Olbia, si dimezza il contributo per l'ammissione in Lega Pro: da 500mila a 250mila euro. E per i ripescaggi conta avere le strutture adeguate

Per l'Olbia le notizie potrebbero essere viste buone in un senso e meno in un altro in base a quanto ha deciso il Consiglio Federale presieduto dal presidente Carlo Tavecchio. Tra gli ordini del giorno c'era quello relativo ai criteri di ripescaggio in ambito professionistico per la stagione 2016/17. E se si è deciso di mantenere invariate le tasse per gli eventuali ripescaggi in Serie A (5 milioni) e Serie B (1 milione) è stato dimezzato il contributo per l'ammissione in Lega Pro, cioè da 500mila a 250mila euro. «Mi sembra un buon risultato - ha sottolineato il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina È un atto di fiducia nei nostri confronti, dobbiamo ripagarlo». Questo fa sì che l'Olbia, nel chiedere l'ammissione alla Lega Pro, dovrebbe sborsare 250mila euro, una somma inferiore a quella chiesta lo scorso anno alle società di serie D che, di fatto, aveva tagliato l'ingresso di sei società avendo come effetto quello di creare un format a 54 anziché 60. Lo stesso Tavecchio ha spiegato che la Federazione, sulle proposte portate avanti negli ultimi mesi dal presidente Gravina, ha deciso «di mantenere inalterato il format a 60 squadre della Lega Pro. E, visto il momento delicato che sta attraversando il paese, abbiamo deciso di diminuire la tassa d'iscrizione alla Lega Pro da 500mila euro a 250mila euro». Il Consiglio ha anche abbassato il contributo da versare per le società che richiedono l'ammissione al campionato di Serie D (da 400 a 150 mila euro) ed Eccellenza (da 100 a 50mila euro).

Tornando all'ammontare del contributo a fondo perduto per chi viene ripescato in Lega Pro, la cifra inferiore da sborsare rende più appetibile e accessibile la strada per le società intenzionate a richiedere l'ammissione al campionato professionistico. A questo punto l'Olbia si scontra con una graduatoria determinata dopo la vittoria nei playoff che la vede partire dal settimo posto ma che potrebbe scalare perché le norme si fanno più stringenti: i club non potranno essere ripescati se non avranno strutture adeguate, se non saranno in regola con il pagamento degli stipendi o se avranno debiti federali. «Nel complesso l'operazione Lega Pro dovrebbe portare a un risanamento», ha detto Tavecchio durante il consiglio federale. La questione stadio per diversi club resta un problema