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L'Arzachena vince e spera, pari nel derby Latte Dolce-Olbia, ko dolorosi per Selargius e Budoni
Il Porto Torres perde di misura con l'Anzio

L'Arzachena vince e spera, pari nel derby Latte Dolce-Olbia, ko dolorosi per Selargius e Budoni

Una sola vittoria - quella dell'Arzachena - tre sconfitte - quelle di Porto Torres, Selargius e Budoni - un pareggio - quello nel derby tra Latte Dolce e Olbia - è un bilancio ancora esiguo per le sei squadre sarde di serie D, specie se si considera che siamo alla 28esima giornata quando mancano appena sei turni al termine del campionato con una retrocessione sul groppone e altre 4 squadre invischiate nella lotta per evitare l'Eccellenza e gli spareggi salvezza. 

 

LATTE DOLCE-OLBIA 1905 1-1

Derby combattuto in campo e molto movimentato attorno al rettangolo di gioco, nel pre-gara quando il pullman dei tifosi galluresi è stato oggetto di una sassaiola (probabilmente da parte di supporters della Torres coi quali c'è una storica rivalità) e poi durante la partita con l'esplosione di alcune bombe carta che ha creato momenti di tensione sugli spalti mentre le squadre di Pierluigi Scotto e Oberdan Biagioni cercavano di superarsi. L'Olbia è passata in vantaggio al 7' su calcio di rigore trasformato da Pozzebon (fallo netto di Chessa) che ha avuto il pregio di inibire la voglia dei sassaresi di fare la partita (Usai sciupa una bell'occasione al 4'), che però è riafforata nella ripresa in cui l'altro atteso bomber del match, Andrea Usai, ha superato Sorrentino al 58' con un bel gol colpo di testa su angolo di Masala. I biancoblù hanno anche avuto sui piedi la palla della vittoria ma il tiro a fil di palo di Mannoni è stato deviato in angolo da Sorrentino. Il punto è giusto per chi come l'Olbia non ha approfittato dello sbandamento degli avversari dopo il gol di Pozzebon e per chi come il Latte Dolce che ha tentato la rimonta, senza riuscirci a differenza di quanto è accaduto con la Lupa Roma. L'1-1 fa perdere una posizione ai galluresi, scavalcati al 4° posto dall'inarrestabile Cynthia (5 vittorie di fila e 1° posto nel girone di ritorno) e ora con soli 4 punti di vantaggio sull'Anzio, mentre i sassaresi si vedono sorpassare da Isola Liri e Astrea e diventano il mirino delle squadre che vogliono evitare i playout proprio quando dovranno affrontare due trasferte di fila (Budoni e Isola Liri). 

 

ISOLA LIRI-BUDONI 2-0

Continua a perdere la squadra gallurese e lo fa con avversarie in lotta per la salvezza e che possono respirare togliendo però ossigeno non solo ai ragazzi di Raffaele Cerbone ma al resto della pattuglia delle squadre isolane eccezion fatta per l'Olbia. I biancoblù sono stati condannati da un blackout di 7', due reti intorno alla mezzora del primo tempo, la prima con Raffaele Poziello al 27' sugli sviluppi di un angolo (l'unico calciato dai laziali), la seconda al 35' con Caira al termine di un contropiede. La reazione nella ripresa di Pinna e compagni ha portato ad un continuo possesso palla ma poche conclusione a rete, la difficoltà nel segnare sta diventando il problema principale dei biancoblù oltre ad un morale sempre più sotto i tacchi, la sconfitta lascia il Budoni a quota 31 insieme con il Mole Marino mentre vincendo l'Astrea e lo stesso Isola Liri - che arrivava da tre ko di fila - la salvezza diretta dista 5 punti e vede coinvolta un'altra squadra sarda (Latte Dolce).

 

SELARGIUS-ASTREA 0-1

Con una gara accorta e una rete di Di Iorio al 30' i ministeriali ottengono una vittoria e ricacciano indietro il Selargius che sperava di ottenere almeno un punto nella tabella di marcia per arrivare alla salvezza diretta. Il primo tempo controvento e sotto di un gol contro la squadra di Roberto Rambaudi che è stata costruita per fare i playoff e quasi per caso nella zona a rischio, sono diventati poi gli ostacoli insormontabili per tentare di riprendere una gara avara di occasioni anche se quella di Porcu (salvataggio a un passo dalla linea di porta) avrebbe meritato miglior sorte. La squadra di Vincenzo Fadda si ferma dopo due vittorie di fila ma deve assolutamente battere il Porto Torres e poi in casa il Fondi per tentare nel rush finale di evitare gli spareggi.

 

ARZACHENA-SORA 1-0

La seconda versione di Luigi Alvardi in Costa Smeralda è senz'altro la migliore che si potesse ipotizzare. Il tecnico romano, richiamato dal club dopo le dimissioni di mister Infantino, ha riportato in casa dei verdi la vittoria, il gioco e lo spirito giusto per tentare l'impresa di evitare la retrocessione. Pur senza gli squalificati Balleello, Manzo e Sola, e con un centrocampo giovane e poco fisico composto da Loi ('94), Spina ('96) e Delrio ('90), l'Arzachena ha vinto e convinto, segnando la rete con Delrio e sfiorando il raddoppio nel finale con Milia (palo). Importante aver restituito a Fabio Rossi la fascia di capitano e l'importanza che merita al centro della difesa. Con questi tre punti gli smeraldini si portano a 1 punto dalla zona playout, ora devono dare continuità di risultati per mollare la scomodissima penultima poltrona, con l'Astrea non sarà facile ma ci vuole un'Arzachena tosta come l'ha rifatta ridiventare Alvardi in una sola settimana.

 

ANZIOLAVINIO-PORTO TORRES 1-0

Ci si aspettava la solita goleada e, invece, per i rossoblù di Gabriele Batteta arriva un'onorevole sconfitta con un passivo talmente minimo che non si vedeva dalla gara con l'Isola Liri - ma in casa - dello scorso 16 febbraio. L'1-0 di Massella, peraltro giunto dopo 9', sembrava essere la rete (la 100esima subita in campionato) che avrebbe dovuto aprire la goleada scongiurata dalle parate del sempre più positivo Caneo e dalla crescita dei giovani turritani - come Matteo Sanna (’98), Fois (’97), Costantino Sanna, Ortu e Muscau (tutti del ’96) - che stanno prendendo sempre più e misure al difficile campionato. Un risultato positivo sembra quanto mai maturo anche se domenica arriva il Selargius bisognosa come il pane di una vittoria.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
11 Ritorno
Girone G