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Le nuove norme di gioco, dal calcio d'inizio all'indietro all’addio alla tripla sanzione rigore-espulsione-squalifica
Cambi sostanziali e marginali già in vigore

Le nuove norme di gioco, dal calcio d'inizio all'indietro all’addio alla tripla sanzione rigore-espulsione-squalifica

Nelle prime gare ufficiali della stagione calcistica sono state applicate le nuove norme decise dall'’Ifab (International Football Association Board) ed entrate in vigore il primo giugno scorso. L'organo internazionale ha il potere di stabilire qualsiasi modifica ed innovazione delle regole del calcio a livello internazionale e nazionale, vincolando alla loro osservanza tutte le federazioni, organizzazioni ed associazioni calcistiche, che svolgono il calcio a livello professionale e dilettantistico. In Sardegna, sabato 3 settembre alle ore 18 all’Hostel Sa Rodia di Oristano ci sarà proprio un incontro formativo tra allenatori e Arbitri dei campionati dilettanti isolani organizzato dall’Aiac Sardegna, l'associazione allenatori presieduta da Angelo Agus. L’incontro sarà un’occasione per confrontarsi proprio sugli aspetti regolamentari e tecnici in vista della nuova stagione agonistica. Alcuni cambiamenti delle norme sono marginali altri più significativi, vediamo quali.

 

Muravera-Nuorese, Nurchi batte il calcio d'inizio all'indietroIl calcio d’inizio (regola 8)

La palla può muoversi in qualsiasi direzione, prima era solo in avanti. Ciò significa che non servirà più che un giocatore riceva il pallone calciato in avanti da un compagno ma basterà un solo uomo posizionato al centro del campo per passare la palla direttamente all’indietro, questo perché il regolamento non permette di stazionare nella metà campo avversaria ed è il motivo della variazione. 

Falli e scorrettezze (regola 12)

Non si ammonisce più un calciatore che interrompe un passaggio tra avversari, che prima portava ad ammonizioni pesanti per falli marginali commessi a metà campo. Il cartellino giallo viene però esibito se il fallo di mano interrompe un’azione promettente. In ogni caso l’ammonizione scatta quando un attaccante cerca di segnare di mano (comportamento antisportivo), quando un difensore interrompe un tiro in porta oppure quando con il fallo di mano tenta di evitare la segnatura, ma non ci riesce altrimenti è espulsione (condotta gravemente sleale). 

Il buonsenso ha portato anche all'addio alla tripla sanzione: rigore, espulsione, squalifica. Se un difensore o il portiere (più spesso) prova correttamente a contendere il pallone all'avversario ma non ci riesce e commette un fallo, allora sarà punito con il calcio di rigore però non verrà automaticamente espulso bensì ammonito. Il rigore è già un fatto punitivo senza dover lasciare una squadra anche in inferiorità numerica. Se invece il calciatore non ha possibilità di arrivare a giocare il pallone e prende la gamba dell’avversario, è cartellino rosso così come verrà espulso il giocatore che trattiene, spinge o tira l’avversario per evitare una rete. Fuori area, invece, resterà inalterato il cartellino rosso in occasione di una chiara occasione da gol, in questo modo il difendente viene punito più severamente rispetto a quando impedisce con un fallo, nella propria area di rigore, una chiara occasione da rete, perché fischiando il calcio di rigore si "riassegna" una chiara occasione da rete.

Si concede il vantaggio in caso di fallo da espulsione, prima l'arbitro doveva sempre fischiare ora può decidere di far proseguire l'azione ed esibire il cartellino rosso successivamente a gioco fermo. Nel caso in cui il giocatore da espellere rientrasse in gioco per contrastare, l’azione verrebbe interrotta per procedere all'espulsione.

Nei falli a palla lontana fuori dal terreno di gioco se un giocatore tenta di rallentare o impedire il rientro dell'avversario nel terreno (come conseguenza naturale dell’azione di due uomini in corsa) con pallone in gioco sarà battuto un calcio di punizione sulla linea laterale ma se capita sulla linea di porta o nello spazio dell’area di rigore allora verrà assegnato un penalty. In pratica, nelle ipotesi descritte, si considera il fallo come se fosse avvenuto all’interno del terreno di gioco. Se un allenatore interferisce col gioco o da un calcio all’avversario è espulsione e punizione diretta. Nel caso di atti di violenza tra compagni di squadra il direttore di gara assegnerà una punizione diretta o calcio di rigore. Le manate in faccia, a meno che la forza non sia minima o trascurabile, vanno sanzionate con l’espulsione.

Il fuorigioco (regola 11)

Nella valutazione della posizione di fuorigioco la linea di metà campo è considerata in modo neutro, perciò affinché si possa parlare di una posizione punibile occorre che una parte del corpo dell’attaccante si trovi nella metà campo avversaria. Al fine della valutazione di una posizione di fuorigioco, le braccia e le mani sono considerate, sia per i giocatori che per il portiere, ininfluenti (non entrano in considerazione). Viene così confermata la pratica attuale precisandola nel regolamento.

Nel fuorigioco di rientro, se avviene nella propria metà campo e prima la punizione si batteva sulla linea mediana ora si batterà dove è avvenuta l’infrazione (il tocco del pallone), cioè il caso di un giocatore che corre incontro al pallone nella propria metà campo partendo dalla metà campo avversaria.

Un difensore che lascia il terreno di gioco senza il permesso dell’arbitro per mettere in fuorigioco un avversario, è da considerarsi, nella valutazione del fuorigioco, come se sostasse sulla linea di porta o laterale. Questo vale fintanto non vi sia un’interruzione di gioco o che la sua squadra gioca il pallone verso la metà campo e il pallone è uscito dall’area di rigore. A quel punto per l’arbitro nascerà una nuova azione che azzererà le posizioni precedenti mentre, secondo la vecchia regola, il difensore teneva tutti in gioco fino alla prima interruzione, una situazione penalizzante in caso di giocatori infortunati a bordo campo.

Il calcio di rinvio (regola 17)

I calciatori avversari devono rimanere all'esterno dell'area fino a che il pallone non entra in gioco, il portiere può perciò aspettare e chiedere il rispetto della distanza ma se non la fa si assume la responsabilità che l’avversario possa intercettare il pallone.

Diritti e doveri dell’Arbitro (regola 5)

Per le cure dopo uno scontro di gioco un giocatore non è più obbligato a lasciare il campo dopo la cura se l’avversario è stato ammonito o espulso per aver causato l’infortunio a patto che la medicazione venga fatta velocemente e non comporta la perdita di più di 25 secondi.

L'equipaggiamento dei calciatori (regola 4)

Un giocatore che perde accidentalmente una scarpa o un parastinco può continuare l'azione e il gioco non va interrotto perciò la segnatura di una rete o il fatto di giocare il pallone non costituiscono un‘infrazione. Deve però al più presto, ossia entro l’interruzione successiva, sistemare il proprio equipaggiamento, questo perché fino a quel momento è autorizzato a rimanere in campo a proseguire l'azione di gioco. Un giocatore che lascia il campo per sistemare il proprio equipaggiamento o per cambiarlo (ad esempio sostituzione di una scarpa) deve attendere, prima di rientrare in campo, obbligatoriamente attendere l’autorizzazione dell’arbitro per rientrare in campo. La stessa procedura vale se il giocatore ha lasciato il campo a causa di una ferita sanguinante.

Il numero dei giocatori (regola 3)

La competenza dell’arbitro, dal punto di vista disciplinare, nei confronti dei giocatori inizia quando l’arbitro entra sul terreno di gioco per l’ispezione pre-partita e non più dal momento che entra sul terreno di gioco per iniziare la partita. Prima dell’ingresso sul terreno di gioco per iniziare la partita, i cartellini gialli e rossi non vengono estratti. In caso di un’espulsione prima del calcio d’inizio, il giocatore espulso può essere sostituito potrà essere sostituito e la sua squadra potrà comunque iniziare la partita in undici. In tal caso occorre considerare che se l’espulsione avviene prima della consegna della lista dei giocatori: Il giocatore espulso non può essere inserito sulla lista per nessuna funzione; se l’espulsione avviene dopo la consegna della lista dei giocatori e prima dell’inizio e della partita il giocatore può essere sostituito da un giocatore di riserva annunciato; il giocatore espulso non può essere sostituito sulla lista dei giocatori. Il numero dei giocatori di riserva resta invariato.

La durata della gara (regola 7)

Sono state aggiunte ulteriori motivazioni per il recupero alla fine di ciascun tempo: cura e trasporto fuori dal campo di giocatori infortunati, interruzione per dissetarsi (cooling-break) o avere trattamenti medici permessi dal regolamento. 

In questo articolo
Argomenti:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna