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L'unico colpo è del Selargius, pari nel derby Budoni-Arzachena, l'Olbia beffata dalla capolista Ostia
Alla Nuorese manca solo il colpo del ko

L'unico colpo è del Selargius, pari nel derby Budoni-Arzachena, l'Olbia beffata dalla capolista Ostia

Una sola vittoria ed è quella del Selargius sul campo del Cynthia, una sola sconfitta ed è quella dell'Olbia che sa di beffa in casa della capolista, un pareggio nel derby tra Budoni e Arzachena e un altro della Nuorese in trasferta col Palestrina. Non entusiasma il bilancio delle 5 squadre sarde ma non è neanche male visto che solo una di loro giocava in casa, il Budoni, che resta ultimo in classifica e in buona compagnia mentre il resto delle isolane si accalcano verso il centroclassifica con l'eccezione dell'Arzachena.

 

OSTIAMARE-OLBIA 1905 3-2

A testa alta ma non ad armi pari. I galluresi escono sconfitti dal campo della capolista ma lo fanno subendo un calcio di rigore a 7' dal termine, molto dubbio, e non col massimo del potenziale a disposizione visto che tra assenti e giocatori portati in panchina per numero mancavano tre titolari importanti come il capocannoniere Oggiano, il perno della difesa Pinna e il miglior '96 in rosa Ravot, e alcune alternative altrettando valide come Masia, Alessio Delrio e Loddo. Pierluigi Scotto poi ha schierato il portiere "grande" Saraò e fatto esordire in attacco il '97 Murgia eppure i bianchi hanno tenuto testa ai primi in classifica rispondendo colpo su colpo: al vantaggio di Piro (5° gol di fila) al 28' ha risposto Steri al 38' dopo che Murgia (al 34') aveva fallito clamorosamente il gol alla prima in D. Nella ripresa, il nuovo vantaggio dei viola con Massella (raggiunto Oggiano in vetta alla classifica cannonieri con 7 gol) è stato poi rintuzzato da Molino al 23' su punizione, poi c'è stato il normale pressing dell'Ostia alla ricerca della vittoria che è arrivata con il contestatissimo calcio di rigore trasformato da Martinelli per un contatto tra Khalifa e Piro. Se è vero che la gara contro i primi della classe poteva rappresentare quella della svolta dei galluresi ma è stata quella che ha fatto capire che la squadra di Scotto non potrà sognare probabilmente più di un terzo posto visti i 10 punti di differenza dalla capolista e i 9 dalla vice Lupa Castelli, e se è vero che ha confermato una difesa non proprio ermetica (16 gol subiti in 8 gare), è altrettanto vero che il gioco dei bianchi è stato all'altezza dell'importanza del match e che 2 reti sono state segnate ad un portiere imbattuto da 4 turni. Se ad Olbia guarderanno ora meno la classifica e resteranno più ottimisti sul futuro Steri e compagni sapranno risalire come avevano fatto nelle tre gare precedenti (7 punti).

 

Peter Nnamani e Marco Moro a segno in Budoni-ArzachenaBUDONI-ARZACHENA 1-1

Cinque mesi dopo il playout che sancì la salvezza del Budoni e la retrocessione dell'Arzachena, il derby vedeva due situazioni completamente ribaltate. La squadra di Raffaele Cerbone ultima in classifica e quella di Mauro Giorico imbattuta e al quinto posto. Il pari non può che soddisfare gli smeraldini che conservano la posizione e l'imbattibilità e poi, cosa che non guasta, tornano la miglior difesa del campionato insieme alle due battistrada Ostia e Lupa Castelli. Tanti ex in campo e gara piacevole, subito movimentata dal rigore concesso ai biancoverdi al 23' ma che Moro non trasforma trovando un Manis insuperabile. L'ex giocatore del Venezia (1 presenza in B) si rifà al 32' girando a rete di testa un cross di Spano. Nella ripresa il pari porta la firma di Nnamani, non impeccabile nell'azione del rigore e del vantaggio ospite ed è la carica che dà al Budoni per cercare la vittoria. Ma i biancocelesti peccano in fase conclusiva perché manca Fontanella e Villa da troppe gare si porta addosso il peso dell'attacco, nemmeno la fortuna premia il Budoni quando nel finale una punizione a centrocampo calciata dal portiere Manis si stampa sulla traversa con quasi tutti i 22 in area smeraldina per uno degli ultimi assalti dei padroni di casa. Giunta e compagni si prendono il punto consapevoli che giocando così potranno uscirne fuori da una situazione di classifica davvero penalizzante, l'Arzachena conferma la sua solidità nella giornata in cui mancavano il capitano Bonacquisti e il vice Rossi con la fascia ben portata al braccio da Mirko Delrio. Per i ragazzi di Giorico ora un esame difficilissimo contro la capolista Ostia.

 

PALESTRINA 1919-NUORESE 1-1

Un pari esterno può sempre soddisfare specie se in casa di una pericolante reduce da una vittoria in trasferta ma quello ottenuto dai barbaricini lascia l'amaro in bocca perché ottenuto al termine di una gara in cui ha prevalso sul piano del gioco e delle occasioni. Il vantaggio di Gianni al 14' è la logica conseguenza di una partenza a razzo dei verdazzurri con le occasioni di Frongia, Pusceddu e Alessandrì, il torto dei ragazzi di Guglielmo Bacci è stato quello di non trovare il raddoppio con Cadau (sfiorato l'incrocio) e di subire al 32'  il pari, in modo sfortunato, per la scivolata di Alessandrì in un retropassaggio che ha sorpreso Frongia e favorito Bosi che ha infilato Deliperi in uscita. Dopo aver chiuso il tempo con un'altra occasione di Pusceddu, la Nuorese ha continuato nella ripresa reclamando un rigore per un fallo di mani e sfiorando il gol-vittoria con Cappai e ancora con lo scatenato Pusceddu. Per Bacci è il secondo pari di fila che sa ancora di mancata vittoria ma il tempo per tornare al successo ormai è maturo per i barbaricini che nel prossimo turno affronteranno il Cynthia ultimo in classifica e reduce da tre ko di fila. 

 

CYNTHIA 1920-SELARGIUS 0-1

Due gare senza subire gol è un evento per una squadra di Zeman e siccome sono propense a segnare i due fattori dovrebbero produrre solo vittorie così come è realmente accaduto. Così, dopo il successo casalingo col Sora, arriva quello in casa del Cynthia grazie alla rete di Michele Chelo al 30' alla prima vera occasione da gol. Poi non guasta essere accompagnati dalla fortuna in occasione della deviazione sfortunata di Patacchiola sulla traversa della propria porta e il rigore non fischiato per un fallo di mani di Usai. Nella ripresa Cardia manca il colpo del ko ma la buona stella accompagna ancora i cagliaritani in occasione del tiro di Carta che si stampa sulla traversa e nel finale all'arma bianca dei genzanesi che non trovano il gol sul tiro di Peressini finito sull'esterno della rete. Con due vittorie il Selargius è riuscito prima ad abbandonare l'ultimo posto e poi ad uscire per la prima volta in stagione fuori dalla zona playout, un fatto impensabile dopo il 2-6 nel derby contro l'Arzachena ma che testimonia come la classifica sia molto corta nella zona bassa dove albergano squadre come il Budoni che presto torneranno in acque meno agitate.

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna
8 Andata
Girone G