabilità». Per ripartire, è stato fondamentale intervenire sul mercato. «La società ha deciso di regalarci cinque nuovi innesti, fondamentali per riprendere la giusta rotta; c'è voluto comunque del tempo per conoscerci, ed ora stiamo raccogliendo i frutti del gran lavoro svolto durante la sosta natalizia».
La classifica, 25 punti, fa decisamente meno paura. «Viviamo alla giornata, soprattutto perchè è un torneo anomalo: ti basta sbagliare due partite e ti trovi invischiato nella lotta per non retrocedere; se azzecchi due vittorie di fila invece stai già pensando ai play-off. Dobbiamo essere realisti: la salvezza è il primo obbiettivo, poi si vedrà. Noi dobbiamo continuare nel nostro percorso di crescita, una questione di amalgama, principalmente; i ragazzi devono prendere maggiore confidenza con gli schemi e con i nuovi compagni, considerando che la rosa è stata pesantemente modificata, ma sono fiducioso, e spero di riuscire a trasmettere il mio ottimismo a tutto l'ambiente».

 

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2015/2016
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Sardegna
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Girone A