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Malta, Oliveira non resta al Floriana ed è sul mercato: «Giocavamo bene e siamo migliorati ma ci è sfuggita l'Europa League, dispiace non continuare il bel lavoro fatto»
Il brasiliano valuta le proposte per una panchina

Malta, Oliveira non resta al Floriana ed è sul mercato: «Giocavamo bene e siamo migliorati ma ci è sfuggita l'Europa League, dispiace non continuare il bel lavoro fatto»

Una festa dei tifosi per ringraziarlo del lavoro fatto, tanti consensi per una stagione al vertice ma il mancato accesso ai preliminari di Europa League è costata la riconferma di Luis Oliveira alla guida del Floriana. Il presidente del club maltese Riccardo Gaucci, in carica da due anni e mezzo, ha richiamato in panchina Giovanni Tedesco, reduce dalla rescissione consensuale del contratto che lo legava al Birkirkara fatta a metà stagione, dopo che l'allenatore belga-brasiliano lo aveva sostituito un anno fa quando accettò la proposta dell'ex presidente del Catania ai tempi in cui il "falco" era il capitano e infiammava i tifosi rosso-azzurri a suon di gol. Lulù è così rientrato da pochi giorni a Muravera con la famiglia dopo aver aspettato che la figlia finisse il 21 giugno l'anno scolastico a Malta. «Dispiace non poter continuare un lavoro che credo sia stato fatto bene - dice Oliveira - Il Floriana ha conquistato 10 punti in più della stagione precedente, giocando il miglior calcio della serie A maltese insieme con il Birkirkara a detta di tutti, abbiamo battuto i campioni del La Valletta nel derby dopo 9 anni, il capocannoniere della Premier League è stato il nostro Mario Fontanella con 20 reti, nella top 11 del campionato ci sono due nostri giocatori, il difensore Enrico Pepe e l'attaccante Matteo Piciollo. Tutto questo però non è bastato». E non è bastato nemmeno a trovare una panchina nella serie A maltese nonostante i tanti estimatori: «Sono stato contattato da diverse squadre, anche da una neopromossa, sono arrivato sempre al ballottaggio finale ma poi non si è concretizzato nulla ancora. Ho proposte dalla Russia, dalla Cina, si era aperto uno spiraglio per andare al Como che ha scelto Fabio Gallo. Mi hanno offerto un'altra panchina in serie C se avessi portato 30mila euro di sponsor, ma io sono un allenatore che dev'essere pagato per allenare e non portare soldi in una società. Ormai funziona così, resto sul mercato, ho voglia di allenare e insegnare calcio, vedremo».


Luis Oliveira ha allenato il Floriana nella serie A malteseRestare a Malta gli piacerebbe molto anche se sono state tante le difficoltà da affrontare: «Sono stato bene e prenderei sicuramente in considerazione l'opportunità di allenare un altro club a Malta se ci sarà l'occasione giusta, mia figlia ha imparato l'inglese e spero possa continuare a studiare lì. Il campionato è in forte crescita anche se può capitare che in uno stesso campo si giochino più gare di una stessa giornata, trovi squadre che potrebbero giocare per salvarsi nella serie B italiana o fare un campionato di vertice in Lega Pro ma anche altre di un livello simile alla serie D o Eccellenza. I difensori sono forti fisicamente ma lenti, la prima punta è alta e gioca spalle alla porta, spesso il gioco è focalizzato su di lui per poi andare sulle seconde palle, noi invece iniziavamo sempre l'azione dal portiere, il Birkirkara palleggiava benissimo perché aveva tanti brasiliani in squadra. A Malta non c'è limite di tesseramento degli stranieri ma in campo non possono scenderne più di sette». Il Floriana ha puntato su molti italiani o comunque provenienti dalla serie D nostrana come gli ex Budoni Mario Fontanella, Antonio Monticelli e Mauricio Villa, argentino come il fantasista Hernan Chiesa (ex Lupa Roma e Lupa Castelli), poi c'era l'attaccante Matteo Piciollo (ex Civitavecchia) e il difensore Enrico Pepe (ex Salernitana e Messina). Non è andata bene ai due ex Muravera Federico Usai e Simeon Ezeadi. «Stravedevano per Usai - dice Oliveira - in pre-campionato stava andando fortissimo ma si è trascinato dalla stagione precedente una pubalgia che poi l'ha bloccato. Ezeadi l'ho fatto giocare nelle prime giornate poi si è fermato per un infortunio, in squadra è entrato Monticelli nel momento in cui abbiamo fatto un filotto di vittorie e non è più uscito dall'undici base». L'ex attaccante del Cagliari è stato fondamentale per la crescita dei giocatori maltesi in rosa: «A molti di loro chiedevo quale fosse il loro obiettivo o l'ambizione. Non mi sapevano rispondere. Se giochi nella serie A maltese devi ambire alla nazionale del tuo paese, devi cercare di raggiungere in campionato uno dei posti che poi ti permette di giocare in Champions o in Europa League per confrontarti con i migliori club europei. E devi far capire loro che l'azione non finisce nel momento in cui consegni palla ad un compagno, ma devi stare in movimento, proporti, smarcarti, dare più soluzioni anche se poi non ricevi palla. Questo lavoro lo facevamo dovendo dividere il campo di allenamento con un'altra squadra, in ogni caso potevamo raccogliere ulteriori frutti per la prossima stagione». Un altro problema che ha frenato il Floriana sono stati gli arbitraggi: «La gara decisiva per centrare l'Europa League contro la vice-capolista Hibernians l'abbiamo persa giocando un'ora in dieci uomini per l'espulsione del portiere per fallo da ultimo uomo al limite dell'area quando avevamo altri due difensori in chiusura sull'attaccante avversario. Eravamo 1-1 e poi abbiamo preso due gol negli ultimi 15' di gara».

 

In questo articolo
Allenatori:
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Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna