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Pier Paolo Piras lancia il San Vito: «Orrolese squadra esperta ma meritiamo la Promozione»
Nei playoff ritroverà il S.Elena: «Sarà rivincita»

Pier Paolo Piras lancia il San Vito: «Orrolese squadra esperta ma meritiamo la Promozione»

Alessandro Lonis dell'Orrolese e Pierpaolo PirasA due gare dalla Promozione. Il San Vito è pronto al rush finale per centrare uno storico traguardo. I sarrabesi faranno il triangolare playoff con Sant'Elena - che ha perso ai rigori la sfida playout a Barisardo - e l'Orrolese - che è stata ammessa direttamente avendo registrato un distacco superiore ai 6 punti della terza in classifica del girone B di Prima categoria (Gonnesa) - dopo aver battuto 5-3 il Cus Cagliari nella sfida playoff di domenica prossima. La squadra allenata da Pier Paolo Piras giocherà la prima giornata domenica (ore 16.30) sul campo dell'Orrolese. «Una squadra molto esperta - dice Piras - davanti può schierare giocatori del calibro di Marcialis, Tocco, ex Villanovatulo e Villacidro, in più c'è Lonis che fa sempre molti gol. A centrocampo ci sono Podda e Siddi, in porta hanno Asunis ex Castiadas. Insomma, affrontiamo una bella squadra, molto temibile in casa, noi siamo piccoli ma formiamo un gruppo compatto, ragazzi eccezionali che vogliono la Promozione».

 

Avevate in pugno la vittoria del campionato e poi il Gemini Pirri ha messo freccia nel finale

«Ai ragazzi ho detto che avevamo già vinto il campionato ma qualcuno ci ha messo i bastoni tra le ruote nel momento in cui avevamo gli spareggi con le dirette concorrenti»

A cosa si riferisce?

«Al fatto che ci abbiano obbligato a giocare subito di mercoledì la gara contro la Castor Tortolì che la domenica non si era disputata per lutto nella settimana in cui dovevamo affrontare il Decimo, rivale per la vittoria del campionato. Il recupero si poteva benissimo fare il sabato di Pasqua, invece nel recupero abbiamo affrontato avversari che hanno giocato alla morte che ci hanno fatto spendere tante energie che abbiamo poi pagato pareggiando a Decimo. Lì eravamo troppo stanchi, nel finale siamo scesi fisicamente e loro hanno pareggiato. Se nella gara successiva fossimo arrivati alla sfida contro il Pirri con 4 lunghezze di vantaggio anziché 2 avremmo mantenuto il vantaggio sino alla fine, invece abbiamo perso lo scontro diretto e la vetta, il Pirri è andato avanti di un punto e ha vinto»

Per voi i playoff sono una punizione?

«Certamente, anche se non eravamo superiori a nessuno e, anzi, direi che valevamo meno rispetto a Pirri, Decimo e Cus Cagliari. Alla fine, però, in tutto il campionato abbiamo perso 2 partite su 31, perché aggiungo anche la prima di playoff, e quelle due sconfitte solamente contro il Gemini Pirri»

Avete pagato i troppi pareggi

«Sì, specialmente in casa. Non era facile giocare sul nostro campo, spesso ho portato la squadra a giocare a Muravera»

La squadra avrà carattere in questo triangolare?

«Non ci sono dubbi. La carica gliel'ho trasmessa tutto l'anno e lo farò anche in queste due gare perché meritiamo di andare in Promozione. I ragazzi stanno bene fisicamente, si impegnano al massimo e mi hanno seguito tutto l'anno»

La seconda gara, a San Vito, potrebbe essere decisiva e ve la vedrete col Sant'Elena...

«Spero di prendermi la rivincita con me non si sono comportati tanto bene dopo quello che avevo fatto durante la stagione»

Il riferimento è all'esonero dell'anno scorso in Eccellenza

«Certo, loro sapevano che avevo rinunciato a proposte molto più allettanti pur di tornare nella società nella quale ho giocato per sei anni. Avevo costruito io la squadra, mi sono fatto in cento per fare gli acquisti, mettendoci la faccia nel contattare i giocatori e convincerli quando la società non avevo molto credito da spendere. Ma si sa, la ruota gira... Io resto comunque un tifoso del Sant’Elena ma ora alleno il San Vito e voglio portare questa società in Promozione»

Il futuro sarà in ogni caso San Vito?

«Penso di sì, qui si lavora bene, la società è in gamba e sto facendo una bella esperienza che vorrei continuare in Promozione»

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2011/2012
Tags:
Sardegna
Girone A
Intervista