Salta al contenuto principale
Villacidrese, l'ora degli applausi; Carracoi: «Una rimonta esaltante, conclusa nel migliore dei modi»
Il tecnico: «Contro l'Iglesias abbiamo dominato»

Villacidrese, l'ora degli applausi; Carracoi: «Una rimonta esaltante, conclusa nel migliore dei modi»

Dopo una seconda parte di stagione a dir poco esaltante, con 43 punti raccolti su 48 a disposizione che hanno permesso un epico sorpasso ai danni della Freccia Mogoro, per lunghi tratti di stagione tra le compagini più convincenti dell'intero torneo, la Villacidrese ha fatto la voce grossa anche nei play-off, aggiudicandosi in primis la sfida all'ultimo sangue contro il Real Villanovatulo, e poi piazzando la classica ciliegina sulla torta aggiudicandosi il confronto con l'Iglesias, che vale per il salto di categoria.
Spetta a mister Carracoi, grande arterfice di questa impresa, tirare le somme dopo un'annata adrenalinica ed, allo stesso tempo, estremamente impegnativa.

 

L'allenatore ritorna sull'ultimo successo strappato dai suoi:
«Una prova di grande personalità, sapevamo che la partita sarebbe stata molto combattuta, ma da parte nostra è stata interpretata al meglio: il risultato non è mai stato messo in discussione, abbiamo creato tantissimo, dominando dall'inizio alla fine, se si escludono i 15 minuti finali in cui gli infortuni ci hanno complicato un po' le cose».

 

Nonostante tutto, siete quindi riusciti a portare in porto questo risultato preziosissimo.
«C'è stato un pizzico di sofferenza di troppo sinceramente, peccato per non aver concretizzato al meglio le ripartenze che i nostri avversari ci hanno concesso.
L'Iglesias è sicuramente una buona squadra, ma fortunatamente l'abbiamo spuntata noi».

 

La Villacidrese ha disputato una seconda parte di stagione ad altissimo livello, riuscendo a risalire rapidamente la china nei nei confronti delle formazioni di testa.
«A fine dicembre il distacco con la Freccia Mogoro era di nove punti, di 8 rispetto al Gonnos che poi ha vinto il campionato meritatamente; per recuperare c'era soltanto una cosa da fare: sbagliare il meno possibile».

 

Gli arrivi di due giocatori di spessore come Peddoni e Atzeni vi hanno agevolato, e non poco, il compito in questo senso, come confermano i risultati:
«Quattordici vittorie nelle ultime sedici gare sono un dato che fotografa la grande reazione di questo gruppo, il secondo posto, a +9 dagli inseguitori diretti, è un traguardo di tutto rispetto».
Ciò che ha fatto la differenza è la fame di successi: «Una cosa che ha stupito anche me – ammette il tecnico -; soprattutto perchè durante la settimana, per problemi logistici legati alle strutture su cui ci allenavamo, non riuscivamo a lavorare come avrei voluto; il gruppo ha evidenziato tutta la sua forza».

 

Aspetto ribadito con prepotenza anche nei play-off, in particolar modo nella battaglia con il Real Villanovatulo, affrontato al primo turno, in cui sono serviti i tempi supplementari per decretare un vincitore.
«L'impegno più importante, perchè chi perdeva veniva automaticamente tagliato fuori dai giochi promozione.
Mi hanno fatto un'ottima impressione
– continua Carracoi -, una formazione quadrata, compatta, aggressiva, con giocatori di primo livello come Lorusso e Tocco».

 

Torniamo a voi: pensa che la squadra ammirata durante questa stagione possa fare altrettanto bene in un campionato impegnativo come quello di Prima?
«Non so come si muoverà la società in vista del futuro, ma questo gruppo da ampie garanzie secondo me: un mix di giocatori espertissimi, alcuni di loro, dopo aver calcato palcoscenici importanti, hanno deciso di riprendere con il calcio per aiutare la compagine del proprio paese, e di talenti giovanissimi che nel corso della stagione si sono ritagliati il loro spazio: parlo di Murgia, un classe '95 che ha disputato ben 27 partite da titolare; Elias, un '96, spesso tra i migliori in campo; lo stesso Aru, che è del '93.
Per fare bene, è chiaro, la rosa va rinforzata, ma ciò che non manca è l'entusiasmo: spesso sugli spalti ci sono stati anche 600 spettatori, un fattore determinante; sarebbe bello riportare a casa tutti i ragazzi del paese che ora militano in altre squadre, è comunque una bella piazza, ci sono le basi per far bene».

 

Per quanto riguarda il suo futuro invece, il tecnico non ha fretta:
«E' sicuramente troppo presto per parlarne; la stagione si è chiusa da pochi giorni, un cammino impegnativo e molto logorante per tutti.
Ho avuto la possibilità di crescere ancora sul profilo tecnico-tattico e professionale, togliendomi già diverse soddisfazioni: mi sento pronto per accettare nuove sfide, anche in categorie superiori, se qualcuno lo ritenesse opportuno».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
Girone C