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Sogni, triplette, doppiette, portieri goleador: "il Dio del pallone esiste" il calcio sardo ha ora il suo "4 a 3" da tramandare alla storia
Olbia e Nuorese non si affrontavano dal 1986

Sogni, triplette, doppiette, portieri goleador: "il Dio del pallone esiste" il calcio sardo ha ora il suo "4 a 3" da tramandare alla storia

 

Il Dio del Pallone esiste, non fatevi ingannare. Come tutte le entità che dispensano cose belle, lo fanno con cadenza casuale, non è mai dato sapere prima dove accadrà. Questo obbliga tutti gli appassionati di calcio a seguire una palla che rotola in tutto l’emisfero terrestre, alla ricerca della partita perfetta.

Partita perfetta non significa solo per la squadra che vince, o, non perde, ma per chi quell’evento sportivo è andato a vederlo.Michele Fadda centrocampista della Nuorese (vicecampione di Italia al Tdr scorso) autore del gol della vittoria

16 novembre a Olbia si gioca una partita d’altri tempi. Anni già trascorsi, presenti nella memoria dei miei nonni, quando giocavano Nuorese e Olbia le domeniche si fermavano, quelli che erano andati al “Campo Sportivo” erano dei privilegiati, battaglie epiche, finali dal sapore agrodolce, ma sopra tutto lo spettacolo di SportIl 16 novembre del 2014, in una giornata di freddo, pioggia e vento, lo stadio “Nespoli” di Olbia era gremito di pubblico, nelle due curve il numero degli spettatori non era a tre zeri, ma chi la sua passione l’ha voluta esprimere sull’altare del tifo ha dato l’impressione che il motore delle squadre stesse lì, sotto la pioggia e il vento, a urlare il proprio incitamento alla squadra del cuore. Nelle due curve la pioggia e il vento hanno messo a dura prova la resistenza umana, ma i protagonisti in campo il cuore delle tifoserie sono riusciti a scaldarle.

La serie D, alle squadre sarde, fino all’inizio di Olbia Nuorese, regalava solo posti da comprimari, oggi annovera la partita nella leggenda.

Passa in vantaggio l’Olbia, dopo appena otto minuti, con Molino, il capitano, dei bianchi, colui che della battaglia nel prato verde ne ha fatto una ragione di vita.

I minuti passano, il pubblico continua a incitare i propri beniamini mentre il cielo si fa sempre più nero, le nuvole si abbassano quasi a voler accarezzare il campo di gioco. Mancano pochi minuti alla fine del primo tempo, una maglia verdeazzurra parte dalla tre quarti avversaria, sull’out di sinistra, scarta gli avversari in velocità, entra in area di rigore, si presenta davanti al portiere e con un tocco da calcio a 5 – Cappai con il n° 9 realizza il pareggio. I tifosi venuti dalla Barbagia sono proprio dietro la porta difesa da Saraò, urlano e saltano di gioia, il pareggio è raggiunto.

Il secondo tempo si presenta accompagnato dal vento e dalla pioggia, Nurra giovane portiere di riserva della Nuorese, in campo per l’assenza del titolare Deliperi rimasto in tribuna per un infortunio, effettua il rinvio. In quel momento la pioggia scendeva fortissima, e il vento soffiava alle spalle dei giocatori nuoresi. Il pallone calciato dall’estremo difensore ex Torres inizia a volare, s’impenna e ricade a qualche metro dal collega olbiese, palombella beffarda e si adagia in rete. Per uno abituato a vedere la gioia degli avversari quando fanno gol, è stata un’emozione che non scorderà mai. Il pubblico sia di casa che ospite non credeva a ciò che gli occhi avevano visto, il terzo gol della partita, era una segnatura che nei campi di calci non si vede quasi mai. Alla mezz’ora del secondo tempo, Nuorese 2 – Olbia 1 .

Un capitano ha cuore, muscoli, forza e anima solo per la propria squadra, passano appena sette minuti e approfittando di un cross rasoterra da destra va a chiudere in gol. Molino gol, il pareggio del capitano. Nuorese 2 – Olbia 2 è il 35esimo.

Adesso mancano appena dieci minuti al termine dei tempi regolamentari, ma tutti i presenti allo stadio sanno che la partita non è finita, che le emozioni che il Dio Pallone deve ancora dispensare sono tante.

Sono passati appena sei minuti dal pareggio siglato dal capitano che in un ribaltamento di fronte l’Olbia si fa trovare con la difesa impreparata, cross da destra del fronte d’attacco nuorese, Cappai si mette le ali e va a colpire di testa in tuffo, Sarò è battuto per la terza volta.

41° minuto Nuorese 3 - Olbia 2

Un capitano tiene dritta la prua della nave, la sostiene anche nel mare in tempesta, ultimo minuto dei tempi regolamentari, Molino ci crede ancora, entra in area e spara in rete una palla che vagava, tutti guardavano la sfera che girava, i nuoresi la spingevano fuori, gli olbiesi soffiavano perché entrasse in rete. Un capitano non si lascia pregare, sa sempre quello che deve fare. Molino Gol.

90° MINUTO – Olbia 3 - Nuorese 3

I verde azzurri per la quarta volta stavano dando il via dalla metà campo, la lavagna luminosa indicava 5 minuti di recupero, aveva smesso di piovere, il vento si era calmato e il sole aveva fatto capolino sul campo. Tutto faceva presagire che sei segnature ed un pareggio fossero il giusto epilogo ad una gara tirata, ma il Dio del Pallone aveva deciso per una partita epica, di quelle che non si scordano, dove negli anni sarà la memoria delle persone a tenere vivo il ricordo della contesa. L’orologio dell’arbitro indicava, senz’altro, che alla fine mancava qualche secondo, un ultimo fischio, poteva essere quello della fine per le ostilità. Invece, senza tradire emozione, l’arbitro ha indicato un calcio di punizione dal limite dell’area a favore della Nuorese. I bianchi di Olbia erano tranquilli, di qui non si passa, Seraò è il nostro portiere, Molino il capitano ha segnato tre gol in una partita, è uscito il sole, tutto si potevano aspettare forche un ragazzino del '95, di origini sarde, ma emigrato con la famiglia in Friuli e poi rientrato nell’isola a dare calci ad un pallone. Tutto si potevano aspettare, forche questo ragazzino di nome Michele, andasse a prendersi la palla, se la sistemasse per benino, ed al fischio dell’arbitro calciasse un sinistro a giro da piegare le mani del mitico Saraò, portiere dei bianchi di Olbia. La gioia, l’entusiasmo, la felicità di Michele Fadda allo stadio Nespoli l’hanno percepita tutti. In una partita per memorie lunghe il Dio del Pallone aveva compiuto il suo capolavoro; 3 reti le ha segnate il capitano della squadra di casa, 2 le ha realizzate il bomber degli ospiti, una il portiere direttamente su rinvio, il capolavoro da tre punti del ragazzino classe '95.

Non finirò ribadendo il risultato, ma ringraziando il Dio del Pallone per una domenica di calcio da non dimenticare. 

Giuseppe Zizi allenatore di calcio

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
11 Andata
Girone G