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Siliqua, la rabbia di Marco Piras: «Rigore netto e non dato, fuori dalla finale per colpa dell'arbitro Scifo»
Il tecnico: «Complimenti al Tonara, bella squadra»

Siliqua, la rabbia di Marco Piras: «Rigore netto e non dato, fuori dalla finale per colpa dell'arbitro Scifo»

La rabbia è ancora tanta e la delusione per il mancato passaggio in finale non si è smaltita. Il tecnico Marco Piras è ancora furente al pensiero di quell'azione al 92' che avrebbe cambiato le sorti della gara e della stagione del Siliqua. L'episodio del mancato rigore fischiato dall'arbitro Giampaolo Scifo di Nuoro sull'azione di Cacciuto steso al momento del tiro dopo aver scartato il portiere del Tonara avrebbe potuto portare in finale gli iglesienti perché si era al secondo dei 4' di recupero dei tempi regolamentari. Da lì è scaturita poi l'espulsione dell'allenatore biancoblù per proteste, fuori per tutti i supplementari e da una frase detta da mister Piras ai giocatori del Tonara che si scattavano il selfie-ricordo al termine dell'incontro ("Aspettate che arrivi anche l'arbitro per la foto", avrebbe detto) è nato poi un battibecco nel dopogara prontamente sedato dai giocatori e dirigenti di entrambe le squadre.

 

«Devo elogiare la mia squadra che ha dato tutto per 120' - dice Marco Piras - ma al Siliqua è stata negata la finale dall'arbitro Scifo. Bisogna fischiare i rigori al 1' come al 92' quando ci sono e andava pure espulso il giocatore che ha commesso il fallo su Cacciuto. Ha avuto paura di fischiare un rigore in casa del Tonara, un fallo che le immagini televisive possono testimoniare ci fosse ma come hanno riconosciuto esserci anche i tifosi presenti in tribuna e non solo quelli di fede biancoblù. In quel momento ho avuto voglia di ritirare la squadra, il Siliqua era a Tonara dal sabato, spende i soldi per una trasferta, abbiamo preparato bene una gara e il campo diceva che avremmo potuto segnare il gol che ci mandava in finale. Scifo era messo bene per giudicare ed è allucinante che non abbia fischiato. Allora dico che è stato in malafede ma non spiego cosa avesse contro il Siliqua visto che non l'abbiamo mai incontrato prima di domenica oppure è stato condizionato da un precedente episodio del dicembre 2012 quando al 97' ad Arzana convalidò un gol in fuorigioco al Villasimius e fu aggredito dai alcuni tifosi dell'Idolo che invasero il campo. Episodi che vanno condannati ma che probabilmente ti segnano quando sei sul punto di prendere una decisione importante che 9 arbitri su 10 avrebbero preso». L'ex allenatore di Castiadas e Asseminese torna sulla frase del dopogara che ha creato un po' di tensione all'ingresso degli spogliatoi: «Ero nervoso a fine partita e ho sbagliato, mi scuso con qualche giocatore del Tonara che stava pensando a festeggiare la conquista della finale, potranno però capire l'amarezza per un qualcosa che non so a cosa avrebbe portato se fosse accaduto a parti invertite. C'erano i commissari di campo e spero abbiano valutato bene l'arbitraggio di Scifo che, tra l'altro, non era sereno sin dall'appello». 

 

La foto ricordo del Tonara, l'arbitro Scifo e il tecnico PirasMarco Piras nulla toglie ai meriti poi acquisiti dal Tonara: «Sono una bella squadra, ben messa in campo, con giovani bravi, due attaccanti pericolosi e un Atzori che non a caso avevamo cercato a dicembre perché in mezzo al campo fa sempre la differenza. E poi hanno un pubblico che a questi livelli non si vede da nessuna parte. È stata una finale con tutti gli ingredienti giusti ma con l'arbitro sbagliato, mai avuto uno così prima e spero di non riaverlo in futuro». Scifo a parte il campo ha detto alcune cose che il tecnico del Siliqua vuole evidenziare: «All'inizio loro erano assatanati e più incisivi, il Siliqua è stato capace nel soffrire, nel controbbattere i loro attacchi costruendo le sue occasioni da gol, un po' fortunato nel trovare il gol del pareggio che poteva stare anche stretto a loro, ma comunque bravo a costruirsi l'azione che doveva portarlo in finale. A quel punto la gara è finita e non c'è spazio per gli avversari di rimontare. Invece vai ai supplmentari e per giunta perdi allora avrei preferito perdere 1-0 nei 90' senza riuscire a pareggiare, la beffa è stata grande». Poi ricorda: «Con queste regole dei playoff che premia chi gioca in casa col pareggio nei 120', storicamente è difficile vincere per le squadre in trasferta se poi vinci 2-1 in rimonta hai fatto una grande impresa. Queste finali sono equilibrate ed è complicato anche fare bene, eppure la gara si era messa nei migliori dei modi, col nostro pareggio che aveva fatto perdere in loro alcune certezze. Nei supplementari loro erano coi crampi, noi no ma non avendo altre punte di ruolo in rosa potevo cambiare solo modulo più che giocatori». Al Siliqua ora manca la finalina contro la Dorgalese, sconfitta dal Monastir: «Non è uno scontro tra deluse, noi siamo delusi solo perché ci hanno tolto un qualcosa che pensavamo di aver acquisito, voglio fare bene con la Dorgalese e chiudere in bellezza. Il Ghilarza è in Eccellenza per aver vinto l'anno scorso la gara tra sconfitte nel primo turno di playoff. Meritavamo la finale ma questo non vuol dire che non lo abbia poi meritato il Tonara, se io non posso gioire per una decisione presa dall'arbitro la squadra barbaricina non c'entra niente. I complimenti vanno a loro per tutto quello che hanno fatto finora. Come finirà la loro gara col Monastir? È una finale, sarà equilibrata e con tensione, gli episodi conteranno come il caldo che la farà da padrone». 

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna