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«Troppi infortuni, ma i ragazzi rispondono bene»

Settimana rovente per l'Usinese, Salaris: «Vogliamo andare avanti in Coppa, da giovedì testa all'Ozierese»

Settimana importantissima e densa di impegni per l'Usinese, che dopo essere tornata alla vittoria in campionato nella sfida interna contro lo Stintino, il successo mancava ormai da tre turni, può concentrarsi sull'impegno di Coppa Italia in programma nel pomeriggio, in casa dell'ostico Bosa, terzo in classifica nel girone A, protagonista di un avvio assolutamente strabiliante.
Si tratta di un esame importante per i ragazzi terribili di mister Giuseppe Salaris, che ha a disposizione una delle rose in assoluto più giovani dell'intero torneo, attesi poi domenica dal big-match d'alta quota con una delle rivelazioni della stagione, l'Ozierese di Cantara, al secondo posto in coabitazione proprio con i rosso-blu e con il Lauras. Il tecnico fa il punto della situazione a poche ore dal match valido per l'andata dei quarti.

«Ci teniamo davvero tanto ad andare avanti in Coppa, ma sappiamo che non sarà facile, le insidie sono molteplici. Sarà un piacere trovare di nuovo Salvatore Carboni, con cui ho avuto modo di lavorare ai tempi del Pescara, quando ero collaboratore di Cuccureddu, e poi al Grosseto. Lo conosco molto bene, sta mettendo a disposizione del Bosa tutta la sua grande esperienza, ricoprendo il doppio ruolo, non facile, di allenatore e giocatore; una compagine decisamente organizzata, son curioso di vedere come se la caveranno i miei ragazzi».
Salaris da questo punto di vista ha ricevuto già ottime indicazioni: può contare su un gruppo giovane, ma comunque sia decisamente affidabile. «Il più delle volte sono riusciti a dare il massimo, purtroppo manca l'esperienza necessaria per potersi esprimere con continuità ad alti livelli, ma non posso lamentarmi, sono assolutamente soddisfatto per come stanno andando le cose; l'età media è tra le più basse dell'intero girone, schieriamo puntualmente tantissimi classe '97 e '98, anche in ruoli delicati come quello del portiere, con un ragazzo di Usini che si sta ritagliando uno spazio importante». La ricetta è semplice: «Affrontiamo ogni gara con il massimo della determinazione, cercando di riproporre quanto proviamo in allenamento. Dal punto di vista fisico stiamo piuttosto bene, anche grazie al lavoro dei miei collaboratori e del preparatore atletico. Riusciamo a monitorare nel dettaglio la situazione, un aspetto che aiuta e può fare la differenza».

 

Per l'Usinese oggi inizia una settimana fitta di impegni, con l'apice rappresentato dalla sfida interna all'Ozierese in programma domenica che potrebbe schiudere definitivamente le porte dei quartieri alti. «Ci penseremo soltanto da giovedì mattina, ma sono fiducioso: è un campionato equilibrato, ce la possiamo giocare con tutti perchè non c'è una squadra di fenomeni che spicca su tutte le altre. Preoccupato per i tanti confronti condensati in così poche ore? Sono ventenni, non trentacinquenni, penso proprio che non avranno problemi a scendere tre volte in campo nell'arco di sette giorni».
Il 2 a 1 rifilato allo Stintino nell'ultima uscita è un ottimo biglietto da visita. «Le vittorie aiutano a crescere, soprattutto quando hai a che fare con degli elementi piuttosto giovani. Sta maturando la consapevolezza nei nostri mezzi, anche se possiamo fare molto di più; ci manca qualche punto, a dirla tutta». Il rammarico più grande, in questo senso, è legato allo 0 a 0 di Luras. «Un vero peccato, soprattutto perchè abbiamo avuto almeno cinque palle gol nitide, ma non siamo riusciti a concretizzarle». In nove gare, soltanto una sconfitta, sul campo dell'Alghero: «Un passo falso che brucia ancora, dopo un primo tempo letteralmente dominato. E' stata fatale la presunzione, pensavamo che la partita fosse facile, e invece siamo stati puniti in contropiede». Con il Porto Torres invece, l'Usinese ha mostrato di avere gli attributi morali da grande squadra, in una partita decisamente rocambolesca. «La prima frazione ci ha visti costantemente con il pallino del gioco in mano, ma nel calcio se giochi bene e non segni è tutto inutile. Anche in quell'occasione, l'avversario ci ha colpito con due ripartenze, tuttavia non ci siamo scomposti: i ragazzi sono stati bravi a crederci sino alla fine, raddrizzando un risultato che sembrava ormai definitivamente compromesso».

La classifica parla chiaro: i sedici punti, frutto di quattro vittorie e altrettanti pareggi valgono per un sorprendente, quanto meritato secondo posto, ma Salaris preferisce volare basso: «Ci preoccupiamo di chi sta dietro, e non di chi ci precede. Il nostro obbiettivo è quello di continuare a far crescere questa rosa, fa piacere comunque stare tra le grandi. Vincere non mi fa paura, sia chiaro, ma i giochi si decideranno tra febbraio e marzo. Per quanto mi riguarda, devo stare attento a non sovraccaricare di responsabilità l'ambiente, già messo a dura prova dai tanti infortuni». La lista, in effetti, è lunghissima: «Ho perso Ninniri, tra i migliori giovani in assoluto, per la rottura del crociato; stesso discorso per Rubattu, Salaris, Sini, Sias, tutti alle prese con problemi piuttosto seri. Fortunatamente, ho a disposizione una rosa ampia, e stiamo riuscendo a sopperire piuttosto bene alle assenze». Tra due settimane si aprirà il mercato di riparazione invernale, una vera e propria manna dal cielo. «Spero che la società riesca a prendere almeno due giocatori, perchè a centrocampo la coperta è cortissima: dei grandi mi è rimasto soltanto Tedde, alla lunga potremmo incontrare qualche problema che preferirei evitare».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
9 Andata
10 Andata
Girone B