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Francesco Loi, allenatore, Tortolì
Il tecnico: «Carattere e maturità, il campionato si deciderà alle ultime 5 giornate»

Tortolì inarrestabile, Loi: «La classifica ora conta poco ma la vittoria di Castiadas vale molto per la crescita del gruppo e dell'entusiasmo»

La versione 2.0 di Francesco Loi è migliore dell'originale. Il tecnico del Tortolì ha superato se stesso quando due anni fa, alla guida del Lanusei, vinse le prime cinque giornate di campionato e pareggiò 1-1 alla sesta in casa del Castelsardo. Questa volta l'ostacolo da superare era ancora più arduo perché domenica gli ogliastrini giocavano in casa del Castiadas, dato tra i favoriti alla vittoria finale, e hanno vinto 2-1 con i due gol del più giovane della truppa, Lorenzo Cocco classe '98, ma soprattutto con la forza di un gruppo altamente qualitativo ma con un eccezionale spirito di squadra mostrato in particolare nel convulso e arrembante finale dei sarrabesi protesi in avanti alla disperata ricerca del pareggio. In classifica il Tortolì scava un bel solco nei confronti dei biancoverdi (nel frattempo passati di mano da Mannu a Scotto) e conferma i rossoblù in testa con il Calangianus ancora in scia. «Per la vetta della classifica - ha detto Francesco Loi nel dopogara - la vittoria vale poco perché siamo solo agli inizi e non vinci niente alla sesta giornata. Vale però tanto come segnale di crescita del gruppo perché è stata la vittoria del gruppo. La squadra ha interpretato la partita alla lettera per come l'avevamo preparata, mostrando gran carattere e sacrificio, notevole maturità ed esperienza con una qualità eccezionale nei singoli. Cocco ha fatto una grande prestazione segnando sui due assist al bacio di Nieddu; Figos è stato da dieci e lode per il grande sacrificio in avanti e determinante nella fasi finali nella nostra area di rigore quando ha salvato un gol già fatto; il portiere Floris è andato alla grande, i difensori non stavano bene ma hanno fatto una gran partita. Una vittoria contro un avversario di tutto rispetto che vale tanto dal punto di vista del gruppo e al livello morale». Nel finale di gara il Tortolì si è difeso con umiltà e lucidità, sventando le due minacce di Usai e Carrus con il salvataggio di Figos e la parata d'istinto di Floris. «Abbiamo sofferto ma meritato di vincere - chiarisce il tecnico originario di Loceri - queste gare sono determinate dagli episodi e noi siamo stati bravi a portarceli dalla nostra parte. Se è vero che loro hanno creato qualche situazione pericolosa nei 7' di recupero, è altrettanto vero che Deliperi è stato determinante nella punizione di Nieddu e nella ripresa su un tiro di Placentino».

 

Veleggia in testa con un en-plein da paura ma mister Loi non si sente favorito al salto in serie D: «Vogliono vincere tutti ma poi vince solo uno. Noi abbiamo costruito una squadra credendo nel valore dei giocatori, siamo all'inizio del cammino e il progetto è a lunga durata. La società cresce, si avvicina sempre più gente di qualità, che ha voglia di lavorare seriamente e noi in campo cerchiamo di fare il massimo per dar loro soddisfazioni. Partire bene aiuta perché dà entusiasmo sia alla squadra che al pubblico, è stata una grande soddisfazione essere seguiti in trasferta riempiendo una tribuna di tortoliesi e di altri provenienti da diversi paesi dell'Ogliastra. Il nostro obiettivo è far diventare questa la squadra del paese, di una parte degli ogliastrini che ci stimano e che credono nei nostri sacrifici. Per ora ci stiamo riuscendo». Il successo in casa di una delle pretendenti non cambia il peso che l'allenatore a questo scontro diretto e nemmeno il giudizio sugli avversari staccati di sette lunghezze. «Contano i punti perché sono pesanti e teli devi sudare uno ad uno, quelli che lasci per strada non puoi mai riprenderli, però il Castiadas giocherà fino alla fine per vincere il campionato, la ritengo attrezzatissima per il livello di questa Eccellenza. La vittoria vale tanto quanto quella fatta a La Maddalena e a Monastir, vincere in trasferta significa concretizzare tutto quello di buono che fai in casa. Queste vittorie ce le teniamo belle strette, ci permettono di lavorare bene nonostante mille difficoltà dovute ai diversi infortuni». Il prossimo scoglio da superare si chiama Atletico Uri: «Una grandissima squadra, ora un po' in ritardo in classifica ma fino alla fine diranno la loro. Il campionato si deciderà nelle ultime 5 giornate, nelle prime 5 o 6 partite del girone di ritorno, invece, si vedrà qualcosa nella classifica, con i valori ben delineati. Noi speriamo di stare attaccati al treno delle migliori, per ora è bello stare su per la testa e l'entusiasmo del pubblico». Il Tortolì va avanti anche in Coppa Italia, superata l'Orrolese con un doppio 3-0, in semifinale gli ogliastrini se la vedranno col Monastir: «Ci teniamo tantissimo, la scelta è quella di puntare su questo gruppo fino alla fine ma so anche che a livello numerico in rosa può mancare qualcosa. Valuteremo qualche innesto da fare a dicembre se dovessimo disputare la finalissima». Andando oltre la composizione del gruppo di giocatori, il tecnico Loi spiega che alla squadra e alla società manca la propria "casa": «Chiediamo che ci venga data una grossa mano da parte delle istituzioni in modo tale da restituirci il prima possibile il nostro campo. Sarebbe quel qualcosa in più che ci darebbe più spinta ed energia per fare ancora meglio. Rispettiamo il lavoro dei politici, sappiamo che si stanno interessando, ma chiediamo coi risultati di avere un occhio di riguardo verso una società che fa tanto del sociale. Speriamo che riescano a trovare una soluzione idonea pur conoscendo le difficoltà economiche attuali».

 

 

 

 

 

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2016/2017
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