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Prima Categoria
Il tecnico: «Possiamo giocarcela con chiunque»

Posada, Cubeddu non si accontenta: «Serve più cattiveria, soprattutto in trasferta»

Il Posada si tiene stretto il nono risultato utile consecutivo, il pareggio per 0 a 0 nella delicata trasferta di Macomer, e continua la sua rincorsa alle prime posizioni, sono otto le lunghezze di distacco dal Fonni secondo in classifica, con il morale altissimo e grande consapevolezza nei propri mezzi: tra gli artefici di questo cammino sorprendente quanto positivo c'è sicuramente mister Tore Cubeddu, salito in corsa sulla panchina dei bianco-celesti al posto di Franco Scanu, ad inizio novembre, bravissimo a dare nuovo entusiasmo all'ambiente e rinnovare le ambizioni del club che ora sogna, è assolutamente lecito, una seconda parte di stagione tra le grandi: per raggiungere traguardi ambiziosi però, sarà necessario fare un'ulteriore salto di qualità.

 

«Domenica potevamo dare sicuramente qualcosa di più – ammette Cubeddu analizzando l'ultima prestazione offerta dai suoi -. Abbiamo forse concesso qualche occasione di troppo ai nostri avversari, ma il risultato pieno era alla nostra portata. Cosa è mancato? Probabilmente un po' di cattiveria davanti».

 

State convivendo da diverse giornate con una discontinuità cronica che vi impedisce di spiccare definitivamente il volo: perfetti in casa, un po' meno efficaci in trasferta.
«In realtà, la nostra media punti è buona: statisticamente, se vinci i confronti interni e pareggi quelli esterni, dovresti vincere il campionato.
Il nostro caso però è leggermente diverso: abbiamo perso punti importanti, e per recuperarli devi fare gli straordinari, conquistando il bottino pieno anche lontano dalle mura amiche, e questo purtroppo è successo solo una volta in diciassette partite; è insufficiente per una squadra che ambisce alle prime posizioni».

 

Il tecnico è alla ricerca di una soluzione:
«Probabilmente è una questione psicologica, ci viene a mancare la determinazione che ci contraddistingue quando giochiamo di fronte al nostro pubblico.
Non penso si tratti di un aspetto atletico, lo escludo: fisicamente stiamo bene, lo abbiamo confermato anche contro il Macomer, tenendo ottimamente il campo nonostante non fossimo abituati a giocare sull'erba.
Fatichiamo troppo a sbloccare il risultato, soprattutto contro le squadre che badano più a difendersi piuttosto che a proporre il loro gioco».

 

Al momento occupate la quarta piazza, a nove lunghezze dalla vetta: vi sentite ancora in corsa per il salto di categoria??
«Per correttezza nei confronti della dirigenza e dei nostri tifosi, per orgoglio e dignità, lotteremo sino all'ultimo minuto senza mai arrenderci. Siamo fiduciosi: sino ad ora non abbiamo mai sfigurato contro le prime della classe, significa che possiamo giocarcela contro tutti, ma dobbiamo credere nelle nostre potenzialità, altrimenti è inutile».

 

Il Posada dell'ultimo periodo è una squadra in crescita, che ha ancora ampi margini di miglioramento.
«Per quanto riguarda la fase difensiva stiamo andando decisamente bene: abbiamo dimezzato le reti subite rispetto a quanto accadeva all'inizio del campionato, un dato che non può che farmi piacere. Possiamo inoltre vantare il miglior attacco del torneo (43 gol ndr.), ma penso che i ragazzi possano essere ancora più cinici al momento della conclusione e più lucidi nell'ultimo passaggio».

 

Il bilancio di Cubeddu, sino a questo momento, non può che essere positivo: a parte la sconfitta contro la Bittese all'esordio, per il resto sono arrivate soltanto buone notizie.
«Peccato per quel passo falso, ma la striscia di nove risultati utili ci ha permesso di smaltire al meglio la delusione. Sono decisamente soddisfatto, anche se, per carattere, non mi accontento facilmente: pretendo ancora più grinta, più fame».

 

Nelle prossime settimane siete attesi da due sfide importantissime per il proseguo della vostra stagione: si parte con la trasferta a Cabras, per arrivare alla super-sfida con la Tharros.
«L'Atletico è un'ottima squadra, guidati da un allenatore bravo ed esperto: ci aspetta una gara difficile, insidiosa; ci dovremmo presentare con il pieno di attenzione e concentrazione. Alla gara con la capolista – conclude – non ci penso ancora: per il momento posso solo dire che per noi non sarà una passeggiata, ma sono sicuro che non lo sarà nemmeno per i nostri avversari».

In questo articolo
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2014/2015
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Sardegna
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Girone D