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Serie D
Il tecnico: «Loro in forma e il campo è piccolo»

Perra cala l'Arzachena nel clima derby: «Sarà dura battere il Sant’Elia»

Il derby per spiccare il volo. L'Arzachena non ha ancora trovato il passo giusto per stazionare in alto in classifica. Dopo gli ultimi due 0-0 in campionato, gli smeraldini restano a centroclassifica, con 13 punti, a 9 lunghezze dalla vetta occupata dalla coppia Budoni-Salerno. Domenica a Cagliari contro il fanalino di coda Progetto Sant'Elia, l'occasione per accorciare le distanze visto il contemporaneo scontro diretto al vertice. «Sarà dura per noi - chiarisce subito il tecnico dell'Arzachena Virgilio Perra - il Sant’Elia viene dalla bella vittoria contro il Sora e da sfortunate sconfitte come quelle contro Selargius e Palestrina. Aggiungiamo che giocheremo in un campo piccolo, che loro hanno un grande entusiasmo e che è sempre un derby: così si spiega il perché sarà difficile vincere». 

 

L'obiettivo è vincere perché siete reduci dal doppio 0-0 in casa col Palestrina e a Sora

«Il fatto positivo è che comunque la difesa non ha preso gol per la seconda partita di fila ed la seconda migliore del campionato dopo quella del Sora. Poi abbiamo potuto recuperare Nuvoli dopo due mesi che non vedeva il campo e c'è da considerare la forza dell'avversario. Il Palestrina ha dimostrato di essere una delle squadre più forti del girone, ha dei fuoriquota molto bravi come ad esempio il portiere Del Duchetto, un classe ’92 tra i più forti della serie D e "anziani" con un passato in serie C come Macciocca, Colantoni e Costantini. Ecco perché dico che un pareggio in casa ci può anche stare e aggiungo che se l'avessimo fatto anche nelle gare che invece abbiamo perso adesso l'Arzachena sarebbe al secondo posto»

Intanto, il Porto Torres che è dietro la coppia di testa ha appena cambiato allenatore

«Non posso dire cosa abbia determinato questo cambio in panchina, a me dispiace per Hervatin, è un collega. In casa finora hanno fatto bene, anzi benissimo avendole vinte tutte mentre in trasferta, purtroppo, hanno quasi sempre perso con punteggi sempre pesanti»

Ma c'è una Sardegna che ride, il Budoni capoclassifica che domenica è impegnato al Salerno nel big match. Una sorpresa

«Secondo me il Budoni è al comando meritatamente, ha fatto un grande avvio di stagione ed è ancora imbattuto dopo dieci giornate. Raccoglie i frutti di un lavoro ben fatto ne tempo col settore giovanile in un campionato come la serie D nel quale i fuoriquota sono fondamentali e poi c'è da dire che gli "anziani" che ha sono molto bravi, Scugugia, Pau, Capello e Palazzo hanno giocato in serie B e C»

E potrebbe fermare il super Salerno?

«Noi il Salerno l'abbiamo affrontato e in campo non credo abbia una marcia in più. Ha sì un grande pubblico, un grande stadio una grande società e, direi, anche molta fortuna... Domenica, ad esempio, ha avuto un rigore dubbio, contro di noi e il Civitavecchia gli è girata bene (entrambe le gare finite 2-1 per i campani, ndr). Alla lunga penso vincerà il campionato mentre dietro c’è bagarre e molto equilibrio»

Tornando all'Arzachena, la Coppa Italia che vi ha dato tente soddisfazioni vi ha riservato anche amarezza. Contro l’Astrea sul campo avete vinto ai rigori ma sono passati loro dopo il ricorso

«Intanto anche noi abbiamo fatto ricorso, sapremo qualcosa in settimana. Secondo l'Astrea, essendo loro in 10, dovevamo schierare anche noi 10 rigoristi anziché 11 ma è stato l’arbitro ha fare un errore tecnico essendo lui quello che dovrebbe gestire le regole del gioco che, secondo me, non conosceva bene. Ha sbagliato in molte cose, dalla valutazione dei tiri, ha richiesto l’elenco dei rigoristi solo verbalmente e non ci ha contato. Tra l'altro, dopo un po’ di indecisione, ci ha anche obbligato a far calciare il rigore anche al nostro portiere quando noi non volevamo. Non vorremmo uscire in questo modo allucinante, a questo punto sarebbe più giusto ripetere la gara»

In questo articolo
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2011/2012
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10 Andata
Girone G
Intervista