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Monreale, Piras si gode il momento: «Stiamo maturando velocemente, ora gestiamo meglio le partite»
Ma avverte: «Non siamo ancora salvi»

Monreale, Piras si gode il momento: «Stiamo maturando velocemente, ora gestiamo meglio le partite»

Netto cambio di marcia per la Monreale che dopo una prima parte di stagione troppo avara di risultati positivi ha trovato finalmente la quadratura del cerchio e naviga spedita verso la salvezza; mister Nicola Piras si gode la seconda vittoria consecutiva e più in generale un periodo in cui sono arrivati ben 16 punti su 21 a disposizione, che valgono una posizione di tutto rispetto come il sestultimo posto in classifica, a +4 dalla zona play-out.
Importantissima in questo senso la vittoria dell'ultimo turno, che conferma tutti i progressi di una squadra che ha tutta l'intenzione di continuare nella sua stupefacente risalita.

 

«Temevo molto questa gara – ammette Piras -: giocare a Furtei non è mai facile per nessuno, perchè sono una squadra molto fisica e ostica.
Anche all'andata ci avevano creato più di un problema, ma questa volta, anche grazie al fatto che eravamo al completo, una costante di questo girone di ritorno, siamo riusciti a spuntarla noi».

 

In campo si è vista una delle migliori Monreale della stagione.
«La prestazione da parte nostra è stata ottima, il risultato finale probabilmente è stretto, considerando come ci siamo espressi in campo».

 

Sono molteplici i progressi evidenziati dalla compagine di San Gavino, come ad esempio la compattezza del gruppo e l'atteggiamento finalmente da grande squadra.
«Siamo maturati molto, riusciamo a gestire meglio le partite; una consapevolezza che è diretta conseguenza del lavoro.
Ho la fortuna di avere a disposizione un gruppo importante, 20 elementi di assoluto livello, tutti sono e si sentono titolari, parte integrante del progetto.
Chi scende in campo fa sempre la differenza, una cosa molto importante per me».

 

Il successo di domenica potrebbe rappresentare la svolta per la vostra permanenza in Seconda Categora:
«Tre punti importanti, anche e soprattutto alla luce dei risultati ottenuti da Ruinas e Isili: allunghiamo in classifica nei confronti della zona calda, ma c'è ancora tanta strada da fare.
Secondo me la quota salvezza quest'anno sarà intorno ai 35 punti; all'appello ce ne mancano ancora nove, speriamo di raggiungere presto il nostro obbiettivo perchè il campionato è ricco di insidie».

 

La partenza non è stata brillantissima, ma Piras aveva messo in preventivo che ci sarebbero potuti essere dei problemi, soprattutto nella fase iniziale.
«Ovvio incontrare delle difficoltà – conferma il tecnico -: la squadra era completamente diversa rispetto a quella che l'anno scorso si è comunque salvata nelle ultime giornate.
La società, almeno inizialmente, puntava ad un campionato di vertice, ma la prima cosa che ho detto a tutti loro quando son stato contattato è che ci sarebbe servito del tempo, perchè il mio primo obbiettivo era quello di far crescere questo gruppo e nessuno ha la bacchetta magica in questo senso.
I successi del Gonnos secondo me vanno interpretati in quest'ottica: il loro è un progetto che va avanti da diversi anni, l'anno scorso sono usciti alla distanza, nel girone di ritorno, e in questa stagione sono partiti fortissimo, raccogliendo i frutti dell'esperienza maturata in passato».

 

Facile fare un pronostico:
«Vinceranno il campionato, sono fortissimi e hanno una mentalità vincente; l'ottimo allenatore e gli altrettanto ottimi giocatori fanno tutto il resto».

 

La situazione della Monreale era leggermente diversa:
«La rosa era stata già costruita: io ho chiesto e ottenuto di inserire Pirisi, Piras e Talloru dalla San Biagio; quest'ultimo tra le altre cose ha subito un gravissimo infortuno al ginocchio alla sesta giornata, e quindi lo abbiamo perso per tutta la stagione».

 

I frutti del lavoro dell'allenatore sono sotto gli occhi di tutti
«Stiamo recuperando diversi elementi che negli anni scorsi trovavano meno spazio, un fatto che mi rende orgoglioso.
I ragazzi mi hanno seguito sin dal primo giorno di preparazione, cercando di calarsi nel progetto che ho proposto loro».

 

Un progetto importante, che in prospettiva può regalare grosse soddisfazioni.
«Ci stiamo rendendo conto di avere carte importanti da giocarci; affrontiamo a viso aperto qualsiasi avversario, cercando di portare avanti la nostra idea di calcio.
Non sempre le cose andavano bene: a volte purtroppo, vuoi anche per un pizzico di sfortuna, non riuscivamo a concretizzare l'enorme mole di gioco costruita; adesso capita il contrario, siamo finalmente più cinici sotto porta».

 

I momenti difficili quest'anno non sono mancati, ma Piras non si è mai sentito in discussione:
«Ho sempre avuto l'appoggio più totale da parte della società, anche quando la Monreale navigava in brutte acque; per un allenatore è fondamentale».

 

Nel prossimo turno è in programma il big-match salvezza contro l'Isili.
«Mi aspetto una prestazione sulla falsariga di quella offerta domenica; chiederò ai miei grande rispetto per l'avversario: il 4 a 1 rifilato all'andata non significa nulla, non dimentichiamoci che mentre noi siamo stati bravi a capitalizzare al massimo tutte le occasioni, loro sono stati costretti a giocare in 10 buona parte del match.
L'importante sarà comunque, come sempre, uscire dal campo a testa alta.
In palio ci sono sei punti, per noi potrebbe essere il trampolino di lancio decisivo».

 

Il tecnico sa che non sarà una sfida facile:
«Hanno ottime individualità, soprattutto in avanti; potranno inoltre contare sul recupero di pedine importanti come Andrea Pisano.
Credo che l'Isili verrà da noi per fare la partita; dobbiamo mantenere altissima la concentrazione».

 

Vietato sbagliare l'approccio alla partita dunque:
«Per esperienza diretta so che chi è ultimo in classifica vende sempre cara la pelle e soprattutto ha valori importanti; il nostro è un girone equilibratissimo, tra i più competitivi di tutta l'intera seconda categoria».

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
Sardegna
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