Usinese, Salaris lancia la sfida: «Per la vittoria finale ci siamo anche noi, e lo stiamo dimostrando»

Prova di forza dell'Usinese, che torna a casa dalla delicatissima trasferta di Tempio con il pieno di punti e di autostima: un test di assoluto spessore, superato peraltro con il massimo dei voti, che conferma in maniera netta e inconfutabile, per l'ennesima volta in questo avvio di stagione, il potenziale della rosa a disposizione di mister Salaris, capace di calarsi con estrema disinvoltura e altrettanta professionalità in una categoria per lui inedita, dopo gli anni preziosissimi trascorsi al fianco di Cuccureddu.

«Siamo soddisfatti e contenti per la vittoria, si tratta di un altro mattoncino che va a comporre il nostro cammino verso l'obbiettivo che ci siamo prefissati.
Inutile nasconderci – continua -, puntiamo ad un campionato di vertice ma sappiamo che non sarà affatto facile, il torneo ci riserverà molteplici insidie, le nostre concorrenti sono agguerrite e venderanno cara la pelle».

Le candidate alla vittoria finale sono note, e la classifica non fa che confermare ulteriormente quelle che alla vigilia erano semplici sensazioni, ma con il passare delle giornate si trasformano in solide certezze.
«Il Tempio, ad esempio, e la Dorgalese, che viaggia a punteggio pieno e sta lanciando un chiaro segnale. Non dimenticherei poi l'Atletico Uri e l'Ilva; insomma, ci sarà da divertirsi».

In effetti, quest'anno ci sono tutte le premesse affinchè si assista, a differenza forse degli ultimi anni, ad un campionato avvincente.
«Si tratta di un'esperienza tutta nuova per me – precisa -, ma dai nomi che ci sono in circolazione, molti di loro li conosco personalmente, è facile dedurre che il livello qualitativo è altissimo.
Non vedo sinceramente una squadra, almeno sino a questo momento, che possa prendere il largo e andare in fuga. Sarà un confronto equilibratissimo che con tutta probabilità si risolverà soltanto all'ultimo».

Con l'Usinese grande protagonista del rush finale, almeno è quello che si augurano i tifosi.
«La squadra è stata costruita per ottenere, sin da subito, grandissimi risultati: la partenza è stata decisamente positiva, soprattutto se si considera che nelle prime quattro gare abbiamo giocato per ben tre volte in trasferta».

I numeri sono dalla vostra parte: state bene, e si tocca con mano.
«Otto gol fatti e zero subiti, in effetti, sono dei dati incoraggianti. Stiamo facendo qualcosa di importante, ma più che altro in questo momento si stanno soltanto buttando le basi per costruire, in seguito, un progetto solido.
Strada facendo si vedrà di che pasta siamo fatti: i reali valori in campo emergeranno non prima di dicembre, al giro di boa il quadro della situazione sarà molto più chiaro».

Sino a questo momento avete ottenuto tre vittorie pesantissime: in questo senso, fa ancora più rumore il pari rimediato contro il Lauras.
«Sinceramente, poteva starci una vittoria da parte nostra; la partita è stata simile a quella disputata contro il Tempio, almeno per quanto riguarda la prestazione offerta dai miei ragazzi.
Dobbiamo essere onesti però: avremmo paradossalmente anche potuto perdere quel confronto, perchè i nostri avversari hanno ribattuto colpo su colpo, e in questi casi la beffa è sempre dietro l'angolo. In definitiva, il pari è il risultato più giusto».

Il tecnico analizza la sfida nel dettaglio:
«Domenica abbiamo avuto più spazi per esprimere il nostro gioco: ci troviamo meglio ad affrontare delle compagini che giocano a viso aperto piuttosto che contro squadre che tengono a chiudersi, ed è normale che le due gare in esame siano state profondamente diverse».

Vista la condizione non facile del Sorso, nel prossimo turno siete attesi da un'altra bella battaglia: sarà importante non sottovalutare l'impegno, per evitare di incappare in spiacevoli contrattempi.
«Non penso che correremo questo rischio. La nostra mentalità, i ragazzi lo sanno bene, dev'essere sempre la stessa, a prescindere dall'avversario e soprattutto a prescindere dalla posizione in classifica che questo occupa. Ho a disposizione giocatori esperti, che non cadranno in questo tranello e sapranno presentarsi alla sfida con la giusta concentrazione: daremo il massimo».