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Prima Categoria
Sfida al Perdas: «Vietato abbassare la guardia»

Seulo, Macellari applaude i suoi: «Contro l'Ovodda vittoria meritatissima, stiamo vivendo un periodo straordinario»

Tra gli artefici del buon momento attraversato dal Seulo, c'è sicuramente mister Fabio Macellari, che ha messo a disposizione di un gruppo già ottimo e vincente, la cavalcata dello scorso anno conclusa con una straordinaria promozione diretta in Prima è una delle testimonianze più nette in questo senso, tutto il suo carisma e la sua esperienza. Una scelta, quella dell'allenatore, fortemente voluta dal presidente Luca Congiu e dal DS Stefano Murgia, che sperano così di regalare al piccolo centro barbaricino un altro finale di stagione entusiasmante.
Le premesse sembrano davvero esserci tutte, così come le conferme: domenica scorsa infatti è arrivata la sesta vittoria di fila da quando il neo tecnico è in panchina, subentrato in corsa ad inizio dicembre dopo il divorzio con mister Pillai, nel confronto d'altissima quota contro l'Ovodda, decisa da una rete del solito Trogu, che vale per il primo posto, in solitaria, con un margine di due lunghezze di vantaggio nei confronti proprio di Noli e soci. La prossima sfida, il testa-coda con il Perdasdefogu appaiato all'ultimo gradino della classifica, è un impegno da non sottovalutare, per evitare bruttissime sorprese.

«Aspettavamo con grande entusiasmo, da diverse settimane, la sfida contro l'Ovodda – dichiara Macellari – soprattutto perchè nell'ultimo periodo eravamo riusciti a rosicchiare diversi punti pesantissimi; il sorpasso quindi era alla nostra portata. Ci siamo arrivati bene, in discreta forma, nonostante le assenze importanti di 'Riccio' Milia e di Stefano Murgia, due pedine fondamentali per noi; i ragazzi però si sono allenati al massimo, e chi è sceso in campo ha svolto ampiamente il suo dovere». Gli uomini di Vacca hanno venduto a caro prezzo la pelle, nonostante l'inferiorità numerica. «L'espulsione è arrivata per un fallo subito da Trogu – spiega -, un'azione che proviamo spesso, tutt'altro che casuale quindi. I nostri avversari hanno mostrato comunque tutto il loro valore: se erano primi in classifica, un motivo c'è. In realtà abbiamo vinto meritatamente, il risultato è giusto: in questo periodo stiamo offrendo un buon gioco, i punti sono una diretta conseguenza». Con un organico di primissimo livello come quello del Seulo, diventa tutto più semplice. «Ho accettato la proposta del Direttore Sportivo Stefano Murgia proprio per questo motivo: la rosa è ottima, per mettere in piedi questi numeri d'altronde non può che essere così».


Il tecnico ha diversi motivi per essere ottimista in vista del futuro prossimo: «I ragazzi si stanno mettendo a disposizione con grande professionalità, un aspetto non scontato in queste categorie. Per vincere non bastano i nomi, bisogna dare il cento per cento in ogni occasione, e il messaggio è stato recepito in maniera perfetta. Sinceramente, non mi aspettavo tutta questa attenzione nei miei confronti: ci confrontiamo spesso, in maniera assolutamente positiva; è bello sentire addosso l'affetto e soprattutto la fiducia dell'ambiente».
Una sfida affascinante e ricca di soddisfazioni anche a livello personale. «Da qualche anno sto allenando in queste categorie; abito in Sardegna assieme a mio figlio, e quando mi è capitata questa possibilità non ci ho pensato due volte; la squadra al mio arrivo era terza in classifica, c'erano dunque tutti i presupposti per una stagione importante».


Il Seulo al momento ha un margine di due lunghezze nei confronti della diretta inseguitrice, ma le insidie sono ancora tantissime. «Non possiamo mollare proprio ora, anzi, sarà necessario, se possibile, crescere ancora. Cercheremo di aggiungere qualche altro elemento tattico, ma poco per volta: serve pazienza per prendere confidenza con determinati automatismi, soprattutto quando non puoi allenati ogni giorno. Il problema più grande però, sarà mantenere la concentrazione al top: alle spalle ci sono squadre temibili come Ovodda e Barisardo che hanno le nostre stesse possibilità di chiudere al primo posto, ma diciamo che ora il campionato dipende soltanto da noi».
La prossima sfida contro il fanalino di coda Perdasdefoguè il classico impegno in cui si ha tutto da perdere. «Ho un po' di esperienza in più dei ragazzi per sapere alla perfezione che ci aspetta una partita tosta, se possibile ancora più importante della precedente. Quando incontri la capolista giochi alla morte, proprio per questo dovremmo essere bravi a non concedere niente agli avversari, perchè ogni singolo errore può risultare fatale».

 

In questo articolo
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2015/2016
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Sardegna
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