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Nel Guspini che va a Terralba c'è sempre Seba Pinna: «In Promozione non è declassante, la società è seria e c'è programmazione»
Il presidente Serpi: «Fondamentale trattenerlo»

Nel Guspini che va a Terralba c'è sempre Seba Pinna: «In Promozione non è declassante, la società è seria e c'è programmazione»

Non ama definirlo tira e molla né che si erano lasciati, Sebastiano Pinna allenerà ancora il Guspini perché «i matrimoni si fanno in due e noi volevamo sposarci un'altra volta». C'era da aggiustare qualcosa sull'accordo economico oltre che definire una fusione con la Nuova Terralba che dà slancio al progetto del club mediocampidanese rinforzando il punto più debole, cioè il settore giovanile.

Sebastiano Pinna ha salvato il Guspini ed è riconfermato L'ex mediano di Cagliari e Torres spiega com'è andata nell'ultimo mese: «In effetti non ci siamo mai lasciati ma, siccome ancora non avevo accettato la loro proposta, per essere onesto ho detto alla società di non perdere l'opportunità di cercare altri allenatori». Così è stato perché il club aveva sondato Nunzio Falco e Fabrizio Carracoi ma poi ha chiuso l'accordo con Pinna: «Rimango con piacere perché ho conosciuto persone molto serie che non vogliono procedere a tentoni ma hanno voglia di programmare». In questo senso va vista la fusione: «Dispiace lasciare Guspini dove c'è un'anomalia dettata dalla presenza di due società come la Don Bosco e la Fortitudo che lavorano molto bene col settore giovanile ma di fronte all'ipotesi di unirsi ci siamo trovati un no secco. Ormai fare solo settore giovanile è diventato un business mentre noi vogliamo lavorare coi giovani per averli in prima squadra. L'unione con la Nuova Terralba ci permette di portare avanti questo discorso, dalla scuola calcio fino alla Juniores siamo coperti con i giovani di quel territorio e gli altri che avevamo di Guspini. Un nome su tutti è Riccardo Oliva un '97 che non giocava prima che arrivassi io. Noi siamo uno step indietro, i giovani al primo anno li addestri dopo acquisiscono la mentalità».

 

Per chi ha giocato in serie A e ha iniziato ad allenare in serie D scegliere di restare a Guspini non è una soluzione di ripiego: «Sotto l'aspetto professionale Promozione o serie D è uguale, mi sento molto gratificato dal restare a Guspini. Ho fatto due mesi e mezzo eccezionali e non ne faccio una questione di categoria. La direzione del calcio in Sardegna non è molto buona, c'è chi allena gratis e porta soldi, è un sistema che funziona male. Io non vendo fumo, sono stato un anno e mezzo a spasso per quello, se tutti noi salvassimo la dignità poi gli allenatori troverebbero comunque spazio, in serie D invece si dà l'opportunità a quelli che arrivano da fuori, siamo su un'Isola e questo passa il convento. Ma io non faccio il pupazzo o ciò che vuole la società, faccio l'allenatore a costo di essere esonerato. A Guspini ho trovato un po' di serentià, non c'è nulla di declassante in questa categoria, posso garantire che in Promozione c'è un'ottima espressione di calcio, perciò tanto di cappello per la scelta di Virgilio Perra di allenare la Frassinetti, se azzeccano 4-5 chiocce rischiano di vincere il campionato». Il Guspini, invece, si sta formando: «Il mercato è abbastanza difficile, su certi ruoli cerchiamo dei profili giusti, massimo 25-26 anni per costruire qualcosa per il futuro. Nomi non ne faccio, saranno 4-5 elementi importanti per un campionato senza patemi, poi tutto ciò che verrà in più sarà ben accetto. In Promozione ci sono squadre di centroclassifica con organici molto validi, è impensabile costruire una squadra senza le chiocce. Il presidente Serpi mi ha fatto vedere il budget, su quello lavoriamo, adesso sta a noi fare gli incastri con una programmazione seria. Da noi i soldi sono pochi ma certi, quando sono arrivato a Guspini pagavano ogni 15 del mese, c'erano ancora tre scadenze e vedevo sempre i ragazzi col sorriso sulla bocca. I giocatori imparino a non guardare i soldi virtuali, l'esperienza di Porto Torres mi ha formato tanto. Chi riesce a strappare 800-1000 euro sa che diventa già uno stipendietto». Sul campionato scorso: «Sono arrivato in una situazione molto difficile, 3 punti sopra la quartultima ed eravamo dietro a Carbonia, Sant'Elena e Pula. Ai ragazzi ho detto: "Abbiamo un mese per toglierci dai guai perché il finale è sempre già scritto. Ho chiesto di fare 4 allenamenti perché solo così ci saremmo salvati. Ringrazio i ragazzi, specie quelli non confermati quest'anno, per le qualità umane e tecniche».

 

 

LA SOCIETÀ

Nell'organigramma del Guspini Nuova Terralba il presidente è Stefano Serpi, già numero uno del club mediocampidanese, mentre l'ingegnere Roberto Soru (che reggeva il club terralbese) è il vice-presidente; direttore sportivo è Ignazio Cambosu, l'ufficio di segreteria sarà formato da Marino Serpi che si occuperà della prima squadra e Juniores, Anna Frongia del settore giovanile. Sebastiano Pinna è l'allenatore della prima squadra e coordinatore tecnico a stretto contatto con Giorgio Frongia. L'allenatore della Juniores regionale sarà presto nominato mentre gli Allievi regionali vanno ad Alberto Cera, ex tecnico della Juniores del Ghilarza, dopo un anno rientra Ferruccio Ligas già preparatori dei portieri a Guspini. «Siamo non in ritardo perché impegnati fino al 2-3 luglio per portare avanti la fusione con la Nuova Terralba, club col quale già collaboravamo da due anni - dice il presidente Serpi - ora faremo tutti le categorie regionali con oltre 140 alteti del settore giovanile. Siamo orgogliosi di collaborare con un paese di grande tradizione calcistica e che ha mostrato grande entusiasmo per questa unione. Siamo riusciti a trattenere Sebastiano Pinna, figura fondamentale per portare avanti il progetto con la prima squadra e siamo soddisfatti nell'avere nei quadri tecnici anche Giorgio Frongia, figura storica del calcio Oristanese ed ex direttore tecnico della Nuova Terralba».

Della rosa dello scorso anno, sono stati confermati il difensore Alessio Demontis e la punta Alex Tomasi, quasi fatta anche per Ciccio Ennas. Nei prossimi giorni verranno annunciati i primi colpi di mercato. «Prenderemo 4-5 giocatori che dal punto di vista tecnico e di esperienza ci diano un qualcosa in più - dice il ds Ignazio Cambosu - il tutto per favorire la crescita dei giovani del '96, '97, '98 e '99 come Lotta, Oliva, Frau, Soru, Porta e Manca che si sono messi in luce in Promozione oltre a quelli dal valore tecnico elevato che hanno primeggiato nella Juniores del Guspini e della Nuova Terralba». Il diesse Cambosu parla della trattativa con Sebastiano Pinna: «È stata lunga perché aveva offerte importanti ma la sua presenza era da noi considerata la pietra miliare per far partire un progetto importante. Ai giovani devi affiancare qualcuno molto esperto, stiamo coi piedi per terra perché il progetto è a lungo termine. Con questa fusione c'è poi la grande fortuna di avere due campi gemelli, uno in erba naturale e l'altro in terra, una palestra attrezzatissima, spogliatoi con magazzino di riferimento per ogni cateogria di squadra». Proprio nell'impianto Remigio Corda di Terralba, venerdì 17 luglio alle ore 18, si terrà il primo raduno per le annate '98-'99-2000-2001-2002-2003 alla presenza dei tecnici della società e anche di Sebastiano Pinna e Giorgio Frongia.

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna