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Caria replica: «Impossibile intervenire»

Polemiche per il rinvio di Iglesias - Atletico Elmas; Panarello: «Ci sentiamo beffati»

Non è andato giù a Giuseppe Panarello, tecnico dell'Atletico Elmas, il rinvio per impraticabilità del campo della sfida che la sua squadra avrebbe dovuto giocare domenica contro l'Iglesias.

 

Le condizioni ambientali del campo Casmez di Iglesias del giorno 19.1.2014 - ore 14.30«E' un rinvio che sa di beffa – dichiara il tecnico attraverso il suo profilo facebook – non voglio essere polemico più del dovuto, ma noi siamo arrivati al campo alle 13.30 e il campo era in parte allagato.
Non stava più piovendo, ma a parte un dirigente che camminava con gli stivali nell’acqua, cercando forse di trovare un rimedio alla situazione, gli altri erano con le mani in tasca.
Noi abbiamo fatto alcuni solchi nel terreno e abbiamo liberato quelli ostruiti, e l’acqua ha iniziato a defluire.
Il direttore di gara non ha fatto altro che rispettare il regolamento, chiedendo loro di far qualcosa per liberare il campo, ma la loro risposta è stata che non si poteva dare nulla».

 

Per l'allenatore le cose sarebbero potute andare diversamente: «Se si fossero mossi in tempo, verso le 12 e 30 \ 13.00 la gara si sarebbe giocata».

 

Panarello parte all'attacco: «Una cosa è certa: loro domenica avevano 4 squalificati e 3 infortunati e non volevano giocare contro di noi in questa situazione.
Spero che almeno trovino un altro campo per giocare la gara infrasettimanale per non farci andare un'altra volta a vuoto, magari un campo dotato di illuminazione e in terreno sintetico come quello di Siliqua».

 

 

«Il campo era per più della metà completamente allagato – replica il vice presidente dell'Iglesias, Caria -; abbiamo cercato di spiegare al signor allenatore che noi non siamo autorizzati a fare degli interventi di nessun tipo, anche potendo oltretutto ci sembravano inutili vista la situazione critica, documentata anche da alcune fotografie.
Noi abbiamo dato la nostra disponibilità al direttore di gara per giocare la partita, delegando a quest'ultimo ogni decisione in merito: l'arbitro ha dichiarato che in quelle condizioni non si poteva iniziare, a meno che non si fosse intervenuto, ma per far defluire l'acqua ci sarebbe voluto almeno un'ora, considerando poi che ci sarebbero potuti essere dei problemi con l'illuminazione.
Togliere dieci centimetri d'acqua a noi sembrava davvero difficile, se i nostri avversari avevano la soluzione avrebbero potuto agire tranquillamente, nessuno gliel'ha impedito

Noi ci siamo attenuti alle decisioni dell'arbitro, non siamo stati noi a voler sospendere la partita, non è colpa nostra.
Non capiamo da cosa nascono queste polemiche».

Sulla stessa lunghezza il presidente del club, Andrea Melis, che ribadisce: «Se loro si sentivano in condizioni di affrontare una partita con quel campo sarebbero stati davvero molto bravi, da elogiare.
Abbiamo scattato delle foto proprio per offrire una testimonianza oggettiva della situazione, ci siamo resi disponibili per fare qualche intervento, ma era impossibile risolvere il problema in maniera adeguata con i mezzi che avevamo a disposizione.
Noi avremmo voluto giocare tranquillamente la partita, in condizioni normali, sia chiaro, perchè ovviamente non ci riteniamo inferiori a nessuno, ma penso che questi atteggiamenti siano squalificanti per loro».

In questo articolo
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Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
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