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Latte Dolce, esame di Coppa superato anche se con riserva, Paba: «Il San Teodoro ci ha fatto soffrire, tra assenze e campo grande sono saltati gli automatismi ma è positivo aver passato il turno»
«Con l'Arzachena capiremo cosa ci aspetta in D»

Latte Dolce, esame di Coppa superato anche se con riserva, Paba: «Il San Teodoro ci ha fatto soffrire, tra assenze e campo grande sono saltati gli automatismi ma è positivo aver passato il turno»

L'impatto è stato positivo. Il Latte Dolce supera l'esame Coppa Italia battendo il San Teodoro 6-4 dopo i calci di rigore e si "regala" un'altra sfida ufficiale contro l'Arzachena, possibile protagonista del girone G. La squadra di Massimiliano Paba non ha conseguito pieni voti ma non poteva essere altrimenti visto che si trattava della prima uscita stagionale dopo le amichevoli giocate contro Calangianus e Valledoria. «L'abbiamo spuntata ai rigori - dice l'allenatore dei sassaresi - al termine di una gara equilibrata chiusa nei 90' sul 2-2. Il risultato è giusto, frutto di una nostra buona partenza caratterizzata dal vantaggio di Palmas con un diagonale dopo un bello spunto a sinistra e dall'eurogol di Spano, un ragazzo del '96 bravo e serio, che conosco bene avendolo avuto al Fertilia e che ha recuperato fisicamente dopo l'infortunio e l'inattività. Poi abbiamo subito due reti su due nostre disattenzioni, nella prima sugli sviluppi di un calcio piazzato Ibba ha colpito bene di testa in area di rigore, lì soffriamo la fisicità degli avversari specie se sei senza due battitori come Delrio e Ruggiunella seconda Raimo ha approfittato di una diagonale sbagliata sulla nostra destra e si è trovato solo a tu per tu con Garau. Il San Teodoro meritava il pareggio benché avessimo colpito una traversa su una bell'azione di Palmas prima del loro 2-2. Abbiamo giocato ma abbiamo anche sofferto parecchio, non eravamo abituati a soffrire così tanto gli avversari, in certi frangenti siamo stati messi alla frusta dal San Teodoro».

Massimiliano Paba ha vinto lo scorso campionato di EccellenzaMister Paba spiega il perché di alcune difficoltà incontrate: «Le assenze si sono fatte sentire. Ci mancavamo Ruggiu, Delrio, Panai e Santona, i primi tre sono dei titolari importanti e gli automatismi ne risentono. Ho utilizzato Daga in mezzo alla difesa, lavorando in prospettiva e preparandoci all'esordio in campionato, in questa fase ho bisogno di capire dove posso appoggiarmi con certe assenze. E poi c'è il fattore campo, non abbiamo mai fatto un allenamento al Vanni Sanna, la prima volta che ci entravamo è stata domenica, non abbiamo nemmeno avuto possibilità di fare un'amichevole. Il nostro campo è in sintetico e piccolo e ha la recinzione vicina, è una gabbia che ci permette di giocare corti e stretti. Il Vanni Sanna non si addice alle nostre caratteristiche, è in erba naturale e le dimensioni sono gigantesche, c'è pure la pista di atletica, perdi i riferimenti e per noi sembra di stare in un aeroporto. Perciò è complicato mantenere quelle distanze cui siamo abituati. Il San Teodoro stava largo e andavamo a rincorrerli perdendo le distanze, poi abbiamo avuto paura nel dare campo e ci siamo abbassati cosicché i loro centrocampisti Malesa e Steri, che hanno personalità e qualità, potevano giocare palla liberamente, muovendola anche lateralmente e costringendoci ad aprirci. In questi casi non puoi fare densità ed è difficile difenderti perché se non dai ampiezza concedi profondità, se non dai profondità permetti l'ampiezza oppure lasci spazi sulla trequarti. Bisogna occupare il campo ed essere sempre aggressivi ma non è facile farlo dopo tre settimane di preparazione e con un caldo pazzesco. Sono tutte situazioni ampiamente previste, l'importante è inquadrare le difficoltà perché siamo consapevoli che nelle gare casalinghe saremo sempre in trasferta o in campo neutro».

Domenica c'è la trasferta di Arzachena, si gioca al Biagio Pirina che è un altro campo in erba naturale e al cospetto di una squadra costruita per stare in alto. «Fare un'altra gara ufficiale va bene, è positivo. Sarà gara vera e ben venga perché così capiremo subito cosa ci aspetta in serie D nell'affrontare un avversario che ha ambizione di vertice. Sono molto più forti di noi ed è importante poterci confrontare, sarà un bel riferimento considerato che poi li ritroveremo alla terza giornata». L'esordio in campionato del 4 settembre, invece, è sul campo dell'Ostia. «Giochiamo sul sintetico e fuori casa - evidenzia Paba - e mi sta bene perché è un modo per deresponsabilizzare la squadra e togliere qualche pressione. Per quasi tutta la rosa si tratta della prima in assoluto in serie D e abbiamo bisogno di trovare quelle piccole conferme».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna