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Mariano Ruggiero sprona la Nora Nuraminis: «Contro il La Pineta brutta prestazione, di buono c'è solo il risultato»
«Siamo stati cinici, ma in futuro servirà di più»

Mariano Ruggiero sprona la Nora Nuraminis: «Contro il La Pineta brutta prestazione, di buono c'è solo il risultato»

Domenica per la Nora Nuraminis è arrivata la terza vittoria consecutiva in sette gare, la terza vittoria dall'inizio del campionato che ha permesso alla squadra di piazzarsi al quarto posto in classifica ma soprattutto ha dato ai ragazzi allenati da mister Ruggiero la giusta dose di entusiasmo per affrontare al meglio il proseguo di un campionato dove il ruolo di assolute protagoniste spetta ad Halley Assemini e Capoterra e le altre si devono accontentare, almeno per il momento, delle briciole.

 

Mister RuggieroMister Ruggiero, io partire con la vittoria contro il La Pineta: si è trattata tutto sommato di una buona prestazione da parte della sua squadra, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva, anche se probabilmente avreste potuto chiudere prima il discorso, visto che avete sciupato un paio di contropiedi, rischiando seriamente di subire il pareggio nell'ultima azione della partita in pieno tempo di recupero.
«Rispetto alle ultime due partite, e mi riferisco ad Ussana e Santo Stefano, abbiamo fatto secondo me tre o quattro passi indietro per quanto riguarda la prestazione.
Domenica in casa la squadra non mi è piaciuta per niente: venivamo da una striscia di partite dove riuscivamo a creare tantissime situazioni da gol ma non riuscivamo a concretizzare; invece domenica siamo stati una squadra cinica, perchè abbiamo costruito poco ma siamo stati bravissimi a mettere dentro le poche occasioni che gli avversari ci hanno concesso.
Ripeto però: rispetto alle ultime partite che abbiamo fatto, abbiamo fatto tre passi indietro. Sarà stata un po' di presunzione da parte nostra, chiamala come vuoi, ma la squadra non mi è piaciuta».

 

Cosa è cambiato secondo te dall'inizio del campionato in cui avete ottenuto 4 pareggi consecutivi ad ora, in cui nel giro di una settimana avete messo in cassaforte la bellezza di nove punti?
«Io vedevo che la squadra, ad inizio campionato, giocava bene, ma ci mancava probabilmente un po' di fortuna; sbagliavamo magari l'ultimo passaggio o arrivavamo in porta ma non riuscivamo a mettere la palla dentro.
In queste ultime 3 partite abbiamo avuto invece una buona dose di fortuna, perché ci vuole anche quella, e siamo riusciti a concludere di più, arrivando più facilmente in porta e trovando con più semplicità le reti.
Io ero tranquillissimo quando si pareggiava così tanto, ero solo dispiaciuto perché vedevo l'impegno dei ragazzi: sono un gruppo straordinario, nessuno prende un euro, fanno grossi sacrifici, a volte facciamo allenamento 3 volte alla settimana e non mancano mai; ero dispiaciuto per loro sopratutto, perché meritavano la vittoria
Io sapevo che la nostra situazione in classifica sarebbe cambiata, anche se dobbiamo tenere sempre a mente che noi puntiamo alla salvezza o, al massimo, a migliorare la posizione dell'anno scorso, ma queste son cose che si potranno vedere più avanti».

 

Penso sia doveroso spendere due parole a proposito del gesto di Manuel Timpanari, che in occasione del rigore assegnato dall'arbitro in favore della sua squadra è andato dallo stesso per ammettere che il fallo non c'era.
«La prima cosa che provi è stupore, perché non si vede quasi mai una cosa del genere; magari è più facile che accada ad altissimi livelli, perché i giocatori sanno che ci sono tante telecamere e tanti giornalisti in campo e conseguentemente rischiano una brutta figura, ma a questi livelli, ti dico la verità, sono 12 anni in Sardegna, non ricordo mai un episodio del genere: certi atteggiamenti andrebbero premiati con la convocazione in nazionale, o con qualche premio, perchè per me è una cosa incredibile».

 

Mister Corona, del La Pineta, in un'intervista rilasciata ieri esprimeva il suo rammarico per il fatto che queste azioni sono purtroppo rarissime: la sportività non è un atteggiamento diffuso e si rischia di conseguenza di perdere punti preziosi senza peraltro riuscire a modificare la situazione; chi paga il conto più grande, in definitiva, è chi si comporta lealmente.
«È difficilissimo arrivare a quella normalità, sono d'accordo con il mister perchè al 99,9% in campo i ragazzi non la pensano così, Timpanari è da premiare proprio per questo.
Il suo gesto ha fatto tanto clamore soprattutto perché si è trattato di un calcio di rigore che, considerando il risultato, sarebbe potuto tranquillamente essere decisivo; ma ci sono situazioni assolutamente neutre come ad esempio un fallo a metà campo, dove il giocatore si butta e simula spudoratamente, ma tuttavia non lo ammette nonostante non sia un episodio che può compromettere la gara.
A noi è capitato a Castiadas di rendere la palla agli avversari su due falli laterali che l'arbitro aveva mal interpretato, ma si trattava di due episodi insignificanti.
E' molto difficile arrivare ad una situazione di normalità, secondo me è quasi impossibile, perché man mano che va avanti il campionato i punti cominciano a pesare di più: se ti mancano due giornate alla fine e ti regalano un rigore, è difficile trovare il giocatore che si comporta lealmente, perchè magari quell'episodio è fondamentale per la salvezza, e salvarsi comporta una serie di vantaggi anche per la società».

 

Puntiamo l'attenzione, per finire, sulla prossima sfida: un'altra partita casalinga, contro il Calcio Cep in netta crescita, proprio come voi, che nelle ultime 5 partite ha collezionato tre pareggi e due vittorie per un totale di 9 punti.
Che partita ti aspetti?
«Spero che i ragazzi riescano ad esprimersi come hanno fatto prima del match contro il La Pineta, è la cosa che mi interessa di più.
Probabilmente c'è di mezzo un po' di stanchezza, visto che molti di noi lavorano e svolgono altre attività oltre a quella di calciatori; tre partite in una settimana possono essere tante per una squadra che oltretutto ha un'età media abbastanza alta.
Se giochi bene, nella maggior parte delle volte porti a casa anche i punti; può capitarti anche il contrario, è chiaro, ma alla distanza il gioco premia sempre.
Conosco abbastanza bene gli avversari di domenica, ci prepareremo per sfruttare al massimo le loro eventuali debolezze, ma non sarà facile».

 

Che idea ti sei fatto del vostro girone?
Capoterra e Halley Assemini stanno disputando un campionato a parte: continuerà così sino alla fine o pensi che ci sia qualcuna delle inseguitrici che potrebbe inserirsi nella lotta?

«Sono stati bravi a non commettere grossi passi falsi e a mantenere una certa continuità di risultati; delle due noi per il momento abbiamo affrontato il Capoterra: se devo essere sincero, non mi ha impressionato così tanto da giustificare un distacco così importante con le inseguitrici; dell'Halley Assemini, invece, conosco gran parte dei giocatori che hanno in rosa: molti di loro hanno giocato in categorie superiori e questo è un aspetto che può fare la differenza.
Il campionato comunque è ancora lungo: penso che le formazioni in testa troveranno maggiori difficoltà quando la lotta per non retrocedere entrerà nel vivo e ogni singolo punto sarà pesantissimo, con le squadre che si daranno battaglia sino all'ultimo secondo».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
9 Andata
10 Andata
Girone A