Sant'Elia in dieci e il Budoni ne approfitta, tonfo dell'Arzachena

La Sardegna si fa bella con Selargius e Budoni e aspetta chi, come Arzachena, Porto Torres e Progetto Sant'Elia, doveva dare maggior lustro in un campionato di serie D con tante squadre partite per vincere, Salerno in testa. I granata di Vincenzo Fadda e i biancoblù di Giuseppe Bacciu, a modo loro, stanno infiammando questo avvio di stagione.

Selargius primo col duo Caboni-Sarritzu - Ci ha pensato per primo il Selargius, nell'anticipo di sabato, a stravolgere ogni pronostico mettendo sotto il Porto Torres, favorito della vigilia, che schierava il suo ultimo e fiammante acquisto Michele Fini. Diceva bene il mister dei turritani Hervatin che l'ex giocatore di Cagliari e Siena non poteva risolvere da solo i problemi della squadra ma non pensava certo che, al Virgilio Porcu, i problemi aumentassero con l'arrivo del 37enne di Sorso. Il 5-1 dei campidanesi ha evidenziato pecche sulle fasce e in difesa dove c'è stata una collezione di errori da far venire i brividi. E dire che, nonostante il primo tempo chiuso sotto 3-0, i rossoblù avevano tentato una rimonta col gol di Borrotzu e con la rete annullata a Fini ma poi altre due incertezze in fase difensiva hanno fatto ripiombare Demartis e compagni nel buio totale. Sogna il Selargius, quello costruito dal diesse Angelo Farci, con il budget più basso di tutta la serie D, con una serie di scommesse (vedi Arrus, Caboni, Antonio e Nicola Lai) che paiono già vinte in partenza specie se hai due attaccanti come Sarritzu ('92) e Caboni ('87) capaci di mettere a segno già sei gol in due partite equamente distribuiti. Mister Vincenzo Fadda, anche lui rientra tra le scommesse, ha già dato alla squadra un'identità, un gioco veloce e armonioso ma sa che arriveranno tempi magri e perciò incamera tutto quanto arriva in questo scoppiettante avvio. Intanto si presenterà a Salerno guardando gli avversari dall'alto. E chi se lo sarebbe immaginato appena due settimane fa?

Sant'Elia in dieci, il Budoni ne approfitta - Resta inchiodato a zero punti la matricola Sant'Elia che si complica la vita quando resta in dieci uomini dopo appena 14' di gioco. E dire che le premesse erano ben altre coi cagliaritani già avanti all'11' con il rigore trasformato da Dessì per fallo di NNamani su Crodeddu. La reazione del Budoni è stata immediata, Meloni costringe al fallo da rigore Sedda, poi espulso, ma Pau manda a lato il penalty. I galluresi trovano il pari in chiusura di primo tempo (43') con il giovane Meloni (diagonale su verticalizzazione di Gavioli) e poi fanno il sorpasso nella ripresa (17') con Lepore dopo che il Sant'Elia aveva visto non concedere il gol sul colpo di testa di Atomei respinto forse oltre la linea di porta da Capello. Delusione in casa cagliaritana e tanta felicità tra le fila del Budoni che bissa così il successo di Coppa Italia.

L'ex Hasa manda al tappeto l'Arzachena - Tutto ci si aspettava tranne che vedere l'Arzachena sconfitta all'esordio casalingo. Il Boville espugna il Biagio Pirina con l'uomo che più di tutti conosceva lo stadio smeraldino: Axhi Hasa, l'ex di turno che ha deciso il match in avvio di ripresa. Virgilio Perra ha anche schierato dal 1' Alessandro Steri, ex Villacidrese, acquistato a metà settimana anche per il perdurare degli infortuni di Emiliano Melis e Angheleddu ai quali si è aggiunto quello di Nuvoli dopo 25' di gioco. I padroni di casa hanno deluso specie nel primo tempo e hanno reagito con orgoglio solo dopo essere passati in svantaggio. Il solito Mastinu suona la carica entrando al posto di Figos e mette sulla testa di Boancquisti e Porcu le palle del possibile pareggio. Troppo poco per una squadra costruita per i playoff e che sta faticando un po' troppo dopo una buonissima Coppa Italia.