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Nuorese-Olbia, il derby con l'accento romano e un sogno playoff da cullare
Mariotti, tornato in verdazzurro, contro Biagioni

Nuorese-Olbia, il derby con l'accento romano e un sogno playoff da cullare

Derby sardo in salsa romana. Nuorese-Olbia - unico anticipo della 28esima giornata - parlerà con uno spiccato accento romano perché segna il ritorno in panchina di Marco Mariotti, richiamato dal presidente Artedino al posto del dimissionario Guglielmo Bacci, che sfiderà Oberdan Biagioni, presente non in panchina ma nelle gradinate del Frogheri a scontare la sua seconda giornata di squalifica.

 

Oberdan Biagioni (Olbia) e Marco Mariotti (Nuorese)Sarà un derby che dirà molto in chiave playoff, con i galluresi che si presentano forti di quattro punti in più e di una striscia bellissima di 5 vittorie di fila mentre i barbaricini hanno rallentato la corsa e raffreddato gli animi con la sconfitta di Genzano e il pareggio interno di domenica scorsa contro l'Isola Liri. Questi ultimi due risultati stanno facendo la differenza tra due squadre molto più forti della classifica che hanno e ancora alla ricerca della giusta dimensione. L'Olbia si è scrollata di dosso quell'aria da incompiuta, ha messo da parte insicurezze e indecisioni dando una svolta alla stagione, ritrovando un elemento importantissimo come Giuseppe Mastinu, decisivo nell'ultima vittoria contro il Palestrina con una doppietta. Così ha potuto respirare Daniele Molino, a cui era stata messa la croce addosso troppo pesante da portarsi appresso. Il capitano mancherà in questo derby, appiedato dal Giudice Sportivo per un turno così come Peana e Budroni, mancheranno le sue giocate imprevedibili e il senso del gol che lo vide mettere a segno all'andata una tripletta, inutilie per i bianchi sconfitti 3-4 al Nespoli. Una gara decisa negli ultimi trenta secondi, con il rigore non assegnato a Molino, il contropiede dei verdazzurri fermato al limite dell'area e il gol-vittoria su punizione segnato dal giovane Michele Fadda. Un derby giocato nella tormenta e ricordato anche per il gol del portiere dei barbaricini Nurra direttamente su calcio di rinvio. Biagioni - sostituito in panchina ancora una volta dal vice Pippo Serreri - potrebbe sostituire Molino con Moro e Peana con Ortega, in attacco potrà contare nuovamente su Khalì, l'altro volto nuovo di questa rinascita gallurese, e Mario Masia, ex capitano dei barbaricini che all'andata giocò gli ultimi 9' di gara.

 

La Nuorese non voleva chiudere la stagione in sonnolenza, ha salutato il gentiluomo Bacci preferendo la scarica di adrenalina che sa dare Marco Mariotti. Che, è bene ricordare, chiuse l'avventura in Barbagia cinque mesi fa non tanto perché non mostrò capacità tecniche, che invece gli sono state sempre riconosciute, quanto per quel suo modo duro di gestire i rapporti con la squadra. Il suo ritorno dovrà, gioco forza, rinascere su basi diverse e così è stato nella prima settimana di lavoro. L'ex tecnico della Berretti della Ternana ha subito i suoi grattacapi da affrontare perché deve reinventare la difesa viste le assenze degli infortunati Boi e Frongia e quella dello squalificato Bossa, probabilmente farà arretrare di qualche metro Bianchi per giocare in coppia con Bonu. Si affiderà all'esperienza di Jeda e alla vena realizzativa di Cappai, giunto a 13 gol cioè a -2 dal suo record personale di segnature in serie D. Mariotti ha la la voglia e l'entusiasmo giusto per trasformare le ultime sette giornate in sette finali e provare a portare i verdazzurri a quegli spareggi cui tiene tanto il presidente Artedino. L'unico rammarico è che non ci sarà, probabilmente, spazio per entrambe nei playoff perché, se è vero che l'Ostiamare sta rallentando e l'Aprilia sta pian piano uscendo di scena, il Fondi non arresta la sua grande ascesa. 

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
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Girone G