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Sias, l’uomo della Provvidenza: «Due gol per la salvezza, l'Olbia è la mia casa»
«Col Fertilia il più bello, a Carbonia è decisiva»

Sias, l’uomo della Provvidenza: «Due gol per la salvezza, l'Olbia è la mia casa»

L’Olbia si aggrappa ad Antonio Sias. Due gol nelle ultime due partite e quattro punti pesantissimi nella corsa salvezza della squadra allenata da Sapochetti che ha appena un punto di vantaggio sulla zona playout. Ottanta minuti in campo ad Alghero per firmare il pareggio in casa del lanciatissimo Fertilia con un siluro all’incrocio, gli ultimi quindici minuti di gara al Nespoli per stendere il Taloro nello scontro diretto con un perfetto diagonale. «A livello tecnico preferisco il gol realizzato al Fertilia – dice il quasi ventenne (17 giugno, ndr) – ma quello contro il Taloro, arrivato a 10’ dalla fine, ci ha dato tre punti fondamentali per inseguire la salvezza». Due prodezze che ricordano il suo idolo («Sono juventino e mi ispiro a Del Piero»), ma dall’inizio o in corsa, in ogni caso Sias è diventato l’uomo della Provvidenza in questo incandescente finale di campionato. Olbiese doc, è cresciuto coi bianchi poi, dopo il fallimento della società di Rusconi nell’estate scorsa, si trasferisce dai cugini del Tavolara ma, a dicembre, il richiamo della casa madre è fortissimo. «Sì l'Olbia è sempre l'Olbia – continua Sias – Sono nato qui e la maglia la sento più di qualsiasi altra squadra. Appena si sono create le condizioni per rientrare non ci ho pensato due volte»

 

Antonio, ti sei riscoperto improvvisamente bomber?

«In effetti ho sempre giocato trequartista o mezza punta e mi adatto a fare anche l'esterno d'attacco o di centrocampo ma è grazie a tutta la squadra che ho potuto realizzare questi due gol che ci hanno dato 4 punti importanti» 

Nonostante le 11 gare senza mai perdere siete ancora in una posizione a rischio perché in questa striscia positiva avete vinto poco

«Sì è vero, i sette pareggi dipendono molto dalla posizione non ottimale in classica e dal timore anche di perdere un punto. Ad esempio, contro il Fertilia potevamo anche vincerla ma, inconsciamente, è subentrata la paura di perdere. Questo accade perché stai là sotto in classifica» 

Siete il secondo peggior attacco del campionato ma avete una difesa fortissima che, nel ritorno, ha preso solo 7 gol

«Per gli attaccanti non è facile giocare contro squadre che si chiudono, così come capita sempre contro gli avversari che arrivano al Nespoli e poi siamo stati sfortunati in molte occasioni. La nostra difesa, poi, è veramente forte, abbiamo raggiunto un equilibrio perfetto»

Domenica per l’Olbia una partita chiave a Carbonia, i minerari cercano gli ultimi punti per la salvezza e voi tenterete di non farvi risucchiare ancora nei playout anche perché poi le gare con Nuorese e Sant’Elia non saranno altrettanto facili

«Sì, infatti stiamo preparando al meglio questa partita di Carbonia perché è fondamentale per noi. Sappiamo che abbiamo tre partite importantissime e domenica ci giochiamo un bel pezzo di salvezza. Spero vada per il meglio»

Se  centrerete l’obiettivo-salvezza, come si auspica il presidente Scanu e tutta la società, questo è un gruppo che può lottare l’anno prossimo per la vittoria?

«Credo proprio di sì, partendo bene in campionato, con l’entusiasmo giusto si può lottare, lo dimostra la classifica del girone di ritorno»

Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
Sardegna
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Intervista